venerdì, ottobre 31, 2014

Ottobre 2014. Il meglio del mese



Alla fine del 2014 i nomi che finiranno nella top 10 di fine anno: Damon Albarn, Sleaford Mods, Sharon Jones and the Dap Kings, Ty Segall, Benjamin Booker, The ghost of a saber tooth tiger, Bob Mould, Jack White, Lisa and the Lips, Pete Molinari, St.Paul & the Broken Bones, Hypnotic Eye, Quilt, Nick Pride and the Pimptones, Temples, Real Estate, Kelis, Stiff Little Fingers, Ian Mc Lagan, The #1S, Ty Segall, John Steel Singers, Blonde Redhead , Robert Plant, Sean Rowe, Goat, Leonard Cohen, Wanton Bishops, Marianne Faithfull, Macy Gray.
Tra gli italiani Eugenio Finardi, Edda, Bologna Violenta, Steeplejack, Gli Illuminati, Bastard Sons of Dioniso, No Strange, Jane J’s Clan, Link Quartet, Nada, Monkey Weather, Plastic man, Guignol, Mads, Sick Rose, Paolo Negri, Avvoltoi, A toys Orchestra, News for Lulu, Paolo Conte.


ASCOLTATO

EDDA - Stavolta come mi ammazzerai?
Il nuovo album di EDDA è ENORME.
Perchè è durissimo pur essendo spesso melodico e arrangiato ma impressiona (direi che spesso SPAVENTA) per quanto è crudo, diretto, spietato. Soprattutto è DIVERSO DA TUTTO.
Non capita ormai quasi più....

MARIANNE FAITHFULL - Give my love to London
Si è mosso uno stuolo di grandi nomi per il nuovo album di Marianne, da Roger Waters (splendida la sua Sporrow will sings”) a Nick Cave (e due Bad Seeds che suonano), Leonard Cohen, Anna Calvi e altri. Risultato finale più che ottimo tra ballate scurissime, brani dal sapore Loureediano, tanto pathos.

MACY GRAY - The way
Torna la grande Macy Gray con un album molto, molto bello in cui spazia tra i più svariati ambiti della BLACK MUSIC, dal soul al blues, funk e disco. Il tutto con gusto, raffinatezza, classe e, soprattutto, un sound modernissimo.
Uno degli album più interessanti e piacevoli dell’anno.

MARK LANEGAN - Radio phantom
Non che Mark Lanegan sia uno così vario nelle sue produzioni.
Vociona, blues moderno, ballatone alcoliche, un po' di elettronica ben dosata, deserto, bar fumosi etc etc
Il nuovo album non si discosta di certo ma è un buon disco che si ascolta con piacere e riesce a dare brividi e buone sensazioni.

PAOLO CONTE - Snob
Paolo Conte ha 77 anni e ancora voglia di incidere, andare in tour e fare album come “Snob” che anche se non dicono niente di particolarmente nuovo riescono ad essere il massimo della classe, raffinatezza, eleganza e a mettere in riga generazioni di musici vecchi e nuovi.
Un rispettoso inchino.

JOHN DE LEO - Il grande Abarasse
Johm De Leo ha sempre fatto cose interessantissime fin dai Quintorigo, lasciati da ormai oltre dieci anni.
Il nuovo album è un concept in cui spazia alla grande tra i consueti riferimenti vocali a Demetrio Stratos , jazz, pop, rock.
Tra i nomi più personali e originali in circolazione in Italia e non solo.

RANCID - Honor is all we know
Un buon ritorno a base del consueto Clash/punk-rock/Oi! style con qualche incursione nel lo ska e nel primo hardcore. Sempre ben suonato e convincente anche se lontanissimo dal capolavoro “Let the dominoes fall”.

CHERRY BOOP AND THE SOUND MAKERS - The way I am
Non è un capolavoro l'album d'esordio della band francese ma un semplice, DELIZIOSO, ballabile, gradevolissimo album SOUL, con sapori MOTOWN e struggenti ballate bluesy.

ALEXIA COLEY - Keep the faith !
Ottimo esordio per la londinese Alexia Coley.
Deliziosi brani soul, ritmi Motown, approccio di sapore Amy Winehouse, belle le canzoni e gli arrangiamenti, sound vintage ma fresco e moderno (e titolo esplicito...).

EMMA DONOVAN & the PUTBACKS - Drawn
Aborigena australiana passata dal gospel al soul.
Soul music scarna, dura, severa, niente fiati, ritmiche funk, influenze afro, voce poderosa e malinconica, grandi brani e groove da vendere. Da seguire con attenzione.

BILLY BOY ARNOLD - The blues and soul
Lui era l’armonicista di Bo Diddley e l’autore di “Ain’t got you” e “Wish I Would” degli Yardbirds, più un sacco di altre cose.
Ha ormai 80 anni e sfodera ancora un grande disco blues e rock blues, essenziale, diretto, bello crudo e pieno di energia.

NEIL YOUNG - Storytone
NEIL YOUNG non finirà mai di stupire.
Questa volta con un album in cui si avvale di un'orchestra di 92 (!) elementi, coro, grande sezione fiati.
E si spazia da dolci ballate delicatamente orchestrate a torridi rhythm and blues a swing in cui l'improbabile voce di NEIL veste i panni da crooner navigato.
Molto piacevole, divertente, sorprendente e curioso.

FOXYGEN - And star power
Po(n)deroso doppio album che sbatte tra psych, glam, mille influenze, follie sonore varie ma che alla fine, personalmente, convince poco. Molto dispersivo e confuso con “sperimentazioni” che appaiono gratuite.

JOHNNY MARR - Playland
Tanto bello il precedente “The messenger” tanto (mi) delude il nuovo “Playland”.
Qualche scatto di classe c’è (la title track ad esempio) ma è il mood generale che lascia perplessi con un sound che attinge a piene mani alla post wave 80s’ (New Order, Joy Division, Echo & the bunnymen) e con qualche (furbetto?) sgaurdo a Franz Ferdinand e Arctic Monkeys a scapito di quell’approccio di gusto 60’s che aveva permeato lo stile Smiths.

A TOYS ORCHESTRA - Butterfly effect
Il sesto episodio della ricca carriera discografica segna un ulteriore passo in avanti nella progressiva maturità artistica del gruppo campano in virtù di un sound sempre più personale che riesce a condensare le più svariate influenze (dall’elettronica al brit rock, da suggestioni 60’s a poderosi cambi di ritmo in odore di glam rock come ne trasuda la granitica “Mary”) mantenendosi però costantemente e solidamente nel solco del pop più colto e ricercato.
Quello che colpisce è la caratura internazionale della band che non ci stupiremmo vedere scalare le classifiche inglesi o americane.
Produzione di prima classe, brani curatissimi, arrangiamenti superbi, sonorità attualissime ma che si avvalgono di colori lontani.

THURSTON MOORE - The best day
I Sonic Youth sono morti, lunga vita ai Sonic Youth !
Non che la loro anima noise, nelle vesti di Thurston Moore, corra il rischio di annoiarsi senza la creatura primigenìa (spentasi da tre anni), abituata com’è a tuffarsi in un incalcolabile numero di progetti solisti, collaborazioni, sperimentazioni, ospitate.
The best days è il quarto album solista e sembra volere dare ancora voce all’anima defunta dei Sonic Youth di cui ricalca spesso e volentieri i passi del lungo cammino, tra chitarre aspre e abrasive, basi ritmiche ossessive e crude, in cui innesta improvvisazioni “soniche”, parentesi acustiche e melodie dolenti che conservano quel gusto inquietante per un pop sgangherato e obliquo che fu tra i marchi di fabbrica della band madre (vedi la title track o lo strumentale Grace Lake).
Tra gli otto brani gli oltre undici minuti in odore di Velvet Underground di Forevermore e la conclusiva Germs burn che sembra volere coniugare la rabbia punk targata '77 con la raffinatezza dei Television di Marquee Moon.

NANA BANG! - In a nutshell
I NaNA Bang arrivano da Brescia, sono solo in due, ma in grado di produrre un wall of sound tribale e primitivo , potente e granitico come pochi.
Alle spalle un solido background di blues, psichedelia, country, ruvido rock n roll che porta a momentanei flashback di grande efficacia.
A tratti ci senti Bo Diddley, poi i primi Rolling Stones, i Black Keys, i Violent Femmes, melodie beatlesiane, o quelle lisergiche dei Pink Floyd di Syd Barrett e finire per creare un amalgama originalissimo, vitale, elettrizzante che si avvale anche di un tono (auto) ironico e leggero che rende l’ascolto ancora più godibile.

PICTUREBOOKS - Imaginary horse
Duo tedesco alle prese con un blues sporchissimo, un immaginario biker e l’estremizzazione esponenziale del Jack White più duro. Molto interessanti.

ABY NGANA DIOP - Lilal
Cantante griot senegalese, realizzò questo album nel 1994 solo su cassetta.
Un lavoro stranissimo di sole percussioni e voci, tribale all’estremo, potente, ipnotico, primitivo. Scioccante !

FLAMING LIPS - With a little help from my fwends
I Flaming rifanno per intero “Sgt Peppers” rendendolo bizzarro con arrangiamenti di vario tipo tra psichedelia e Residents con un sacco di ospiti tra cui Miley Cyrus, Foxygen, Moby, J Mascis)...alla fine: inutile.

ASCOLTATO ANCHE
SILK RHODES (soft soul funk con abbondanti occhiate a Prince. Godibile), ELIZABETH SHEPERD (elegante e raffinato soul pop, molto dalle parti di Sade), FRAZEY FORD (un buon Memphis soul con tanto di Hi Rhythm Section , la band di Al Green, a supporto) DOPPIA PERSONALITA’ (pop dalle venature rock e funk vicino agli INXS), LESTER GREENOWSKY (leader dei Letser and the Landslide tra punk rock, glam, rock n roll più basico allo street hard rock alla Dictators), SILVIA CARACRISTI (folk minimale, forte impronta pop, contaminazioni elettroniche (sempre molto discrete e mai invasive), strumentazione prevalentemente acustica tra Emiliana Torrini e Maria Antonietta), MEDICINE (shoegaze fortemente psych per il trio americano ma senza entusiasmare), JOE PELT (dall’Olanda tra blues, country, ragtime. Discreto), NELIDE BANDELLO (fusion, prog, free jazz, alt rock, post rock. Minimale e severo ma interessante)

LETTO

Andre Agassi - Open
Uno dei migliori libri di sport mai letti.
Agassi, uno dei grandi della storia del tennis, narra della sua complessa vicenda sportiva, i trionfi e le cadute, senza peli sulla lingua, rivelando aspetti inediti (l’uso di droghe e di alcool etc, le imposizioni crudeli del padre etc) ma, soprattutto, raccontando, riuscendo a trasmettere una tensione incredibile, di partite giocate fino all’ultimo colpo. E ti sembra di essere lì, con lui, con il fiato sospeso, in attesa della battuta dell’avversario. Consigliatissimo.

John Kennedy Tool - Una band di idioti
Unanimemente considerato un capolavoro, festival del surreale e grottesco ma lucidamente rappresentativo di un’America profonda razzista, becera, meschina, degradata moralmente, intimamente marcia, dove il protagonista Ignatius, borderline completo, alla fine ne esce, paradossalmente, come l’elemento migliore e positivo. Libro molto divertente e piacevole ma sinceramente ben lontano dal concetto di “capolavoro”.

Stefano Iachetti - Asia Argento: la strega rossa
Splendido omaggio ad Asia Argento (in italiano e inglese) in 200 pagine ricchissime di foto, documenti rari (alcuni, motivo di vanto, forniti dal sottoscritto), scritti e una biografia lontanissima dalla consueta agiografia.
Ovvia filmografia completissima, aneddoti, curiosità, preziosi inediti. Grafica elegantissima e ricercata, eccellente lavoro.

Joyello Triolo - Dentro questi specchi
Fausto Rossi / Faust’O è stato tra i musicisti più innovativi della scena musicale italiana.
Solo una ristretta nicchia di appassionati ne ha riconosciuto il reale valore artistico, il ruolo di pioniere in ambito new wave alla fine degli anni 70 con album come “Suicidio”, “J’accuse amore mio”, l'elettronico avanguardista “Out now”.
La carriera è poi proseguita nell’ombra senza più trovare la ribalta degli inizi anche a casa di un carattere che definire “spigoloso” è un eufemismo. Il “nostro” Joyello Triolo ripercorre in “Dentro questi specchi” la carriera, dai classici titubanti esordi in cantina all’approdo alla CGD, attraverso la discografia minuziosamente commentata.
Il tutto con la consueta capacità e competenza di Joyello di cogliere l’essenza della proposta artistica che riesce a travalicare l’impulso naturale del fan.
Libro agile, veloce ed essenziale per (ri)scoprire un personaggio essenziale della scena musicale italiana.
Allegato il QRCode per un album tributo a Rossi con la partecipazione tra gli altri di Umberto Palazzo, Roulette Cinese, Humpty Dumpty, lo stesso Joyello, Egokid e tanti altri.

COSE & SUONI
Lilith and the Sinnersaints
Autunno e inverno in studio di registrazione per il nuovo album che uscirà a marzo 2015 e sarà accompagnato da un nutrito numero di date.
Stay in touch.

www.lilithandthesinnersaints.com
https://www.facebook.com/LilithandtheSinnersaints

Mie recensioni su www.radiocoop.it

IN CANTIERE

Finalmente vedrà la luce il libro su Paul Weller, a febbraio 2015, per VoloLibero
In preparazione un libro sul Festival Tendenze in occasione della 20° edizione.

6 commenti:

  1. auguri tony!

    .... quel mese1/2 durante il quale siamo effettivamente coetanei, poi io avanzo inesorabilmente...

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  2. Logo davvero fashion.
    Consueta rassegna di consigli interessanti, già mi sono segnato due o tre nomi che paiono essere interessanti.

    Charlie

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  3. ABY NGANA DIOP - Lilal, intrigante, da brividi.
    Sappiamo che sei il Boss, ma dove le trovi queste chicche ? :-)

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  4. BUON COMPLEANNO , nehhh !

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