lunedì, aprile 11, 2016
Il mercato discografico in Italia nel 2015
Il mercato discografico in Italia nel 2015 è cresciuto del 21% rispetto all'anno precedente con un fatturato di 148 milioni di Euro.
Il digitale rappresenta il 41% del mercato contro il 38% del 2014.
I servizi premium (TIMmusic, Spotify, Apple Music, Google Play e Deezer) hanno generato oltre 26 milioni di euro contro i poco più di 14 milioni dei servizi free che includono YouTube (cresciuti del 38%).
Alla crescita dello streaming ha fatto da contraltare il declino del download sceso del 5%.
Il 2015 ha segnato una ripresa del mercato fisico, con il CD che ha generato ricavi per oltre 88 milioni di euro e una crescita del 17%, grazie ai risultati del repertorio italiano che ha dominato le classifiche degli album nel 2015.
Sulla performance del prodotto fisico hanno anche inciso le iniziative sui punti vendita con la presenza di artisti e fan nei cosiddetti instore, eventi che hanno attirato spesso migliaia di giovani nei negozi e nella grande distribuzione.
Tra le conferme si segnala ancora il VINILE , cresciuto del 56% con nicchia di mercato del 4% del totale.
Dati FIMI (www.fimi.it)
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Dunque si comprano ancora i dischi ?
RispondiEliminaPare di si. Poca roba ma i vinili bene o male, come si vede, hanno i loro cultori.
RispondiEliminaI CD invece è roba per nomi come Vasco, Liga, Baglioni, rapper vari....
Si che si comprano (o vendono) per quanto in quantità marginale e così è da anni: da quando insomma le majors hanno ricominciato a stamparli. Prima era ormai soltanto roba da indie ...
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