domenica, dicembre 21, 2014
Come macchine impazzite di Gianpiero Capra e Stephania Giacobone.
Ci sono storie, spezzoni di vita, sensazioni, Bagliori accecanti, in tutti Quegli anni importanti, in cui con gli Occhi sbarrati si è andati avanti grazie alla Forza del sogno.
Sono storie che è difficile raccontare, tanto più riuscire a renderne la forza, lo spessore, tanto più fare sentire quell'Irreale realtà che li ha permeati in ogni secondo.
Ogni secondo bruciato, vissuto in tutta la sua totalità, in una frenesia di vivere, senza Nessuno schema.
Alla fine c'è chi ha vinto e chi ha perso ma sicuramente la nostra vita ne è stata indelebilmente segnata e, con un pizzico di orgoglio, ha segnato allo stesso modo anche quello di altri.
Parlo al plurale perchè mi sono riconosciuto tantissimo in ogni riga di questo SPLENDIDO lavoro di Gianpiero Capra e Stephania Giacobone.
E' la storia dei KINA, uno dei più importanti gruppi PUNK della scena italiana, ma non solo, attraverso i racconti di Gianpiero (che ne fu uno dei principali artefici) e di Stephania (che dai Kina ha tratto linfa vitale per scoprire una nuova visione del mondo e sua volta provare a cambiarlo).
Sono testimonianze e racconti profondissimi, toccanti, talvolta duri.
Le vittorie si mischiano alle sconfitte, momenti epici e splendidi all'amarezza delle cadute, dell'incomprensione, dei giudizi stupidi e ingenerosi.
Ci sono anche i contributi degli altri protagonisti dell'epopea KINA (e della magnifica esperienza dell'etichetta/distribuzione BLU BUS - quanti dischi scambiati con l'amico fraterno Sergio Milani).
Il racconto è diretto, senza metafore o giri di parole e alla fine "il fuoco dentro" si rialimenta di rabbia, furore, di Irreale irrealtà, perchè non si è mai spento e mai si spegnerà.
KEEP THE FAITH !
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Grandssimi i KINA !!!!
RispondiEliminaGRANDI!
RispondiEliminaC