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Attraverso una cinquantina di post, riviviamo una serie di episodi in chiave artistica, culturale, sociale del 1968.
I precedenti post qui:
http://tonyface.blogspot.it/search/label/50%20anni%20dal%201968
Il 13 gennaio del 1968 JOHNNY CASH tiene due concerti alla prigione di Folsom in California.
Nonostante il parere contrario di management e etichetta discografica, Johnny insiste, registra il concerto e l'album live tratto venderà più di 3 milioni di copie, diventando uno dei dischi più importanti e famosi della sua carriera e della tradizione popolare americana.
Preceduto da un brano a testa di Carl Perkins e dei degli Statler Boys, Cash infila una serie di incredibili interpretazioni, molte delle quali incentrate su temi che trattano della condizione carceraria (dalla sua "Folsom Prison Blues" a "Busted" fino alla canzone finale, "Greystone Chapel", scritta da uno dei detenuti, Glen Sherley e sistemata la sera prima del concerto).
L'atmosfera è gioviale, c'è molta empatia con il pubblico con cui Cash scherza e interagisce e il risultato finale travolgente (nonostante alcuni applausi siano stati "sistemati" in fase di mixaggio e montaggio).
EPOCALE.
Ce l'ho, bellissimo.
RispondiEliminaGrandissimo Johnny Cash