lunedì, novembre 09, 2020

Sean Connery e il calcio



La recente scomparsa di SEAN CONNERY viene suffragata da un omaggio calcistico a cura di ALBERTO GALLETTI.

Ci ha lasciati il giorno dopo in cui è nato Maradona, Sean Connery.

Iniziato al calcio e al Celtic dal padre, cambiò sponda in età più adulta e più convintamente dopo aver  stretto una profonda amicizia con Dave Murray quando questi divenne presidente dei Rangers, Connery è uno che non ha mai rinnegato le sue origini, i mestieri svolti prima di affermarsi come attore e neppure le sue passioni di uomo comune incluso il suo passato calcistico.

Fu ala destra dal grande fisico (1,89!) con i semiprofessionisti del Bonnyrigg Rose nei primi anni 50,  ricordato da compagni di squadra, dirigenti e tifosi dell'epoca più per il modo in cui portava la divisa da calciatore e la sua giacca di velluto, al tempo parecchio cool nonchè rara, nonchè per l'insolita attenzione femminile che riceveva  nel rude ed inospitale mondo del football scozzese, piuttosto che per le sue prodezze in campo.
Non giocò molto, ma si allenava con costanza e segnò pure un gran gol, un bolide da trenta metri, in una partita della Coppa di Scozia semiprofessionisti del 1951, la squadra fu sconfitta comunque 3-1 da più quotato Broxburn Athletic.

Quindi fu muratore, autista, imbianchino, bagnino, mentre era apprendista attore, cioè quello che voleva fare veramente.
Giocò ancora per un po' guadagnandosi un provino, non superato, con l'East Fife, al tempo buona squadra di first division tra lo stupore di chi seguiva il Bonnybrigg:
'Mai avrei pensato che fosse buono abbastanza per esser chiamato dall' East Fife' - disse uno di loro all'epoca. 

Poi, durante una partita giocata tra la squadra delle maestranze del musical 'South Pacific'di cui era parte e una selezione giovanile di Manchester dove era in scena lo spettacolo, fu notato nientemeno che da Matt Busby in persona che gli offrì 25 sterline la settimana per unirsi al Manchester United.

"Avrei voluto veramente accettare quell'offerta perchè ho sempre amato il calcio tantissimo.
Ma poi realizzai che i calciatori dopo i trent'anni cominciavano a declinare e io ne avevo già compiiutì ventitre.
Decisi di continuare a fare l'attore e si rivelò una delle scelte più intelligenti che abbia mai fatto",
dichiarò nella sua autobiografia.

Continuò con la recitazione; ci volle tempo, comparse e parti minori prima di essere scelto per quella di James Bond per il film Dr. No del 1962.

Icona ssoluta di stile e britishness al tempo stesso, icona a prescindere quando i giorni del glamour legato a 007 finirono, icona scozzese sempre, così come grande appassionato di tennis e golf, e sostenitore di tutto lo sport scozzese.
Telefonò a più di un CT appena dopo la nomina per congratularsi e augurare le migliori fortune, suscitando il più vivo e sincero stupore degli interessati che rimanevano basiti all'altro capo del telefono.
Aveva 90 anni, ha sempre parlato chiaro, con tutti, rimanendo in fondo sempre l'uomo comune che si era fatto strada con grandi sforzi e una bella gavetta e per questo rispettoso di chiunque.Più grande forse di qualsiasi rulo abbia mai interpretato.
Insuperabile per me in 'The hill'.

Lo rincorsi da vicino, insieme al Rama e senza successo, nei meandri di Heathrow nel '91.
Capeggiò una trasferta di migliaia di tifosi dei Rangers a Torino nel '95 convinto del successo.
Quando lo lessi mi presi un biglietto del parterre della tribuna, ricordo lo scompiglio quando arrivò, lo intravidì da star sotto.
Dopo essersi fatto da Roma a Torino in macchina per un sciopero Alitalia, i Rangers si fecero fare quattro gol dalla Juve.

Meglio le Bahamas infatti.
Si è spento a Nassau, e dove altrimenti.

5 commenti:

  1. grande Sean, nella seconda foto sembra proprio in tackle col Galletti!
    C

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  2. Grazie per la dritta su "The hill". Visto ieri sera, molto bello.

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    1. Pleasure. Sempre contento quando qualcuno poi ci collega qualcosa di interessante.

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    2. Essendo bloccato dal dpcm, se devo rimanere a casa a vedermi 2 film al giorno, tanto vale recuperare un po' di perle, specie degli anni 60 e 70. Per dirti, ieri ho visto "La grande fuga" e "Casablanca". Oggi si va di Monicelli.
      Se hai 2 o 3 titoli di culto da suggerire...

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