mercoledì, maggio 21, 2014

La storia della batteria



Suonando la batteria dal 1976 circa, mi sono solo recentemente chiesto le origini del mio strumento...
Che nella sua connotazione più primitiva si perde ovviamente nella notte dei tempi.
Il percuotere un albero cavo o qualsiasi oggetto che riproducesse un suono o desse un ritmo è stata una delle prime espressioni artistiche dell’uomo.
Quello che interessa in questa sede è l’origine della batteria intesa come lo strumento che conosciamo, quello che suona Ringo Starr...

I primi esempi risalgono alla fine del 1.800 all’interno delle bande militari statunitensi ma anche delle marching band di New Orleans o di quelle che suonavano alle feste.
Ma i “batteristi” erano divisi ognuno per pezzo, chi suonava la grancassa, chi il rullante, chi i piatti.
E’ più o meno di quel periodo l’invenzione del pedale per la cassa (brevettato e messo in commercio dai fratelli Ludwig nel 1909) che rende possibile l’uso dello strumento ad un solo musicista.
Viene introdotto l’uso dei piatti fissi e dei tamburi di contorno, timpano e tom e progressivamente affinata la struttura del nuovo strumento, nei primi del ‘900, grazie a nuovi costruttori come Slingerland e Gretsch e lo strumento diventa parte essenziale nel jazz e nel dixieland.
Un particolare interessante è la multietnicità dello strumento che assimila la matrice anglosassone del rullante, l’origine turca dei piatti, quella cinese dei tom, quella nativa americana del timpano.
In Italia le prime batterie apparvero negli anni ’30 con le prime jazz bands nostrane.

12 commenti:

  1. interessante, infatti non si è mai saputo con esattezza l'anno preciso della nascita della batteria come strumento suonato da un solo musicista. In ambito della musica classica fu Strawinsky nel 1918 nel suo "Histoire du Soldat" che decise di ridurre a sette il numero dei suonatori per questa opera da portare in giro per le piazze: tromba, trombone, violino, violoncello, clarinetto, fagotto e appunto un solo orchestrale che suonava grancassa, timpano, rullante, cimbali e tamburo..in pratica una batteria

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  2. Ufficialmente di solito la si fa nascere nel 1909 con l'introduzione del pedale per la cassa ma in realtà c'erano delle proto batterie ben prima

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  3. noi c'abbiamo Michele che ci batte i maroni day&night

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    1. ancora??!!,..eh,anonimo 'marùn', ,mi piace giocare con la tua testaccia vuota: 'Mantuae zugant Cugolis rodondis quas vocat Bressae populus borellas' :)

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  4. in effetti non ci avevo mai pensato!
    C

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  5. The Real WC20 maggio 2014 13:21
    180° turn in 33 mins.

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  6. la prima foto è fantastica, il rullante di sbiesso sulla sedia è geniale!
    una cosa che mi incuriosisce sulla batteria: guardando filmati di batteristi anni '60, mi sembra che fossero seduti molto in alto rispetto ai tamburi (ringo starr, keith moon) e rispetto alla posizione dei batteristi degli anni successivi, molto più "bassi" e quasi immersi all'interno dei pezzi del drumset.

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  7. Perché poi hanno incominciato a mettere un sacco di tom (INUTILI !) e piatti

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  8. scuola HC invece rullante molto basso e sgabello quindi piu alto
    C

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  9. Suono con un batterista che aborrisce il timpano, il quale suono a me piace molto.Concordo con Toni sull'inutilità di troppi tom. Toni, il tuo batterista preferito ?

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  10. Io uso quasi esclusivamente il timpano e l'unico tom è lì quasi per bellezza.
    Miei batteristi preferiti: Ringo Starr, Charlie Watts, Keith Moon, Topper Headon, Giulio Capiozzo, Bill Bruford,

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