lunedì, maggio 14, 2018
Led Zeppelin - Back to the clubs tour 1971
Ormai grandi star internazionali i LED ZEPPElIN decisero, nella primavera del 1971, di tornare per un breve tour a calcare i palchi di quei club (e università) che li avevano in qualche modo lanciati, nel tentativo di riallacciare il rapporto diretto con il pubblico ormai perso.
Come dichiarò Jimmy Page:
"Il pubblico stava diventando sempre più grande ed era sempre più lontano.
Era diventato una serie di puntini all'orizzonte e stavamo perdendo i contatti con le persone: quelle persone che ci avevano sollevato da terra nei primi giorni.
Suoneremo in quei club come il Marquee di Londra esattamente per gli stessi soldi che prendevamo ai vecchi tempi, per dire un "grazie" a quei promoters e al pubblico.
In questo modo saremo in grado di girare tutta la Gran Bretagna e non solo quelle città che hanno la fortuna di avere grandi spazi.
Stabiliremo il contatto con il pubblico del tour e ci rienergizzeremo con la loro accoglienza mentre loro hanno la possibilità di vedere un gruppo che potrebbero vedere solo solo a prezzi elevati nei grandi auditorium".
Ne saltarono fuori 14 concerti che partirono il 5 marzo da Belfast alla "Ulster Hall" proseguirono poi a Dublino, Leeds, Canterbury, Southampton, Bath, Hanley, Liverpool, Newcastle, Manchester, Birmingham, Nottingham, per chiudersi al "Marquee" e al "Paris Theatre" di Londra il 1° aprile.
Fu anche l'occasione per testare dal vivo i brani tratti dal nuovo album in uscita "Led Zeppelin IV", tra cui "Stairway to heaven", "Black dog" , "Going to California", "Rock n Roll", all'interno di un concerto che ne prevedeva undici più quattro bis.
Il problema principale fu che i locali andarono immediatamente esauriti e centinaia di persone rimasero puntualmente fuori (non particolarmente contente...).
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Rock Tales
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Quanto era utile la prassi delle band, anche grossissime, di testare i pezzi dal vivo prima di pubblicare o registrare l'album...
RispondiEliminaOra, per ovvi motivi, non si può più fare. Sicuramente un male.
Volevo poi eterosessualmente esprimere apprezzamento per Jimmy Page col barbone satanico. Ci ho provato pur io, pensando proprio a lui. Poi un giorno sono passato davanti ad uno specchio.
far la coda e esser rimbalzati per sentire i miagolii di Plant..mah
RispondiEliminaspero che i delusi siano finiti in qualche bel clubbino a sentire e magari ballare il vero R&B!
C
ps barba satanica? e quel bel gilet fatto ai ferri che neanche mia nonna..??