martedì, settembre 11, 2012
Di cosa parliamo quando parliamo di musica ? Parte 1 : la proprietà della musica digitale
Una rubrica (che nel titolo cita un racconto di Raymond Carver) che cerca di definire ciò di cui parliamo quando parliamo di musica .
Ovvero una visione personale di quello che è la musica oggi in tutte le sue componenti (dischi/album, concerti, registrazione,video, etichette, distribuzione, promozione etc) Si andrà per definizioni e considerazioni ovvie, banali perfino, ma basilare nel tentativo di azzerare quello che consideriamo la fruizione della musica.
Bruce Willis dichiara guerra alla Apple.
L’attore americano vuole infatti lasciare in eredità alle tre figlie i brani musicali scaricati a pagamento da i-Tunes.
Ha investito migliaia di dollari per scaricare un numero incredibile di brani e non vuole che la sua vastissima discografia digitale vada perduta.
Con l' acquisto online, come recita la sezione "Termini e condizioni" della Apple, NON COMPRIAMO NULLA ma facciamo una sorta di "noleggio a lunghissimo termine" e i file scaricati devono restare su un iPod o comunque un dispositivo associato ad un account e non possono essere ceduti ad altri.
Contrariamente al supporto fisico (Cd, LP, cassetta, DVD etc) la musica digitale viene solo ”affittata”.
Per quanto la cosa possa essere difficile da verificar da parte della Apple...
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
mo parte Allelimo
RispondiElimina'nata vota
tucchiamuci i cugghiuni
Tu fai in fretta, alzi le mani e ti tocchi la testa.
RispondiEliminaPer ragioni anagrafiche (che mi legano a Bruce Willis, per altro) faccio fatica a considerare la musica in download come qualcosa da comprare. Passo all'acquisto solo quando i siti P2P sono risultati inutili. Questo, generalmente, non vale anche per la musica indipendente. I gruppetti autonomi che producono dischi, cerco di sostenerli anche se in genere cerco di acquistare qualcosa di tangibile: prima vedo se c'è un disco, poi eventualmente passo a scaricare.
RispondiEliminaInsomma, il solito discorso.
Però è inutile stare a preoccuparci delle condizioni poste da Apple (o Amazon o Bandcamp eccetera...): il mondo della musica registrata ha indubbiamente subito un trauma irreparabile e le cose non siano più quelle di prima. Comprare dischi (fisici) è qualcosa di superato, oggi non si usa più e la pratica rimane appannaggio di nostalgici, collezionisti e pazzi scriteriati. Gli altri scaricano (perlopiù) illegalmente e mettono canzoni sui propri dispositivi senza nessuna necessità di mantenere un archivio per tutta la vita. Ai figli di Bruce Willis, della sua collezione di mp3 regolarmente scaricati, non fregherà mai niente e probabilmente non si cureranno nemmeno di andarli a cercare, se ne faccia una ragione. Sarà più o meno la sorte che toccherà a tutti i miei dischi (LP, 45, CD, cassette...): quei poveretti dei miei eredi si ritroveranno con un mucchio di plastica e di carone da smaltire e suddividere bene tra i cassonetti della differenziata. In pratica, quello che per me ha così tanto valore, per loro sarà solo una rottura di palle in più.
Oh si, sono una nostalgica,.pazza scriteriata.
EliminaPensa che, oltre a vinili e cd compro anche libri di carta ;-)
Capita perfino a me di leggere i libri di carta :)
EliminaAnzi quando mi arriva qualche libro o scritto lungo via mail lo stampo per leggermelo...sul computer non ce faccio.
Senilità, conservatorismo, attaccamento al passato.
YES !
Sai che ho giusto varcato i 46 ieri e proprio questo genere di "attaccamento" mi fa "non sentire" il peso degli anni che vanno.
EliminaE ti diro' di piu', quando mia figlia (ha sette anni) mi guarda attonita maneggiare i miei vinili mi rendo conto che lei non avra' la mia stessa fortuna di conservare ricordi "tangibili" (dallle centinaia di foto mai stampate, a lettere, biglietti e messaggi inviati via mai, alla musica).
E chissene se si tratta di senilita`, conservatorismo o attaccamento al passato.
Oh Yeah :-)
Auguri allora, chiunque tu sia.
EliminaNoi consideriamo una fortuna aver avuto a che fare con certe realtà.
Ma temo che sia la stessa che i nostri padri e i nostri nonni consideravano quando eravamo giovani noi e che invece snobbavamo in favore del NUOVO.
Lo stesso accade/accadrà ai nostri figli a cui del vinile importerà 'na sega.
Ma è giusto così.
Intanto mi assaporo la mia libreria.
psssss siamo amici su FB dove ho un account- divertissement...vai a vedere a quale dei tuoi amici hai fatto gli auguri ieri: voila' c'est moi!
EliminaPer quanto concerne i passaggi generazionali hai una ragione sacrosanta.
Mi spiace per i nostri figli. Ma sai che pero' io credo (perche' lo vedo con la mia nana) che forse, domani, capiranno cosa rappresentino per noi quegli obsoleti vinili e i polverosi volumi. I keep the Faith
Avevo capito che eri quell'account ma che non dice granchè :)
EliminaE' vero che con il tempo si rivalutano un sacco di cose, le stesse osteggiate e schifate nell'adolescenza poi tornano ad essere valorizzate con il passare degli anni.
personalmente non ci tengo neanche poi tanto che mio figlio finisca per apprezzare i miei vinili.
Se portasse in famiglia qualcosa di nuovo da condividere sarei più contento di trovarmi a dibattere con lui se sia migliore "London calling" o "Revolver".
E' una cosa che ho già vissuto.
Se mi porta a qualcosa di nuovo gliene sarò più grato.
Ops...se sapessi, quell'account e' nato usando le iniziali ( beh, 3 su 4. Doppio nome e doppio cognome, faccio firme kilometriche!) giusto perche' uso FB per cazzeggiare e non avevo voglia di essere "travolta" da richieste di amicizia da gente che vedo magari tutti i giorni e con la quale preferisco avere un contatto diretto.
EliminaIrriverent...ha invece un perche' ma ti dico solo che e' il sottotitolo di un libro (Aunt Mame) la cui protagonista e' stratosferica, un mito. Diciamo che, non avendo io blog da promuovere ( leggi quelle marchette tipo: io lascio un commento a te, cosi' tu poi lasci un commento a me. Che di quello che scrivi m'importa 'na sega, fa niente) posso permettermi libere incursioni nella blogsfera, leggere tutto quello che voglio o che mi piace e commentare liberamente.
Voila'.
Una Irriverente (quasi mai) Avventura, appunto.
EliminaOk, benvenuta tra noi comunque.
EliminaQui commenti liberi a go go, nessuna censura ,spazio totale a cazzeggio, serietà, profondità, sbagli linguistici, citzioni colte, tifo calcistico.
Un Bar Sport
Lo avevo capito. J'adore.
EliminaPerfetto. Aspettiamo nuovi interventi quando vuoi.
Eliminabye.
dato che i files iTunes non hanno più il "blocco digitare" (drm o come cavolo si chiamava, la cosa me l'aveva confermata mesi fa proprio allelimo qui :o) quella di willis diventa una battaglia di principio. i files possono essere immediatamente masterizzati in formato audio/wave e puoi farne cio che vuoi. io ad esempio per la radio e per mia comodità li riconverto in mp3
RispondiEliminama il discorso delle librerie digitali è lungo, complesso e se vogliamo intrigante, coinvolge l'aspetto psicologico e sociale (capitalistico?) di 'possesso'.
Probabilmente in molti casi sarà così.
RispondiEliminaLe vecchie riviste che genitori e nonni avevano conservato sono spesso finite nella differenziata o a qualche mercatino per due lire.
Io non ho mai acquistato on line (non per ragioni nostalgiche ma, appunto, generazionali, preferisco alla fine sempre il supporto fisico, soprattutto dopo che un crack al computer mi cancellò qualche migliaio di album da iTunes).
Il discorso però è un altro.: spendo 10 euro per il nuovo di Paul Weller e non posso lasciarlo a nessuno ? Come se comprassi un auto e non posso lasciarla a mio figlio ?
offtopic su itunes: sono incazzato perchè in teoria ieri è uscito il nuovo secret affair che avrei 'noleggiato a lunghissimo termine' volentieri, ma l'itunes italiano non ce l'ha!
RispondiEliminaInfatti alla fine il discorso di Willis è di principio ma soprattutto un modo per farsi pubblicità.
RispondiEliminaOvviamente se passassi a miglior vita escludo che la Apple lo venga a sapere e blocchi i files che ho eventualmente acquistato.
Il nuovo Secret Affair non lo noleggio a lungo termine.
RispondiEliminaSe esce in vinile lo metto a fianco degli altri quattro (live incluso)
Infatti Tony..personalmente il problema non si pone.
RispondiEliminaSupporto fisico,oggetto..quello che vedo tocco e mi piace (presto e nel caso posso lasciare a qualcuno)
C
A proposito del post: la storia è falsa ed è stata smentita dallo stesso Bruce Willis.
RispondiEliminaLa sostanza però è che non c'è nulla di nuovo: c'è un bel post al riguardo sul blog di Assante, ne riporto la parte principale:
"In realtà nulla è cambiato rispetto al passato, perchè noi non compriamo musica nemmeno quando acquistiamo un cd o un disco in vinile, compriamo solo il diritto di ascoltare i brani che sono contenuti, e il pezzo di plastica o vinile che li contiene. C’è scritto chiaramente anche sui cd, "tutti i diritti sono riservati", noi non acquistiamo il copyright, ma la possibilità di sentire la musica come, dove e quando ci piace. Stessa cosa che facciamo acquistando un brano su iTunes o sugli altri servizi on line. Con due differenze sostanziali: quando scarichiamo non compriamo l’ilusione del possesso e non compriamo pezzi di plastica. L’illusione del possesso era data dal vinile, o dal cd, che avremmo legalmente potuto lasciare in eredità ai nostri posteri, una volta passati a miglior vita, essendo noi possessori a tutti gli effetti del pezzo di plastica."
Sono comunque d'accordo con Joyello: riviste, dischi e cd saranno solo una rottura di palle per i nostri eredi :)
Il ragionamento di Assante può anche essere logico, ma è una controprova del fatto che se acquisto in digitale di fatto NON POSSEGGO NULLA: prima almeno avevo la scatola, con la copertina il booklet e tutta una serie di informazioni a completamento del dato sonoro; se scarico ho il dato sonoro...che poi nemmeno è mio.
RispondiEliminaLasciatemi almeno quell'"illusione di possesso", lasciatemi riempire uno scaffale con della musica che magari NON è mia, ma che di spazio in casa ne occupa, si vede quando entri in salotto, è tangibile.
Se mi togliete anche l'illusione non resta veramente più nulla!
Un saluto e grazie per l'argomento del post che trovo interessantissimo!
Eh no, la differenza è SOSTANZIALE.
RispondiEliminaL'oggetto CD, DVD o vinile che sia è mio. Lo posso regalare, dare i neredità, rompere, sciogliere, rigare, bruciare e nessuno mi può dire nulla.
Il file è a noleggio. Alla fine lo devo restituire, non lo posso passare ad un altro, tanto meno rivendermelo.
Sull'altro discorso sto pensando da tempo (già l'avevo espresso in un post) di incominciare a disfarmi di un po 'di roba....ma chi se le compra certe cose ?
E venderle a due spicci mi dispiace.
E allora saranno cazzi di mio figlio disfarsene....ehheheheh
Mi associo anche alla considerazione di Evil Monkeys sull'aspetto, folkloristico finchè si vuole, di osservare lo scaffale con TUTTI i disch idi Beatles, Who e Stones (solisti, bootleg, cofanetti etc) e constatarne l'ampiezza, la consistenza etc.
RispondiEliminaOk, ok , sarà una cosa nostalgica e poco moderna ma a me continua a piacere
Penso semplicemente che una cosa non escluda l'altra,col tempo si sta arrivando ad un compromesso che non è cosa impossibile (i fatti lo dimostrano).
RispondiEliminaIl problema continua ad essere la pirateria,per ciò che riguarda lo stato di salute della musica,mentre sugli acquisti o i noleggi legali c'è comunque possibilità di scelta...
certo è che,da grafico,mi addolora veder svilire il mio stesso lavoro (ma quello lo si sa già da anni) ma i margini di recupero esistono sempre.
D'accordissimo again con Boss e Evil Monkeys..la contemplazione degli scaffali,cosi come dei giornali e libri di carta e' un piacere. Poi saro' scemo..ma questo e' affar mio
RispondiEliminaC
Infatti torniamo a discorsi già fatti e che magari possono suscitare ilarità In fondo ho passato i 50 anni...).
RispondiEliminaMa avere tra le mani dischi di 50 anni fa, sfogliarne gli interni, leggere i testi etc etc ha un VALORE.
Come ha un valore guardare la mia libreria piena di di dischi, CD, libri, libretti, album di foto.
E' TANGIBILE.
Ripeto : sarò vecchio e ridicolo ma la libreria di iTunes magari con gli stessi brani non mi suscita nulla di tutto ciò.
Idem per me,io per necessità ho eliminato tutti i vinili e i CD,ma se dovessi pensare a sostituire le pile di fumetti (che fanno parte della mia infanzia e adolescenza) con dei dischetti di plastica,vomiterei al solo pensiero.
RispondiEliminaMa temo che siano questioni generazionali ed affettive più che pratiche...anche se mio nipote,che compie ora 11 anni,la pensa esattamente come me (per fortuna).
Contemplare i dischi o cd spazio permettendo è una cosa fantasticamente retrò INOLTRE chi ha figli può educarli ad un ascolto consapevole (di modo che possano apprezzare Weller e soci ad esempio) e per farlo non è necessario ricorrere ai metodi montessoriani che notoriamente non pagano :-)
RispondiEliminaTu chiamala se vuoi Coercizione Casula!!!
UTV
Charlie
Sono d'accordo con Tony, Ursus, C, Charlie, etc. - anch'io ho il soggiorno pieno di libri e dischi/cd, e mi piace avere la copia fisica dei dischi che più amo etc.
RispondiEliminaMa da una decina d'anni il grosso dei miei consumi musicali è fatto di musica in download.
Il discorso dei file scaricati legalmente, suvvia: chi ha mai comprato legalmente un disco in mp3?
C'è tutto in download gratuito, basta cercare.
E quello che scarichi lo puoi copiare, cancellare, condividere, passare a chi desideri, eredi o amici o sconosciuti.
E il bello è che dopo averli passati tu ne hai ancora una copia... :)
Le limitazioni all'uso dei file comprati legalmente, boh, direi chissenefrega: per i miei zero file mp3 legali non sentirò nessuna differenza.
ps - è anche interessante la posizione di Ursus, che si è disfato di dischi e cd ma non dei fumetti: come al solito, ogni cosa è relativa, anche il valore delle, per altre persone irrinunciabili, copie originali in vinile dei loro dischi preferiti.
Infatti mi sono disfatto di un intero negozio,per cui mi sembrava inutile tenere in casa ricordi di quello che era stata soprattutto una attività commerciale (nata da una passione,ovviamente,ma commerciale comunque).
RispondiEliminaLavorando nel settore,inoltre,si verifica un fatto quasi fisiologico : tutto ciò che passa per le mani (e me ne sono passati veramente moltissimi) è quasi impossibile trattenerlo,per 2 motivi fondamentali :
1) si vendono per sopravvivere
2) dopo una giornata intera passata in mezzo ai dischi,la sera si ha voglia di fare altro.
Per questa seconda ragione ho prediletto conservare il materiale cartaceo ed i film,che per me non hanno mai costituito fonte di reddito,ma puro divertimento.
Tuttavia sono grato agli ultimi strenui difensori del vinile o del CD,perchè ci permettono di continuare tuttora l'attività come gruppo musicale,quella sicuramente lontana da interessi monetari.
..interessante la posizione di ursus..eheheheheh
RispondiEliminaun uomo in confessionale..padre ho peccato!ho violentato una ragazzina!!
RispondiEliminaGravisssimo!! E ho anche bestemmiato..
Eh lo capisco,non stanno mai ferme..!
Ursus, ero convinto che fossero gli strenui difensori della musica a permettere l'attività dei gruppi musicali, scoprire che invece sono gli strenui difensori del vinile e del cd mi stupisce non poco...
RispondiElimina:)
cazzo vuol dire? spiga che non si capisce trequarti di minchia
RispondiEliminaplease
Nel senso che sono quelli che lo acquistano (nei concerti o nei negozi).
RispondiEliminaSu I-tunes va bene conoscere molti acquirenti,da luoghi spesso impensabili,ma i riscontri in CASH sono talmente ridicoli,da non permettere neppure il rientro delle spese di stampa,registrazione ecc... (a meno che non siano milioni di persone ad accedervi,ma non mi pare il nostro caso purtroppo) :-)
Aggiungo solo che la perdita dell'hardware (inteso come custodia, copertina, supporto fisico...) non è una perdita del tutto irrilevante, a mio parere; e lo dico con tutta la partigianeria di chi ha praticamente costruito un blog sulle illustrazioni di copertina dei vinili.
RispondiEliminaMa non è solo un fatto artistico; è la possibilità di sapere chi ha prodotto un album, dove è stato registrato, chi si suona dentro. Sono tutte cose che facilmente si reperiscono in giro per la rete? Forse. Ma cosa succederà tra vent'anni quando tutta la musica sarà distribuita via mp3? Io penso sia importante tenere "allacciato" sempre e comunque il filo della memoria.
Poi, devo essere onesto: credo che il CD sia più pratico del vinile e che gli mp3 siano infinitamente più pratici dei CD.
Ripeto: occorre tenere accesa la lampadina e non abituarsi ad un ascolto del tutto impalpabile e impersonale.
Per quello che riguarda i-tunes e i "download legali": io ci ho anche provato a scaricare brani da i-tunes, pagandoli ovviamente a prezzo di listino. Ho smesso quando ho scoperto, anche su amazon, prezzi, a volte addirittura inferiori per i CD rispetto agli mp3.
Di nuovo saluti!
Vero, su I-tunes mi limito ad acquistare brani singoli che non trovo da altre parti, i cd si pagano meno su amazon che non i files.
EliminaInfatti è così...ed è tantopiù assurdo,se si pensa che tutti ci guadagnino su I-tunes,tranne chi suona veramente e materialmente nei dischi.
RispondiEliminaIn quanto alla grafica : ho già detto tutto e continuo a dirlo da anni !
Per conto mio la musica senza una adeguata veste grafica è come un dipinto di Renoir esposto in mezzo alla spazzatura...deformazione professionale,probabilmente.
Infatti le cose sono ben distinte (e ne parleremo in qualche nuova puntata di "Di cosa parliamo quando parliamo di musica ?"
RispondiEliminaIl supporto disco in vinile aveva/ha connotati che gioco forza includono anche un'altra buona parte di creatività artistica (dalla copertina agli interni al, soprattutto tra 60's e 70's , formato che più volte ha regalato piccoli pop art).
Già il CD ha visto notevolmente ridotte queste possibilità.
L'mp3 le esclude totalmente.
In generale il lavoro grafico è un optional e si riflette sulle copertine dei nuovi album.
Dove prima la copertina richiedeva un lungo lavoro di concetto adesso viene sempre più spesso sbrigata con qualcosa di dozzinale, poco curato e comunque relegato ad aspetto (giustamente) secondario.
Inutile applicarsi a chissà quali idee se poi la tua musica è scaricata da internet o esce su un CD 10 cm x 10...
http://notizie.libero.it/magazine/
RispondiEliminasentitevi il remix
never mind the bollocks
Ah, 'sti cazzo di "threaded comments" rendono davvero difficile seguire la conversazione...
RispondiEliminahttp://notizie.libero.it/magazine/
RispondiEliminasentita allelimo? non distrarti..
che difficile......
RispondiEliminaanonimo, mi hai veramente stancato: hai vinto tu, eviterò di lasciare commenti sul blog di Tony.
RispondiEliminaDai Alle, ignora e prosegui senza problemi.
RispondiEliminaChissenefrega. Fin oa quando non sono offensivi io ignoro e non cancello.
Lascia perdere gli idioti provocatori.
boh. non vedo perché una cosa debba necessariamente escluderne un'altra. quando vado in bici, porto il cane a gironzolare, oppure mentre guido l'auto, ecc apprezzo non avere alcun supporto fisico: né tantomeno vinili ;-) e non mi sembra che le cassette maxwell o tdk conservate nel cruscotto fossero 'sta gran figata (a parte la nostalgia, blah blah).
RispondiEliminatrovo la musica "liquida" una interessantissima novità nel MODO di fruire musica e quindi di conoscere, approfondire, godere del CONTENUTO musicale. esiste anche un cambiamento epocale nella distribuzione musicale, tanto che le major continuano a osteggiare la diffusione della musica on-line non controllata. di questo squallido monopolio sulla cultura musicale non sono affatto nostalgico.
certo io resto della generazione del vinile e resto affezionatissimo al mio "wall of sound" cioè alla/e parete/i di casa mia ricoperta/e di copertine di cartone e musica incisa su pesanti supporti di plastica nera.
m.
bho a me gian mi stan sulle palle i cd...
RispondiEliminajeanpaul
Si può scegliere, e per me più scelta c'è meglio è. Bisognerebbe ovvio sapere cosa si sta comprando, un po di chiarezza in piu dai siti sarebbe auspicabile. I file li compro ma non su itunes o amazon. Compro direttamente dalle etichette (quando si puo) in flac, e i file sono miei e posso lasciarli in eredità alle figlie (che tanto li butteranno). I vinili continuo a comprarli, ma è una forma di godimento feticista-nostalgico, l'ascolto è un'esperienza multisensoriale.
RispondiEliminadevi metterli nel lettore,jeanpaul
RispondiEliminanon sulle palle