
Per volere di Brian Epstein, rigido e attento manager, gli "anni selvaggi" dei Beatles furono totalmente cancellati dalla storia, a favore della nota immagine pulita e sorridente che accompagnò i primi anni di successi.
In particolare il periodo trascorso ad Amburgo, a suonare davanti (e con) prostitute, gangsters, malavitosi, ubriachi e tossici, "scomparvero" dalla biografia della band.
Il biografo Mark Lewisohn ha calcolato che i Beatles suonarono nella città tedesca per 39 settimane dall'agosto 1960 al dicembre 1962 per circa 1.110 concerti con il record di 415 ore in 14 settimane.
Nel 1961 suonarono 98 concerti di fila, spesso dalle 7 di sera alle 7 di mattina (di conseguenza non si trattava di UN solo concerto ma di una serie infinita o quasi).
Una foto, sopra riportata, ritrae i Beatles (ancora con Pete Best) che esibiscono contenti e soddisfatti (strafatti?) alcuni contenitori di PRELUDIN, amfetamine che usavano in abbondanza per suonare otto ore al giorno tutti i giorni ad Amburgo.
Epstein chiese all'autore di evitare in ogni modo la pubblicazione dell'istantanea.
Che uscì solo nel 1975, cinque anni dopo lo scioglimento.
Ho incominciato con le droghe a 17 anni, quando diventai un musicista. L'unico modo per sopravvivere ad Amburgo, suonando otto ore a notte erano le pillole.
(John Lennon)
Ad Amburgo i camerieri e i musicisti prendevano sempre il Preludin per poter rimanere svegli tutta notte.
Non pensavamo di fare qualcosa di male.
Le pillole ti tenevano sveglio, ti rimettevano in sesto e continuavi a suonare senza sosta. Birra e Preludin, vivevamo di quello.
(Ringo Starr)
Il Preludin e altri eccitanti ce li davano i gangster amburghesi.
Gente di 30 anni che sembrava averne cinquanta. A volte ci prendevano in giro per il nostro aspetto e per il nostro nome ma suonavamo davanti a gente armata, picchiatori, assassini.
(Paul McCartney)
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