martedì, febbraio 04, 2014

Plotino e la fine del mondo antico



ANDREA FORNASARI ci regala un consueto saggio di riflessione filosofica. Come sempre da non perdere.

Nel mondo successivo a Platone e Aristotele si imporranno alcune scuole autonome: ad esempio lo scetticismo di Pirrone, istruito in India, che dichiarerà incomprensibile il pensiero platonico e raccomanderà un'adesione superficiale alle norme della vita comune e l'apatia.
Il suo pensiero venne accolto nell'Accademia platonica, illustrando così una delle verità più esoteriche del platonismo e cioè che il punto centrale di una dottrina si raggiunge da infiniti punti di vista contraddittori e concorrenti.
Poi l'epicureismo, che assorbiva la logica di Zenone di Cizio e divenne molto comune nell'impero romano, così come lo stoicismo fu destinato a improntare la tradizione più austera di Roma: gli stoici ritennero che la razionalità costituisse la forma cosmica (entelechia), destinata a imprimere la forma specifica a ogni ente particolare.
La passione per lo stoico è sempre irrazionale e l'uomo etico se ne distoglie per affidarsi alla ragione naturale: suo dovere è adeguarsi alla natura, raccogliendosi nell'insensibilità.
Una formulazione restrittiva della razionalità fu invece la tesi del cinismo.

L'indirizzo maggiore dell'ultimo periodo pagano sarà il neo-platonismo: esso si pone saldamente al di sopra della dicotomia razionale - irrazionale, essendo basato sull'intuizione intellettuale proposta da Platone, in maniera dichiaratamente mistica.
La sua natura si manifesterà appieno con il suo massimo rappresentante: Plotino.
Egli giunge dall'Egitto nella Roma già gremita di cristiani (244 d.C.) ma di loro non farà mai cenno; su un punto gira tutta la sua filosofia: esiste un'esperienza rivelatrice dell'Uno, numero supremo, sintesi del tutto aldilà di tempo e spazio, genesi di ogni cosa.
Porfirio nella vita del maestro scriverà che egli aveva contemplato Dio senza forma nè essenza e confesserà che anche lui si era accostato a Dio: ma come intendere queste parole?

Plotino stesso prova a spiegarsi: "Spesso, destandomi a me stesso dal mio sogno corporeo e diventato estraneo ad ogni altra cosa, contemplo nel mio intimo una bellezza meravigliosa e credo, soprattutto allora, di appartenere a un più alto destino; realizzando una vita migliore, unificato col divino e fondato su di esso, arrivo ad esercitare un'attività che mi pone aldisopra di ogni altro essere spirituale. Ma dopo questo riposo in seno al divino, disceso dall'intelligenza alla riflessione, mi domando come sia possibile, ora, questa discesa e in qual modo l'anima abbia potuto entrare nel corpo, pur essendo in sè stessa, come mi apparve, benchè dimorante in un corpo".
Segue quindi una serqua di citazioni tratte da vari filosofi che naturalmente vi risparmio.

Tuttavia c'è questo tentativo di spiegare in parole questa esperienza che sfida ogni parola: forse si potrebbe enunciare soltanto in geroglifici e, come dice lo stesso Plotino, i beati del mondo intelligibile non scorgono assiomi o frasi, bensì belle immagini (simboli).
Plotino compie quindi vari sforzi nella stessa direzione e basta leggere una sua pagina per sentirsi trasportati in una sfera dove è impensabile il normale dualismo occidentale ragione - irrazionale: si apre quella terza via che in oriente non desta alcun stupore.
Plotino quindi incalza: come si fa a procurare questa esperienza dell'inesprimibile? Risponde in breve: eliminando ogni cosa.
Da qui imbrocca uno dei suoi temi maggiori: tutti gli uomini, dice, si servono dei sensi e buona parte di loro non valica mai l'orizzonte dell'esperienza sensibile, mentre altri provano il misterioso piacere della bellezza pura, il brivido di cui parla Platone.
Al di sotto dell'idea dell'Uno, Plotino si interesserà di moltissimi altri temi: giustizia e reincarnazione, materia incorporea e la persuasione che l'anima non sia inserita nello spazio del corpo; la certezza che dall'anima emani il tempo.
C'è anche nell'opera di Plotino una perorazione contro gli gnostici e le loro attività magiche.

Questa filosofia rappresenta il culmine del pensiero platonico greco al termine della sua storia: sotto Giustiniano l'Accademia platonica verrà chiusa dall'autorità imperiale cristiana.
Costretta all'espatrio troverà accoglienza alla corte di Persia dove, pare, darà origine al sufismo iranico. Così si concluse il mondo antico: Plotino verrà riscoperto, insieme a tutta la cultura classica greca, durante la Rinascenza.
Tuttavia, quando un grande matematico del secolo scorso, Kurt Gödel, definirà la matematica come una "realtà non sensibile, indipendente da atti e disposizioni della mente umana, che la può soltanto percepire, forse in maniera assai incompleta" saranno in molti, forse un po' stupiti, a considerarlo un neo-platonico nel cuore del novecento.

33 commenti:

  1. con rispetto per gli scritti di AndBot ma la querelle Michele/RealWC ci avvince al punto che non desideriamo piu altro

    Simpatibus

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  2. A me invece ha un po' rotto i coglioni. Ma anche parecchio.

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  3. Forse l'arbitro dovrebbe intervenire.
    Un paio di gialli e si riparte.

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  4. Tra un po' interviene Blatter e l'animaccia di Joao Havelange !

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  5. well Tony ti capisco e hai ragione,..ma è stato il tipo a iniziare,..ed è un tipo veramente assillante,..io me ne torno ai miei studi,non è un problema..d'altronde erano anni che non ascoltavo musica dopo aver visto un cheater online che vendeva il mio disco a 26 euro,..soo meglio la campagna:),..uno si incazza di meno:) ,..saluti a tutti:)

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  6. Nel mio blog sono tutti benvenuti e tutti hanno uguale diritto di espressione, possono dire quello che vogliono, quando vogliono, su quello che vogliono, gli off topic sono non solo tollerati ma anche loro benvenuti.
    Però , per rispetto a chi questo blog lo fa ogni giorno e soprattutto di chi legge e partecipa, vi inviterei ad evitare certi batti e ribatti inutili.
    E' sufficiente partecipare per divertirsi e basta, no ?

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    1. ti dirò, a me sembravano parecchio divertenti.
      molto più degli estenuanti elenchi del michele, che vive nel suo mondo completamente fuori dalla realtà.
      se così preferisci, eviterò in futuro, ma me ne dispiaccio.

      The Real WC

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  7. Anche a me divertono quando si tratta di sfottò reciproci .
    E' bello e leggero. Ma quando sono 50 batti e ribatti in OGNI post, diventa stucchevole.
    Personalmente non li leggo più.
    Poi, ripeto, il mio blog è uno spazio libero e se volete continuate pure

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    1. beh non era così, dai!
      forse un post su cinque, non OGNI post :-)

      The Real WC

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  8. Bè , in ogni post c'è la solita tiri tera. Che a piccole dosi può anche andare ma l'overdose schianta !

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  9. well, io sono stato continuamente aggredito ultimamente,..dovevo rispondere,...in effetti preferisco discettare di Old Norse e sue correlazioni col Longobardo su forums con gentili persone,..ma se uno mi rompe il cazzo insistentemente come faceva il tipo qui, rispondo,...che potevo farci? :) all the best.

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  10. ohè cicciobello, qui se c'è uno che aggredisce con insulti e minacce sei tu, quindi vedi di farla finita.
    non sei mai stato abbastanza intelligente da stare allo scherzo, ma vai pure avanti ad autodefinirti "intellettuale", si vede che ci tieni parecchio.

    con immutato e sempiterno amore, e finiamola qui
    The Real WC

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  11. Ignoro the Real Walérie Cinguétìn , STOP:),...

    tornando al post, cùmplimént a Andrea, Plotino mi è sempre piaciuto, tra l'altro il vero fondatore del neo-platonismo (fonte N. Abbagnano Storia della Filosofia Tomo 1, Utet,1974) è tal Ammonio Sacca, di professione bracciante:),..pensa te:)

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  12. Sacca fu in effetti uno dei maestri di Plotino, è vero.

    Tuttavia l'apice del pensiero neoplatonico, tradotto poi da Ficino nel Rinascimento è unanimamente riconosciuto essere quello plotiniano.

    AndBot

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  13. anonimo,.io ho scritto il' fondatore',..:) non l'apice:),..agh'è na bèla diférensa:),...oh God.

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  14. Michele checcazzo anonimo e anonimo
    questo sopra e' AndBot

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  15. and, semplicemente citavo il Prof. Abbagnano:) ..che penso di Filosofia ne sapesse più delle tue anonime rimasticature wikkipediane:)

    http://it.wikipedia.org/wiki/Nicola_Abbagnano

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  16. Si, ma infatti ho scritto che è VERO,

    Solo che a scuola quegli stessi professori poi ti dicono di leggere Plotino. :)

    AndBot

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  17. A scuola trovi anche quello che ti raccomanda di leggere Umberto Eco, poi quell'altro che ti fa leggere Peirce per farti capire che diceva le stesse cose prima di Eco: chissà, effetto eco?

    E' un gran casino, Michele, tu che insegnavi lo saprai benissimo.

    A volte un casino maggiore di wikipedia e non meno autoreferenziale.

    AndBot

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  18. sì ma forse sei un attimo duro di comprendonio:),..io davo semplicemente una notizia,..l'inventore del 'genere' fu il Sacca, non l'apogeo del genere:),..te credo che i Prof. consigliano di leggere Plotino,..anche perchè il Buon Sacca non ha mai scritto un cazzo:)(Medesima fonte, Abbagnano),...
    una lettura prima di sparare cazzate no eh? :)):),..Iddaglia allo sbando vedo:),..ignoranti au pouvoir:)

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  19. Capisco, è un po' come il caso di Socrate: non scrisse nulla direttamente e noi lo conosciamo attraverso Platone.

    Di comprendonio sono durissimo, non duro, tuttavia ti assicuro che avevo capito: mi rammarico invece di non essere sufficientemente chiaro - giuro che ci provo - affinchè anche tu possa capirmi.

    Perdonami l'ignoranza, mi metterò a studiare l'Abbagnale, sorry, volevo dire l'Abbagnano!

    AndBot

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  20. Michele ha buone parole sempre per tutti

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  21. cazzo ma Michele non puo' essere vero
    ora se la prende pure con AndBot

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  22. metto in pratica il concetto tipicamente Plotiniano (mutuato dagli Stoici) di 'autosufficienza del saggio' e non rispondo più ad Anonimo provocatore.

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  23. nel tuo caso, concetto mutuato da Onan

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  24. w lo sbavatore online anonimo,..un segno dei tempi,.da studiare:)

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  25. che non farebbero per 3 misere lire:)

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  26. l'ex servo ignorante come una talpa che sbava rabbia anonimamente :),..una categoria sociologica da studiare:),..

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  27. ON An (= un C*lo),..nel tuo caso, direi:)

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