domenica, maggio 27, 2018
San Luca
La fine del mondo è la rubrica domenicale che va ad esplorare i luoghi abbandonati dalla storia, particolari o estremi.
I precedenti post:
http://tonyface.blogspot.it/search/label/La%20fine%20del%20mondo
Per il quinto anno consecutivo SAN LUCA, paese dell'Aspromonte, non avrà il SINDACO.
Sciolta la giunta per mafia nel 2013, le elezioni del 2015 non ebbero esito (non venne raggiunto il quorum) e negli anni successivi non si presentò nessuno.
Accade anche quest'anno (nonostante la candidatura del giornalista/massmediologo Klaus Davi autore di alcuni servizi Tv proprio sul paese in questione e sugli stretti legami con la ndrangheta, giunta fuori tempo massimo).
Il termine di presentazione delle liste è scaduto e nessun partito ha avuto il coraggio e la voglia di proporre un candidato, lasciando il paese di nuovo in mano ad un commissario prefettizio.
San Luca è la culla della ‘ndrangheta e regno delle cosche Nirta, Strangio, Pelle e Vottari (protagoniste della cosiddetta "Strage di Duisburg" che lasciò a terra 6 morti il 15 agosto 2007).
Il comune ricopre una vasta area territoriale all'interno del Parco nazionale dell'Aspromonte e si avvale di splendidi scorci naturalistici come Pietra Cappa, uno dei più grandi monoliti d'Europa.
Significativa la storia del Lago "effimero" Costantino formatosi nel 1973 a causa di una frana che chiuse il percorso del fiume (in realtà una fiumara) Bonamico ma che è "morto" qualche anno per l’insabbiamento derivato dall’apporto di sedimenti da parte dello stesso fiume.
Al posto delle acque limpide e di una fauna e flora uniche ora resta una distesa di ghiaia (nonostante vari appelli per "salvarlo").
“San Luca ha bisogno di crescere democraticamente.
Evidentemente nel territorio non si vuole l’omologazione a forme democratiche o i condizionamenti sono talmente forti da impedire candidature”.
Federico Cafiero De Raho - Capo della Direzione Nazionale Antimafia
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