martedì, settembre 16, 2014

Bansky



Banksy, personaggio anonimo (c’è chi lo ha identificato in Robert Banks o Robin Gunningham, non è improbabile che si tratti di un collettivo di diversi artisti) è lo street artist più famoso del mondo, nato a Bristol, Inghilterra, a metà degli anni 70, e che ha iniziato il suo lavoro di writer all’inizio degli anni Novanta.

Provocatorio, anti militarista, schierato contro il potere di gallerie e galleristi, usa una satira feroce e dissacrante utilizzando prevalentemente la tecnica dello stencil (maschera normografica che permette di riprodurre figure, forme, simboli o lettere) anche per sfuggire più velocemente ai controlli delle forse dell’ordine nelle sue veloci puntate di guerilla art sui muri delle città.

Le sue opere sono apparse per la prima volta a Bristol per poi approdare a Londra, fino ad arrivare nelle maggiori capitali europee.
L’apice della notorietà lo raggiunge nel 2005 quando realizza nove graffiti sul lato palestinese del muro che divide Israele e Cisgiordania raffigurando immagini anti militariste e “finestre” su paesaggi e sul mondo dall’altra parte del muro.
Famose anche le sue intrusioni nei musei più importanti del mondo dove appende abusivamente suoi quadri rivisitando opere del ‘700 con aggiunte provocatorie e dissacranti di prodotti moderni come maschere anti gas o bombolette spray.

I suoi lavori pur se spesso inseriti in un contesto “illegale” in quanto opere “vandaliche” hanno ormai un valore con cifre di parecchi zeri.
Famosa anche la serie Rats, il graffiti con i protagonisti di Pulp Fiction con le banane al posto delle pistole, la stampa che fece di un milione di sterline con la faccia di Lady Diana ma che scelse di non distribuire dopo aver verificato che erano assolutamente spendibili, la sceneggiatura di un episodio dei “Simpsons” nel 2010, un’opera a Napoli (poi cancellata da un altro writer), la copertina di "Think thank" dei Blur.
Interessante il docu film Exit Through the Gift Shop diretto con Thierry Guetta/Mr.Brainwash (artista e writer francese) in cui Bansky compare (con il volto oscurato) durante la creazione delle sue opere.

8 commenti:

  1. Mi piace molto il suo/loro Segno..
    C

    (a Torino c'e' Bacon che pensa ai nostri muri oltre al mistico e la sua scritta ormai consueta " il S.Gesù sta arrivando")

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  2. E pensare che a New York il sindaco Bloomberg lo ha diffidato a vandalizzare i muri della città

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  3. E' comunque abbastanza chiaro che si tratta di un collettivo

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  4. Anche secondo me è abbastanza probabile

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  5. Io ne ho sempre sentito parlare come di un collettivo, detto ciò aggiungo che alcune sue opere ormai sono diventate leggendarie tipo quella del lancio del mazzo di fiori

    Charlie

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  6. Banksy è un genio. Alcuni graffiti hanno una potenza evocativa-creativa davvero rivoluzionaria, di una semplicità dirompente.

    OT
    @galletti, rettifica sul programma di teleradiocity anni 70, il titolo era Video Show, condotto da un certo Pappo di Ovada che andava in onda alle 17. Mentre quello che hai citato, Anni Verdi, era un programma per bambini condotto da Giusy Lercari e Roberto Paravagna, la mascotte un certo leprotto Milcaro, andava in onda un'ora prima. (fonte un mio collega musicofilo del basso piemonte)

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    1. cosi oltre che in bici possiamo immaginare Cortez ragazzino coi boccoli d'oro che impazza per casa.."c'e' Videooo Shooowwww...beliiiiiiiinnnnn!!!!!!!!!!"

      C

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  7. Ahahah esatto più o meno l'esclamazione era quella, beliiinnn

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