mercoledì, febbraio 27, 2013

Get Back. Dischi da (ri)scoprire



HOT CHOCOLATE - Cicero Park
Band inglese guidata dal giamaicano Errol Brown, attivi dal 1970, con un contratto con la Apple dei Beatles agli esordi, arrivarono al successo negli anni della disco music in particolare con la celeberrima “You sexy thing” (poi riporatta in auge dal film “Full Monthy”).
In realtà la band di Brixton si muoveva nel primo pregevolissimo album, ad esempio, “Cicero park” del 1974 in uno stupendo contesto funk blaixploitation spesso debitore ai Temptations (“Could have been born in the ghetto”), ad una proto soul disco di eccellente fattura (“Funky Rock n roll” che incamera perfino elementi glam rock), in tesissime ballads come l’immaginifica “Emma” (come se i Velvet Underground si fossero cimentati con la soul music), nerissimi soul funk come la conclusiva “Bump and dilly down”.
Un piccolo gioiello da riscoprire al più presto. Merita.
(ps: grazie ai Cut, vedi post precedente...).

THE SLITS - Cut
Il fulminante esordio della “punk” band inglese, in realtà parte viva della scena ma a livello sonoro indirizzata verso orizzonti ben diversi, più inclini alla new wave, al regae e al dub.
Il tutto suonato in maniera diretta, tagliente, scarna, aggressiva, espressiva.
Con cover finale di “Heard it through the grapevine” di Marvin Gaye che la dice lunga sui riferimenti della band.
Epocale.

YOUNG DISCIPLES - Road to freedom
Il trio anglo americano di Carleen Anderson nel suo unico album, uscito nel 1991 per la Talkin Loud, impreziosio da una lista di collaboratori da urlo, dai fiati di Maceo Parker e Pee Wee Ellis alle tastiere di Mick Talbot, la batteria di Steve White e mr. Paul Weller in persona (nei cui studi registraronb oe mixarono il lavoro).
Un sound innovativo per l’epoca e tuttora ancora piuttosto fresco e attuale con soul, funk, elettronica e hip hop a fondersi in un mix elegante e raffinato (in stile Style Council).
Grande maestrìa tecnica e brani di qualità ultra chic.

26 commenti:

  1. Young Disciples,Brand New Heavies,Corduroy,Incognito,JTQ,e un Jamiroquai agli esordi,tutti artisti che facevano parte del famoso Acid Jazz movement primi anni 90.Il mercato di Portobello Rd a Ladbroke Grove e il famoso club Subterrannia(sotto la Westway)erano l'epicentro del movimento. Paul67

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  2. Una scena in cui avevo molta "fiducia".
    C'era questa riscoperta del coll jazz, del soul, influenze caraibiche, funk, il tutto declinato in chiave moderna, attuale anche commerciale ma che ha alzato notevolmente il gusto dei più giovani.
    Ballare e divertirsi con musica colta, bella, piena di influenze.
    Purtroppo, secondo me, non ha mantenuto le promesse e dopo un po' si è tutto esaurito ed è restato cmq nell'underground.

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  3. Great recalling Paul '67! Ladbroke Grove, ci avevo bazzicato un pochino anche io ai tempi grande musica vero! Ci son tornato a dicembre dopo secoli, sempre bello mi son pure sparato un eccellente Falafel in Portobello Rd usciti da dopo la Westway.

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  4. Però Tony secondo me è il contrario, non avendo decollato definitivamente in termini di successo non è mai diventato veramente mainstream ed è tornato nel suo recinto. Io direi che è un pregio.
    Sono sempre stato un grande ammiratore dell' Acid Jazz londinese anni 90

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  5. Ovviamente nonn si può accusare il movimento di essere rimasto più o meno fedele a se stesso è solo che una grossa fetta del pubblico poi gli gira le spalle perchè poi la moda cambia, restano solo quelli a cui piace davvero. Io per esempio

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  6. Infatti alla fine continuo ad apprezzarlo proprio perchè è ritornato "Cosa Nostra" Anche se Jamiroquai è esploso in tutto il mondo (pur cambiando ha mantenuto non pochi legami con il sound originario) e anche Incognito e JTQ hanno fatto una discreta strada

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  7. Grandissimi gli Young Disciples, mi piacciono sempre. e mi piacciono sempre i Mother Heart.

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  8. ottime le Slits e gli Hot chocolate (anche le Pointer Sisters e Roberta Flack riascoltandole oggi,..),...mentre non conosco gli Young disciples,ammetto ...(solo i Cathoilc Discipline in The Decline),.. .denghiiu della dritta,..cercherò di ascoltarlo

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  9. Pheega i Mother Earth li avevo dimenticai! graaande anonimo!

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  10. Bigolo......portami country soul e balle varie....se no boicotto il vostro libro....

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    1. ha ha ha ha ha ha ha hai ragione scusa ci vediamo venerdì sera, una birra?

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  11. E'stata una scena che come dicevi tu Tony ha fatto riscoprire alle nuove generazioni un sacco di artisti Black anni 60,improvvisamente vennero riscoperti e apprezzati Gil Scott Heron,Lonnie Liston Smith, Terry Callier,John Lucien,the JB's e un sacco di artisti Hammond (Jimmy Smith,Lonnie Smith e altri).I prezzi dei vinili nel 92 paragonabili alle quotazioni dell'oro al grammo ai giorni nostri. OLD IS GOLD. Paul67

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  12. Adesso sono curioso di scoprire l'album dei Hot Chocolate,gruppo che non ho mai preso seriamente anche perche' "You Sexy thing" o "Everyone's a winner"le trovo troppo Disco.. Paul67

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  13. venerdi' la vedo dura....se invece non sai cosa fare, sabato si torna a suonare, alla motonautica di pavia. fammi un fischio..
    nuova formazione, con Gnola alla chitarra.

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  14. Ok grande! Vedo di organizzarmi per sabato allora.

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  15. ....fammi sapere che aggiungiamo un posto a tavola.....e al bar!

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  16. Il disco delle Slits celo, l'avevo comprato più per la copertina che, e invece è pure un bel disco.
    :)

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  17. A me piacevano da matti i Working Week, i primi Everything But The Girl, i Matt Bianco. Era il periodo in cui il "rock con le chitarre" sembra decisamente obsoleto, messo in un angolo dall'elettronica. Poi sono rinsavito, ma quel genere lì lo ascolto ancora.

    Fabio T.

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  18. Working Week splendidi, EBTG dopo il primo eccellente album non sono più riusciti a ripetersi, Matt Bianco carino ma nulla più.

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  19. Working Week, anche per me, erano straordinari (anche se siamo indietro di qualche anno rispetto all'Acid Jazz), la copertina del disco Working Night, poi, bellissima. Mi ricordo che, al tempo, compravo tutto quello che usciva del genere. D'accordissimo con Tony anche sugli EBTG. Leggerini, pero' anche il primo Animal Nightlife non era male (Mr. Solitaire prendeva subito). Di quel periodo, pero', il meglio furono i Redskins (ma ne abbiamo gia' parlato e straparlato). O no?

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  20. Va bè Redskins altra categoria.
    C'era anche qualcosina di Paul Young che non faceva proprio schifo

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  21. ottima stagione!

    Galletti: anch'io panino a Ladbroke G!! e sms al Boss
    C

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  22. welll but Terry Callier è grande,...poi ricordo sulle radio locali Working week etc.,..mi piacevano parecchio quelle bands,..poi grandi i primi ep dei Redskins,..anche Housemartins o certe cose degli A Certain ratio con la tromba,..Too each,...poi a me piace un casino l'alnum di Jah Wobble, 'Bedroom album'

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  23. poi ricordo una volta davanti a una gelateria un nostro amico che azionò il cosiddetto 'mangianastro' e aveva un lp di una band chiamata Normiil hawaians,...anche il primo dei Comsat Angels non era male,...poi io amo i primi PERE UBU,..il 1° lp è un capolavoro

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  24. Bellissimi i Mother Earth..

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  25. ottimo il disco delle Slits, ce l'ho originale, lo comprai in un negozietto di Andora nel 1988

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