giovedì, aprile 12, 2018

Le Olimpiadi di Città del Messico



50 ANNI DAL 1968.
Attraverso una cinquantina di post, riviviamo una serie di episodi in chiave artistica, culturale, sociale del 1968.
I precedenti post qui:

http://tonyface.blogspot.it/search/label/50%20anni%20dal%201968

Tra le edizioni più convulse, "politiche" e controverse della storia delle Olimpiadi.
A partire dall'orrenda strage perpetrata dal governo messicano nella capitale, a dici giorni dall'inizi, quando inPiazza delle Tre Culture la polizia sparò su una folla di dimostranti che protestava contro le spese sostenute per la manifestazione, a fronte di una povertà ancora molto accentuata nel paese. Non si seppe mai il numero dei morti ma si parla di qualche centinaio.
Anche la giornalista Oriana Fallaci rischiò seriamente la vita.
La strage venne praticamente ignorata dal Comitato Olimpico e i giochi si svolsero senza ripercussioni.

Ma la lotta per i diritti e contro i soprusi si fece strada durante la premiazione dei 200 metri piani, durante la quale il vincitore a tempo di record del mondo Tommie Smith e il suo connazionale John Carlos, terzo, alzarono il pugno chiuso guantato in nero in segno di protesta contro il razzismo e a favore del Black Power mentre l'australiano Peter Norman indossò una spilla in favore dei diritti umani (a causa di questo gesto fu violentemente boicottato successivamente in patria). Smith e Carlos ascoltarono l'inno nazionale americano con il capo chinato.

La ginnasta ceca Věra Čáslavská, vincitrice insieme alla sovietica Larisa Petrik dopo la gara di corpo libero, rifiutò di guardare la bandiera dell'URSS e di ascoltarne l'inno, tenendo il capo chinato in segno di protesta dopo l'invasione sovietica della Cecoslovacchia. Fu , per questo, costretta ad un ritiro forzato dalle competizioni e il divieto di viaggiare per 12 anni.

Fu anche la prima edizione in cui Germania Est e Germania Ovest si presentarono divise e non unificate come in precedenza.

Altre annotazioni:
*Furono i primi Giochi trasmessi in diretta Tv.
*La prima squalifica per doping della storia olimpica tocca al pentatleta svedese Hans-Gunnar Liljenwalla causa di un tasso alcolemico sopra al consentito.
*Bob Beamon, grazie all'aria rarefatta e al nuovo materiale della pista, il tartan, ben più elastico della terra battuta, salta in lungo 8.90, migliorando di 55 cm il primato precedente. Il suo record durerà 23 anni.
*Dick Fosbury vince l'oro rivoluzionando lo stile del salto in alto, superando l'asticella di schiena.
*Durante la finale di pugilato dei pesi massimi Foreman battè il sovietico Chepulis.
Ai giornalisti che chiedevano perchè non l'avesse mandato KO disse che la madre lo stava vedendo in tv, e lei non amava che il figlio facesse del male a qualcuno.

1 commento:

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