sabato, febbraio 09, 2013

Old Soul Rebels: Nick Cave e Eric Burdon



NICK CAVE and the BAD SEEDS - Push the sky away
Un nuovo album di Nick Cave, piaccia o meno, è comunque un avvenimento di primaria importanza nel contesto musicale moderno.
15 album con i Bad Seeds, 4 con i Birthday Party , 2 con i Grindermen, e 35 anni di onoratissima e rispettatissima carriera.
Il nuovo lavoro arriva a 5 anni dall’ottimo “Dig Lazarus dig!” e coglie un Nick Cave ispirato, solenne, pacificato su lente e lunghe ballate pianistiche dai toni malinconicamente romantici ,tra gospel e blues, arrangiamenti elaborati, spesso con gli archi a corredo del tutto.
Niente di particolarmente nuovo nè un capolavoro ma fedele alla sua storia e alla tradizionale alta qualità delle produzioni, soprattutto un marchio personalissimo e inconfondibile.

ERIC BURDON - Till your river runs
Protagonista di mille battaglie nell’ arduo campo del rock blues, dagli Animals ai War ad un’alterna carriera solista, Eric Burdon continua il difficile cammino di un vecchio combattente che non rinuncia a sfoderare le migliori armi per continuare ad urlare la sua anima black.
Lo fa anche nel nuovissimo “Till your rivers runs”, prevedibile e manieristico finchè si vuole ma profondamente vero e genuino quando spazia da rocciosi rock blues ad omaggi a Bo Diddley, da crude roots ballads ad elettrici mid tempo gospel rock.
Inutile disquisire sull’immensa classe, su una voce irrochita e maturata al punto giusto al servizio di brani che non faranno gridare al miracolo per originalità ma conservano una freschezza e un groove che in parecchi si sognano.

5 commenti:

  1. ebbravi!
    Cave non mi ha mai acchiappato piu' di tanto ma applaudo forever il vecchio leone di Newcastle!
    Go Eric go!!
    C

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  2. Bypasso Nick Cave (che non ho fretta di ascoltare...) vado a Burdon. Piú volte si è dibattuto sull'aspettarsi qualcosa di "nuovo". Cerco di ascoltare senza pregiudizi o particolari aspettative. Forse, come dici tu, questo è un lavoro prevedibile e manieristico ma io ho sentito un "ragazzo" di settantanni che gioca con le sonoritá che piú si sente addosso, divertendosi, eccome.
    Un appunto sulla voce: tu sai che in certi momenti io ho dovuto ricordarmi di chi stavo ascoltando, da tanto appariva giovane?

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  3. mi accodo al cris (cave fuori da sempre dalle mie orbite) e mi appropinquo al primo ascolto di burdon

    ma ragazzi la sorpresa del giorno (non lo sapevo!) è un album di inediti 1969 di reggie king suonato con gli action. esce per la circle (stessa delle altre ristampe) ma cè già su itunes italy (appena preso!) non vedo l'ora dio ascoltarlo. probabile dopo la gnoccata del sabato della zia (credo al gorgo, un suo classico) ma ho finito l'amarone. vado per un piacentino, ti farà piacere lilith, attendo consigli

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  4. Luglio 2009, a Casalmaggiore c'è in cartellone Eric B. & The Animals (l'unico originale è Burdon). Ci vado mettendo in preventivo una possibile cocente delusione. Macchè, il leone avrà pure la bianca criniera, allora erano 68 primavere, ma ti piazza un'intensa ora e un quarto di hot hits dai 60's, da pelle d'oca con una voce ancora forte e carismatica. Inizio autoironico con “When I was young” e bis finale con “It's my life”. Legend!

    Nick Cave piace o non piace. Ondivago nella sua schizofrenia tra recrudescenti selvaggi fuochi punk, per fortuna mai del tutto sopiti e attitudini da crooner maudit. Per me un classico moderno.
    Flavio.

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  5. Non tralascierei il dry finale nel titolo del disco di Burdon che ne stravolge il significato che per intero si può tradurre con un 'finchè avrò qualcosa da dire/dare'. Nick Cave davvero insopportabile, meglio il gnocco della zia eh, capitano? Letto l'articolone ieri su The Action, bellissimo e adesso sono in agitazione...Long live The Action

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