domenica, gennaio 05, 2025

La valanga azzurra di Giovanni Veronesi.

Giovanni Veronesi, sciatore mancato e sfortunato, rivive il mito della "valanga azzurra", gruppo di sciatori italiani che dominò la scena mondiale a metà degli anni Settanta.

Gustav Thoeni, Piero Gros, Herbert Plank, Paolo De Chiesa, Fausto Radici, Stefano Anzi, Marcello Varallo, Franco Bieler, Erwin Stricker, Helmuth Schmalzl, Tino Pietrogiovanna e altri ancora.

Tra il 1970 e il 1979 gli sciatori italiani ottennero 46 vittorie in Coppa del mondo, 156 podi, la conquista di cinque Coppe del Mondo, 4 di gigante e 2 di slalom, 2 ori, 2 argenti e 2 bronzi alle Olimpiadi, 4 ori, 1 argento e 1 bronzo ai Mondiali.

Io ero tra quei bambini/ragazzi, come citato nel film, che trovavano una scusa per non andare a scuola, pur di vedere le loro imprese in televisione (ovviamente in bianco e nero) e che il secondo poster che attaccò in camera, dopo quello di Gigi Riva, fu di Gustav Thoeni.

Il film è agiografico, molto "costruito" (la deprecabile pantomima con il Thoeni che parla a monosillabi è un po' stantìa) nonostante l'emozione di rivedere e risentire scandire certi nomi, provochi, in chi ha vissuto in diretta quegli anni, molta emozione.

Purtroppo vari aspetti vengono sottaciuti: il ruolo del commissario tecnico di quella nazionale, di cui fu artefice e deus ex machina, Mario Cotelli, personaggio scomodo, poi defenestrato, il tecnico Oreste Peccedi, destituito dall'incarico, gli sciatori Anzi e Besson che si incaricarono di sostenere uguali diritti (anche economici) per tutta la squadra, sospesi e radiati dalla federazione.
Solo brevi cenni e nessun approfondimento (a parte la drammatica confessione di Paolo De Chiesa).

Nonostante ciò (e nonostante il protagonismo dell'autore, sempre in primo piano) vale la pena di dare un'occhiata a un'era ormai dimenticata, per fortuna poi ripetutasi con Alberto Tomba, Deborah Compagnoni, Maria Rosa Quario, Claudia Giordani, Paoletta Magoni, Federica Brignone, Christof Innerhofer, Federica Brignone, Sofia Goggia.

Soprattutto per chi ha sempre adorato lo sci, pur non avendo mai sciato (il sottoscritto).

https://www.raiplay.it/programmi/lavalangaazzurra

4 commenti:

  1. Primi quattro o cinque nomi sono nella memoria di chi anche non sapendo sciare (ho messo gli sci la prima volta dopo i 30 anni), ha seguito sul teleschermo in bianco e nero la “valanga azzurra”. Plank, se non erro, era un fenomeno nella libera.
    Cortez

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    1. In realtà non vinse molto (1 bronzo alle Olimpiadi) e cinque libere in Coppa del Mondo ma è stato il nostro miglior discesista per lungo tempo.

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    2. Di corsa al Bar Sport la domenica fuori d'in chiesa per vedere la 2a manche degli slalom. Bei ricordi. Plank era il mio preferito. Dopo loro mai più seguito, non reggo lo sci e gli sci, la neve, il freddo etc...

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  2. Non guarderò sta roba, mi tengo i miei ricordi

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