venerdì, agosto 25, 2017
Vino e pane di Ignazio Silone
Il secondo romanzo di IGNAZIO SILONE, pubblicato nel 1937 con il titolo di "Pane e vino", rivisto e corretto vent'anni dopo e riproposto come "Vino e pane".
Un lavoro feroce che non lascia nè scampo nè speranze.
Le rare concessioni umoristiche o di minor tensione scemano immediatamente nella drammaticità della povertà e della rassegnazione più cupa (sullo stesso filone di "Fontamara").
L'Italia oppressa dal fascismo, inebriata dall'imminente guerra all'Etiopia e dai sogni di gloria, i poveri sempre più poveri, la disperata e sparuta resistenza all'orrore che si spegne sui monti abruzzesi o nelle prigioni del regime.
Finale atroce, cupo e durissimo.
«Il pane è fatto di molti chicchi di grano.
Perciò significa unità.
Il vino è fatto di molti acini d’uva e anch’esso significa unità».
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