giovedì, settembre 12, 2019

The Minis - Senza paura



Finalmente in un contesto come quello "rock" (italiano in particolare) ormai di esclusiva pertinenza di persone "di una certa età", arriva una ventata di freschezza giovanile con l'atteso esordio dei MINIS.

Che pur essendo ancora abbondantemente minorenni sono sulla scena da quattro anni.

E si sente.
Maturità, esecuzioni impeccabili, suoni eccellenti e canzoni con un tiro invidiabile che passano da ritmi Motown, a suoni inequivocabilmente Beatlesiani, rhythm and blues alla Strypes, pop soul, ska e tanto altro.

Non esitate, "Senza paura" è una BOMBA!!

THE MINIS - Sale nel caffè
https://www.youtube.com/watch?v=2awDtHNck1k

THE MINIS - Fiato sul collo
https://www.youtube.com/watch?v=4KQB6Bby8xU


Zak Loggia risponde ad alcune veloci domande.

Siete giovanissimi ma avete già una lunga gavetta alle spalle e parecchi anni di attività, vero?
Abbiamo fondato i Minis 4 anni fa, eravamo giovanissimi.
Mio fratello Julian aveva appena finito la quinta elementare e con l’aiuto di nostro padre abbiamo iniziato a suonare e a fare qualche concerto nelle nostre zone.
Poi abbiamo avuto la fortuna di entrare a far parte di un team di persone che ci hanno aiutato a crescere musicalmente.
Abbiamo così iniziato a fare concerti grossi, come per esempio l’apertura a Caparezza e ai Baustelle.
È uscito da poco il nostro primo disco con la storica etichetta Cramps e a breve lo porteremo in tour per l’Italia.

Ci si stupisce molto della vostra giovane età ma gruppi come Beatles, Stones, Who, Jam e tanti altri non erano tanto più vecchi di voi quando esordirono. Vi pesa questo rimarcare il fatto che siete ancora adolescenti?
A volte ci sentiamo dire che siamo la band dei “ragazzini piccoli che suonano”.
Abbiamo 14 e 16 anni e siamo giovani ma a noi non importa.
Siamo felicissimi perché comunque siamo riusciti a raggiungere grandi risultati.
A noi interessa che la nostra musica piaccia alla gente e che le nostre canzoni trasmettano un messaggio.

Quanto tempo dedicate alla musica e alle prove?
Facciamo le prove una/due volte alla settimana e, andando a scuola, nei momenti liberi suoniamo.

Quali sono le influenze principali di questo album?
Per questo album ci siamo ispirati a tante band/artisti.
Per esempio, nei pezzi più spediti, ci ispiriamo a sonorità come quelle dei Supergrass, Jam, Strypes.
Nei pezzi più lenti e più tranquilli ci siamo ispirati a band come i Baustelle, Smiths.
Per i testi siamo stati aiutati dallo scrittore Fabio Geda.

Come vivete il fatto d essere sotto i grandi riflettori?
A noi non sembra di essere sotto i grandi riflettori, anche se a volte ci capita di essere su grossi palchi, come per esempio questa estate al Giffoni Film Festival con Arisa.
Quando succede noi ci divertiamo tantissimo e cerchiamo di dare il massimo sul palco.
Certo,la nostra speranza è di finirci davvero sotto i grossi riflettori, però per adesso ci va bene e ci divertiamo

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