venerdì, maggio 29, 2015

Il meglio del mese. Maggio 2015



C'è un concorso al MEI che premia il miglior blog privato italiano.
Se vi piace il Nostro blog votatelo e/o fatelo votare qua, grazie !:

https://www.facebook.com/targameimusicletter/posts/688664617904465

Ci si avvia alla metà del 2015 e i titoli che possono ambire alla Top 10 del'anno sono già numerosi.
Tra gli stranieri Paul Weller Gaz Coombes, Noel Gallagher, D’Angelo, Bettye Lavette, Charlatans, Saun and Starr, Sleater Kinney, Pops Staples, Mighty Mocambos, Tobias Jesso Jr., Ryley Walker, The Suffers, Jon Spencer Blues Explosion, Sonics, Blur, Sandra Wright, Soul Motivators. The Slingshots, Saun & Starr.
In Italia Cesare Basile, Salvo Ruolo, Gang, Mads, Big Mojo, Elli de Mon, Sycamore Age, Dellera, Mother Island, Kicca, Simona Norato, Gang, Nico, Randy Roberts
.

ASCOLTATO

SINGOLI
STRYPES - Scumbag city blues
Poco da dire, gli STRYPES non mi deludono mai.
Il nuovo singolo ha tre brani come sempre RUVIDI, elettrici, semplici, rhythm and blues e una versione di "Kick out the james" degli MC5 che ha tutto il mio plauso.

NICOLE WILLIS and SOUL INVESTIGATORS - Paint me in a corner/Where are you now
Un singolo DA PAURA.
Puro ruvido 60’s soul con due brani troppo belli. In trepida attesa del nuovo album.

PAUL WELLER - Saturns pattern
Le dichiarazioni relative al nuovo SATURN'S PATTERN rese in fase promozionale da Weller sembravano i consueti lanci programmatici a beneficio della stampa.
Ma dopo l’ascolto del suo dodicesimo album solista non si possono che condividere le sue parole che lo definiscono “diverso da qualsiasi altra cosa abbia mai fatto”.
Weller ancora una volta cambia le carte in tavola, andando avanti (o comunque solamente da un’altra parte) rispetto alla volta precedente, riuscendo ancora una volta a sorprendere, stupire, rinfrescare sound, immagine, proposta.
Chi è rimasto a Jam, Style Council o “Stanley Road” non sempre apprezzerà anche perchè il Nostro non disdegna ambiti anomali, ostici e discutibili. Un album dalle mille direzioni che abbraccia funk, new wave, blues, jazz, dub, beat, dolci ballate pianistiche, cambi di ritmo, curati arrangiamenti vocali.
Il tutto con elegante e raffinata disinvoltura, una totale autorevolezza di chi non ha paura di osare e che finisce per creare un disco che, pur fedele alle consuete radici del Nostro, riesce ad essere ancora una volta diverso dai precedenti. Non un capolavoro e che si pone tranquillamente dietro alle vette di “As is now”, “Stanley Road”, “Wake up the nation” ma che può ambire ad una posizione a ridosso delle sue migliori cose.
Ennesima conferma del valore di Paul Weller, un artista in continuo cambiamento.

SAUN & STARR - Look closer
Le due coriste di Sharon Jones all’esordio su Daptone con uno splendido gioiello SOUL.
Fantastici i brani, grandissime le voci, groove di 60’s soul, funk e rhythm and blues.
Album super !

SLINGSHOTS - Is this soul ?
Dalla Spagna un gran bell’album di soul funk, con eccellente sezione fiati, brani sempre ritmatissimi, eseguiti con classe e grande competenza. Si va dal classico 60’s soul a furibondi funk mid 70’s. Consigliati !

JIM O’ ROURKE - Simple songs
Lui è stato membro e produttore dei Sonic Youth ma anche con Wilco, Beth Orton e tanti altri, autore di decine di album e progetti di tutti i tipi.
Il nuovo lavoro è riuscitissimo. Pop rock elaboratissimo, progressivo, con jazz, folk, sperimentazioni, post rock, complessi arrangiamenti, ritmiche intricate.
Un piccolo capolavoro.

SOUL MOTIVATORS - Free to believe
Arrivano da Toronto con un soul funk di primissima qualità e la voce di Lydia Persaud che fa davvero faville ! La band gira alla grande, tecnica sopraffina, grooves di hard funk si intrecciano a riuscite melodie black, sezione fiati in gran spolvero, tastiere talvolta acide e “space”che impreziosiscono il tutto. Grandi davvero.

SANDRA WRIGHT - Wounded woman
Nel 1974 Sandra Wright (scomparsa qualche anno), cugina del bluesman Memphis Slim, incise per la Stax ai Muscle Shoals questo gioiello di southern soul (molto Aretha oriented) ma che non vide mai la luce se non attraverso qualche brano su 45.
Questa prima edizione postuma ce lo consegna nel suo fulgido splendore, caldissimo soul, mai aspro, avvolgente, raffinato, elegante. Grande album.

ALGIERS - Algiers
Il trio americano viene da Atlanta ma gira tra NY e Londra con un auto definito gospel punk.
In realtà di punk c’è l’attitudine e del gospel c’è l’uso delle armonie vocali. L’album è comunque molto interessante tra atmosfere elettro blues (dalle parti di “I’m new here” di Gil Scott Heron), grooves ritmici avvolgenti, drammaticità lirica notevole (a tratti quasi alla Nick Cave).

THE CLASSMATES - s/t
Il trio bolognese, dopo una breve attività live, approda all'esordio discografico grazie alla sempre benemerita Area Pirata Records. Sound minimale, diretto, senza fronzoli tra 60's rock n roll (Flamin Groovies), punk '77 (Buzzcocks, Adverts), garage (Miracle Workers), punk pop (Soft Pack) .
Il tutto condito da un gusto "teen", un'urgenza, una freschezza comune a pochi. Undici brani ben fatti e godibilissimi.

WARM SODA - Symbolic dream
Texani, suonano un power pop bello sostenuto che riporta al primo Costello, ai Buzzcocks, ai Beat di Paul Collins e a tutte le bellezze del genere. Freschi e diretti, da seguire.

DOWNTOWN BOYS - Full communism
Cattivi, furiosi, aggressivi, schierati politicamente, hanno realizzato il MIGLIOR ALBUM PUNK del 2015.
Mi ricordano i primissimi Black Flag o i dimenticati U.X.A. per la voce femminile (che canta in spagnolo e inglese) ma hanno un disturbante SAX che riporta a XRaySpex, James White & the Contortions e alla No Wave.
Sono durissimi e spietati, hardcore e sguaiati.
FINALMENTE !!!!!!.

HARD LEFT - We are the hard left
Sono californiani, si definiscono una HARD-MOD PUNK BAND ed esplorano nei testi le principali tematiche dell'estrema sinistra.
Sound Oi! potentissimo, grezzo, greve, duro.
Un corroborante pugno nello stomaco.

HIATUS KAIYOTE - Choose yuor weapon
E’ il secondo album per la band americana. Un funk soul molto languido ma anche sperimentale con forti componenti fusion, Prince e D’Angelo in costante agguato, voce femminile superba, arrangiamenti alla Hancock 70’s. Da ascoltare.

DOKKERMAN and the TURKEYING FELLAZ - Illegal move
Afro funk dall’Ungheria può far ridere...però appena girano questi undici brani è tanto il groove, la blackness e convincente il sound che ci si lascia facilmente travolgere. Ottimi !

BABA SISSOKO - Three gees
African blues con un groove afro funk dal Mali, qualche accenno soul e perfino psichedelico, tastiere di sapore 60’s, suoni vintage, registrato live in studio.
Primitivo e caldissimo.

CRISTINA NICO - Mandibole
E’ potente e incisivo, cattivo, risoluto,  l’esordio della genovese Cristina Nico, protagonista in “Mandibole” di un album in cui attinge da varie fonti ma sempre solo vagamente definite (PJ Harvey, Nick Cave, Nada tra le tante) riuscendo a proporre una formula originale e un sound personalissimo, grazie anche ad una voce riconoscibile.
L’approccio è ostico,  i brani passano senza paura dal folk a sonorità quasi grunge, le parole mordono, sfrontate, l’anima e la carne. Il risultato finale è tra i migliori che ci consegna  finora l’Italia alternativa nel 2015.

ASCOLTATO ANCHE
THE EMPIRE STRIKES (dalla Finalndia una corroborante dose di rock n roll e power pop), SICK BOYS REVUE (punk rock e rock n roll, Social Distortion e giusta attitudine), BUFFY ST. MARIE (discreto, tra ottime ballads e poco comprensibili brani semi elettronici, il ritorno della 74enne cantautrice), JOANNA GRUESOME (punkettino un po’ grunge con raffinato tocco di noise...zzzzz) SURFER BLOOD (a loro piacciono Weezer e Beach Boys ma non basta per fare un album decente), PALMA VIOLETS (tra Libertines e pub rock ma poco convincenti), THEE OH SEES (picchiano duro, mischiano tanto ma alla fine lasciano poco), VACCINES (solita band brit tra indie, alt, brit pop etc. Anonimi), SOAK (tra le cose più soporifere degli ultimi anni)

LETTO

GIANNI DALL’AGLIO - Batti un colpo
GIANNI DALL'AGLIO è stato il batterista di ADRIANO CELENTANO, dei RIBELLI con Demetrio Stratos, di LUCIO BATTISTI dal 1968 al 1975 ( "Anima latina" incluso), IL VOLO, Patty Pravo, Pierangelo Bertoli e tanti altri . Attualmente dirige una scuola di musica a Mantova. "Batti un colpo" è un'appassionante autobiografia, piena di preziosi e gustosissimi aneddoti sulla sua carriera a cui affianca momenti intimi e personali spesso toccanti e drammatici ma semplicemente sinceri.
E passare da Celentano a Demetrio, via Battisti e Patty Pravo rende la lettura veloce, divertente e travolgente.
Da divorare in una serata !

ROBERTO RUSSO - Too much too Boohoos
Roberto Russo, tra i principali protagonisti della storia dei Boohoos, band seminale del rock italiano degli 80’s ne rivive la storia in un appassionante libro della Crac Edizioni. Recensione più dettagliata prossima settimana.

PAOLO PIRAS - Bravi e camboni
Per un tifoso del CAGLIARI come il sottoscritto un libro come questo (gentilissimo regalo di Mauri degli Emotionz) è un tuffo in un oceano di ricordi, spesso divertenti, talvolta desolanti, altre volte commoventi fino alle lacrime.
Si parla dei campioni ma soprattutto dei bidoni che hanno attraversato la storia della squadra isolana.
Scoppia il cuore a leggere di GIGI RIVA (Piras scrive troppo bene e coglie alla perfezione la storia di vita del campione varesino) o di TOMASINI, di SCOPIGNO, si piange quando si legge della tristissima parabola diNENE', si resta sconcertati dal talento buttato da campioni comeFABIAN O'NEILL che alle grandi capacità ha sempre preferito la bottiglia, si sorride amaramente per la storia sempre da comprimario della talentuosa riserva di Albertosi, REGINATO, non si può che ridere delle "imprese" di VICTORINO o del portiere MINGUZZI. Ma ci sono anche CELLINO, FRANCESCOLI, URIBE, ZOLA e tanti altri.
Non importa essere tifosi rossoblu, questo è un libro divertentissimo, pieni di passione e da leggere al volo (Ggazie a Mauri Emotionz per il regalo !).

GIL SCOTT-HERON – L’ultima vacanza
E’ un’opera coraggiosa e benemerita quella della casa editrice LiberAria che con la brillante e riuscita (per quanto complessa) traduzione di Daniela Luicci, porta in Italia il testamento scritto del poeta, artista e musicista afro americano GIL SCOTT HERON, prematuramente scomparso nel 2011, dopo aver lasciato alcuni indimenticabili capolavori della black music.
“L’ultima vacanza” è una parziale autobiografia dei primi anni di vita e carriera  e un sentito racconto dell’esperienza che Scott Heron visse nel 1980/1981 in tour con Stevie Wonder. Come era sua caratteristica nei dischi e nei reading, Gil è ironico, pungente, caustico, sincero, diretto, sardonico, scrive magnificamente, sa rimanere in equilibrio tra sorriso e estrema serietà, parla di politica, diritti civili con profondità e leggerezza allo stesso tempo.
Il libro è zeppo di pagine epiche ed è un perfetto approccio per chi ancora non ne conosce l’incommensurabile arte.

COSE & SUONI

“RevoLuce” è il nuovo album di Lilith and the Sinnersaints.
Chiuso il tour primaverile saremo il 5 giugno a Cernusco allo Strummer Calling
https://www.facebook.com/pages/Strummer-Calling/528086920610472 poi il 3 luglio in provincia di Pavia al Montegutzo Festival e poi altrove.

www.lilithandthesinnersaints.com
https://www.facebook.com/LilithandtheSinnersaints

Mie recensioni quotidiane su www.radiocoop.it

IN CANTIERE

MERCOLEDI' 3 giugno a Cortemaggiore (PC) si torna con Alberto Galletti a presentare ROCK n GOAL all'HOSTERIA delle IMMAGINI in Piazza Patrioti alle 21.

VENERDI' 5 giugno a Cernusco LILITH and the SINNERSAINTS allo Strummer Calling con un sacco di altri gruppi.

DOMENICA 7 GIUGNO presentazione al "Mind the Step" di Milano della bio su PAUL WELLER con gli ASSIST in acustico a rifare brani del Nostro.
https://www.facebook.com/events/800059223405726/

LUNEDI' 15 giugno a Piove di Sacco (PD) altra presentazione sul PAUL WELLER book mentre a breve dettagli e conferme per Teramo, Pescara e Campobasso.

10 commenti:

  1. Ma cosa si vince con il MEI ?

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  2. Ah niente, credo una targa o un attestato , quelle robe lì.
    Però sarebbe bello se questo blog di Casula che dissertano di hooligans, Weller, Beatles, George Best e delinquenti prestati al pallone vincesse un premio.

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  3. Oh yeah!
    sorry ma noi senza fbook supportiamo nostra maniera..
    W tonyfaceblog casula casula
    C

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  4. Indigo che fine ha fatto?

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  5. Ops io su faccialibro non ci sono ma agguanterò qualche voto per il blog da parte dei miei amici, oh poi se si vince si fa invasione di palco casula durante la premiazione. Allora il disco di Paolino è in loop nel mio stereo e non stufa assolutamente anzi cresce ad ogni ascolto. I Compagni di Classe bolognesi e Nicole Willis con i suoi Investigatori mi hanno incuriosito. Mo me li studio. Quanto agli Strypes direi che sono una sicurezza al momento; se non erro uno di loro ha suonato pure nel disco di Weller, nevvero Boss?

    Charlie

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    1. Si,per avere equivalenza anagrafica ha dovuto prenderne due di Strypes..ahahaha!!

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  6. IO VOTO TONYFACE

    https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10204388869875221&set=a.1841432808959.99297.1634731783&type=1&theater

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