mercoledì, maggio 06, 2020

Borussia Mönchengladbach-Eintracht Frankfurt 3-2
Finale Coppa Uefa 1980

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Un altro viaggio nella Grandi Partite Dimenticate a cura di ALBERTO GALLETTI.

Nel maggio 1980 andò in scena la prima finale di una coppa europea disputata da squadre tedesche.
Non era la prima volta che due squadre della stessa nazione si contendevano una finale europea: successe una prima volta nel ’62 in Coppa delle Fiere con due squadre spagnole; poi ancora nel ’72 nella prima edizione di Coppa UEFA, che sostituiva la Coppa delle Fiere, con due squadre inglesi.

Tecnicamente era possibile che accadesse anche in Coppa dei Campioni o in Coppa delle Coppe, ma era probabilisticamente quasi impossibile

. Si trattava in ogni caso di una rarità, nonché di un evento calcisticamente eccezionale.

Questa finale inoltre era frutto di un predominio tedesco sulla competizione, già l’anno prima c’erano state tre semifinaliste tedesche [1,] questa volta quattro.

L’Eintracht Francoforte aveva già giocato una finale europea.
Sfortunatamente per loro quella che fino ad allora era considerata la più grande finale mai giocata fino a quel momento e che lo aveva visto dalla parte sbagliata del segnapunti, sconfitto 3-7 dal grande Real Madrid del 1960.

A questa seconda finale era approdato in virtù di una strepitosa rimonta in semifinale sul Bayern: vittoria per 5-1 ai supplementari dopo aver perso l’andata a Monaco 2-0; Bayern che era impegnato in un sanguinoso testa a testa con l’Amburgo per la vittoria in Bundesliga, che alla fine otterrà.

Il Borussia Mönchengladbach era una squadra onnipotente negli anni 70, o meglio ancora era stata ad un passo dall’esserlo se avesse vinto la Coppa dei Campioni del 1976/77 e magari, se fosse venuto quel successo, anche quella del 1977/78; se, se, se…..
Potevano comunque vantare una striscia di successi formidabile tra il 1970 e quel maggio 1980.
In campo europeo erano stati finalisti per quattro volte nelle ultime sette stagioni, questa era la quinta.
Più cinque campionati tedeschi e una Deutsche Pokal: una potenza!

Nel 1980 era una squadra in ricostruzione, i migliori erano finiti in Spagna, Weisweiler al Barcellona, Netzer al Real, Bonhof al Valencia; Vogts aveva smesso a fine stagione 78/79 e così pure Heynckes che, al tempo solamente trentaquatrenne, era andato direttamente in panchina e su quella panchina sedeva la sera di quel 7 maggio.
Un deludente decimo posto l’anno prima non li aveva qualificati per la Coppa UEFA ‘79/80, ma erano detentori del trofeo, dopo la vittoria in finale sulla Stella Rossa di un anno prima.
In semifinale avevano avuto la meglio sui connazionali dello Stoccarda.
Si schieravano sempre secondo il modulo 4-3-3, marchio di fabbrica di tutti i successi del decennio appena concluso; con tre centrocampisti, diciamo così, centrali, di cui uno, il diciannovenne Lothar Matthäus alla sua prima stagione da titolare, sentiremo ancora parlare.

L’Eintracht Francoforte era una squadra di media classifica che aveva forse leggermente passato il suo momento migliore.
Stava concludendo una stagione piuttosto anonima con un nono posto in campionato, nessun suo giocatore figurava tra i primi dieci migliori marcatori.
Fondava la sua forza sull’ equilibrio tattico e su una grande solidità difensiva garantita dal fortissimo nazionale austriaco Bruno Pezzey, uno degli stopper più forti al mondo in quel momento.
Si schierava secondo un più tradizionale 4-4-2 con a centrocampo due interni e due ali. La rapidità degli esterni li metteva in grado, nelle giornate giuste, di battere chiunque, una classica squadra da coppe.

Il piccolo stadio Bökelberg, scavato in una buca e molto raccolto a ridosso del campo, non è pieno: I presenti sono circa 25.000 in un impianto che può contenerne fino a 10.000 in più.
Ma il colpo d’occhio è decisamente buono , così come l’entusiasmo delle due tifoserie che sventolano bandiere e lanciano carta in un tripudio di cori.

Padroni di casa schierati nel tradizionale completo bianco con bordi nero-verdi; completo Adidas rosso con bordi bianchi, non molto tradizionale, per l’Eintracht; che batte il calcio d’inizio.
Dopo una paio di minuti Matthäus toccato duro resta a terra, intervengono dalla panchina.
La prima occasione è per gli ospiti, Karger gioca molto bene sulla tre quarti e dopo una finta serve al centro per l’accorrente B. Nickel che triangola con Cha Bum e batte di mezzo esterno dal limite, Kneib resta fermo, la palla si stampa sulla traversa torna in campo, Cha Bum si butta in tuffo sulla respinta e di testa manda tra le braccia del fortunato Kneib che non si era mosso.

Rispondono i padroni di casa con un’azione personale di Nielsen che fa quaranta metri palla al piede: Pähl sventa in angolo; sul tiro dalla bandierina c’è un colpo di testa all’indietro di Lienen che Pähl respinge coi piedi. Sono passati poco più di dieci minuti e ora il Borussia prende il comando delle operazioni. Al 15’ rimessa laterale sulla tre-quarti per il Borussia, Kulik scaraventa un cross in area, Pähl esce di pugno ma anticipa troppo e travolge Schäffer (oggi sarebbe rigore), la palla s’impenna e Pezzey di testa mette in angolo.

Soffre l ‘Eintracht, il Borussia avanza ora con sicurezza, Schäffer e Dell’Haye si impadroniscono delle fasce laterali; Heynckes memore della lezione dell’antico maestro Weisweiler non ha cambiato il modo di giocare della squadra. Al quarto d’ora Dell’ Haye riceve palla sull’out destro, controlla bene e finta su Neuberger prendendogli un po di spazio, scatta avanti e crossa in mezzo, respinge Pezzey, quindi la palla giunge a Kulik che dialoga con Schäfer e poi tira in diagonale verso l’incrocio opposto; Pähl respinge a mani aperte.

La difesa dell’Eintracht è ordinata e, nonostante sia ora sotto una considerevole pressione, non ci sono sbandamenti; le conclusioni concesse però sono tante. Pähl, considerato il punto debole della difesa per ora ha risposto bene.
Ancora Borussia: Dell’Haye sulla destra si libera dell’avversario diretto e centra, respinge ancora Pezzey di testa, raccoglie Matthäus che arriva come un diretto ai trenta metri , controlla e lascia partire una sventola di controbalzo che saetta verso l‘incrocio: Pähl sventa ancora.
Al 30’ Matthäus ,imbeccato in verticale da Ringels, riceve e con una delle sue famose progressioni palla al piede si fionda verso l’area, vi entra, Pezzey lo contrasta allargandolo; ma il giovane centrocampista riesce comunque a concludere rasoterra, Pähl mette in angolo.

Al 36’ rara proiezione offensiva dell’Eintracht che guadagna un corner; batte B. Nickel teso quasi sulla riga, fa irruzione Karger che di testa anticipa Kneib e scaraventa in rete: 0-1!
Abbastanza clamoroso. E’ scosso adesso il Borussia, scende ancora l’Eintracht: Hölzenbein e Ehrmantraut triangolano sulla sinistra in zona d’attacco, il terzino si incunea in area con bello scatto e crossa, non c’è nessuno dei suoi ma Ringles, solo e preoccupato, si butta in tuffo verso la sua porta e colpisce di testa: la palla si stampa contro la traversa, rimpalla su un altro compagno e finisce tra le braccia del fortunato Kneib. Al 40’ Hölzenbein va via sulla destra, altro cross, respinge Ringels, raccoglie Cha Bum che controlla bene al limite e serve l’accorrente Lorant: sventola appena sopra la traversa e bel tuffo alto di Kneib. Si scuote il Borussia, il primo tempo è quasi finito. 44’, bella azione in velocità Kulik, Matthäus, Lienen che entra in area e tira, respinge la difesa, la palla rimbalza sulla tre quarti sinistra dove arriva Kulik che controlla splendidamente, dribbla al volo l’avversario e poi di prima intenzione scaraventa un missile all’incrocio dei pali.
1-1, splendido e meritatissimo.

Finisce qui un primo tempo ricco di emozioni, occasioni e giocato a grande ritmo, velocità e palla a terra; l’entusiasmo dei tifosi di casa è palpabile.
Il secondo tempo si riapre come si era chiuso il primo, due azioni sulle fasce del Borussia, Pähl nega ancora.
Quindi Pezzey avanza palla al piede, supera la linea mediana e apre sulla destra per Neuberger che sopraggiunge lanciatissimo, controlla in corsa e punta l’area, lo chiude Schäfer ma Neuberger lo finta mandandolo al bar, il terzino in maglia rossa esplode un sinistro a giro destinato all’incrocio dei pali ma Kneib vola e devia .

Ancora Eintracht, B. Nickel serve Borchers che subisce fallo, ma si rialza; Cha Bum gli chiude il triangolo e il tiro è centrale bloccato a terra da Kneib.
Finalmente si riaffaccia in avanti il Borussia, Dell’Haye crossa in mezzo, Pezzey respinge di testa fuori area sui piedi di Lienen che si coordina molto bene e calcia al volo. Il tiro è angolato ma non molto forte e Pähl blocca a terra.

Grande ritmo, anche dopo il primo frenetico quarto d’ora, le squadre cercano di superarsi, ma sono anche attente a non farsi beccare scoperte, i portieri fanno buona guardia.
Al 70’ Neuberger avanza a cavallo della linea mediana e serve Borchers che punta Hannes, il quale indietreggiando un passo gli lascia quel metro decisivo per uno che stà partendo in progressione.
La progressione continua, Borchers si allarga, giunto in prossimità dell’area lascia partire un cross bellissimo (la gente che parla di calcio oggi li dovrebbe guardare bene sti cross), Cha Bum in mezzo perde l’equilibrio, ma da dietro sopraggiunge Hölzenbein a tutta birra, l’ex-nazionale si getta in tuffo e colpisce di testa.
La palla picchia davanti alle mani di Kneib, proteso in tuffo e si infila in rete. Bellissimo gol e vantaggio adesso tutto sommato meritato: 1-2.

Il Borussia riparte, c’è un’azione insistita di Lienen che da sinistra centra in mezzo due volte, sul secondo cross, rasoterra, si avventa d’incontro Matthäus che tira di sinistro senza pensarci due volte e trova l’angolo basso alla destra di Pähl per il 2-2.v E’ una grande partita, 15’ al termine, e il Borussia cerca la vittoria forte dell’entusiasmo per il pari ritrovato.vv Arriviamo all’ 88’, Ringels apre sulla destra dove scatta Schäffer. Hölzenbein lo rincorre, ma è sul lato sbagliato, all’interno. Il terzino gli sfugge, crossa, un altro bel cross, che beffa Pezzey e spiove giusto sul primo palo dove si catapulta Kulik in tuffo che di testa segna un gol strepitoso.
Fa 3-2 per il Borussia e manca un minuto.

Finita? Macchè.

Al 90’ Neuberger, imbeccato dal subentrato Trapp, calcia violentemente in corsa di esterno destro da oltre trenta metri. Il tiro, stratosferico, è sfiorato da Kneib quanto basta per alzarlo sopra la traversa.
Sul rinvio Trapp riconquista palla e serve Nachtweih che tenta un’ ultimo assalto ma Guruceta Muro manda il triplice fischio e chiude la partita. Nachtweih gli scaglia il pallone quasi addosso dalla rabbia.

Si chiude una magnifica partita, una magnifica finale di Coppa UEFA; se non la migliore (per me si), una delle migliori.v
Bökelbergstadion, Mönchengladbach, 7 maggio1980v COPPA UEFA 1979/80 – FINALE – Andatav Borussia Mönchengladbach 3-2 Eintracht Frankfurtv Borussia: Kneib; Schäffer, Schäfer, Hannes, Ringels; Matthäus, Kulik, Nielsen (66’ Thychosen); Dell’Haye (72’ Bödecker), H. Nickel, Lienen. All. J. Heynckes
Eintracht: Pähl; Neuberger, Pezzey, Körbel, Ehrmantraut; Lorant, Borchers, B. Nickel; Hölzenbein (79’ Nachtweih), Karger (81’ Trapp), Cha Bum-Kun. All. F. Rausch
Arbitro: Guruceta Muro (Spagna)
Marcatori: 37’ Karger (E), 44’ e 88 Kulik (B),71’ Hölzenbein, 76’ Matthäus
Spettatori: 25.000 circa

Al ritorno, quindici giorni dopo, Heynckes schierò un Borussia più attendista, con un 4-4-2 col quale bloccò il temibile Nuberger e Cha Bum dall’altra parte e la partita; quasi riuscì nell’intento.
Ma un tiro di Schaub, che era appena entrato, a neanche 10’ dal termine diede la vittoria per 1-0 all’ Eintracht che vinse la Coppa UEFA 1979/80 in virtù dei due gol realizzati nell’incontro appena descritto.
Il suo primo, e finora unico trofeo internazionale.

Jupp Heynckes chiuderà la sua fenomenale carriera di allenatore trentatre anni dopo, alla guida del Bayern, (1) Per tedesche, in questo articolo, intendo sempre squadre provenienti dall’allora Germania Ovest.

7 commenti:

  1. DA Facebook: Alessandro Priarone Ricordo entrambe le partite. Specie l'andata che fu bellissima dove Matthaus era più di una promessa. Facevo il tifo per l'austriaco Bruno Pezzey e il campione del mondo Holzenbein. Quest'ultimo un' ala veloce che risultò determinante per la Germania Ovest nel 74.

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  2. Infatti, è questa l'andata, chi la vide non la dimentica. Anche io, difensore, stravedevo per Pezzey. Holzenbein aveva già 34 anni ed era ancora velocissimo, vedi primo gol.

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  3. ahh!! pugnalata al mio povero cuore!! quanti se , ma quanti , troppi con il Gladbach maledizione! in ogni caso fantastici quegli anni.. .. ps in semifinale quattro tedesche più MSV Duisburg nei quarti sconfitto boh? non ricordo forse dallo Stoccarda... Hasta Clodoaldo

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  4. Era il Kaiserslautern. MSV mi sa che era semifinale l'anno prima.

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    1. giusto Albe ho confuso le annate, ero convinto che il Duisburg fosse finito fuori ai quarti invece fu eliminato in semifinale dal Borussia l'anno precedente, la Stella Rossa eliminò l'Herta e poi perse contro i nero verdi la finale...nei quarti successivi Kaiserslautern eliminato dal Bayern...
      hasta
      Clodoaldo

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