martedì, novembre 03, 2020

Antonio Bacciocchi - Punk



Esce oggi in tutte le librerie per Diarkos "PUNK - Born to lose", che narra, attraverso una serie di schede dedicate ai gruppi principali e alle correnti più rilevanti, la storia del Punk.

Ad ogni gruppo è allegata un'esperienza diretta con lo stesso dell'autore.
A compendio una serie di interviste esclusive a vari esponenti della prima ondata di fine anni 70.
Prefazione di Federico Guglielmi.

https://www.diarkos.it/index.php?r=catalog%2Fview&id=106

ESTRATTI:
"L'origine del termine PUNK si perde nella notte dei tempi e viaggia attraverso i secoli.
Un primo assaggio, abbinato alla musica, risale al 1899 quando, in un articolo per un quotidiano, Eugene Levy definì una canzone ascoltata in uno spettacolo “the most punk song ever heard in a hall” (la canzone più punk mai ascoltata in un locale)....
derivato da una delle tante limgue parlate dai Nativi che definivano la cenere “punkw”, “punxe” il dare fuoco alla legna e “punck” la polvere da sparo, venne usato giornalisticamente (testimonianza del 1777) per parlare di soldati che combattevano come “punk” (ovvero in modo infuocato o esplosivo) e che le cose erano “marce come il punk” (residuo di un fuoco, cenere ecc)."


"Il 1 dicembre del 1983 i Gun Club arrivarono anche al “My Way” di Fiorenzuola, regalando al folto pubblico un concerto indimenticabile e travolgente, grazie anche alla chitarra esplosiva di Kid Congo Powers, già nei Cramps e successivamente protagonista di un'ottima carriera solista (che lo ha portato recentemente anche al Festival Beat di Salsomaggiore).
Ma fu ovviamente Jeffrey Lee Pierce a catalizzare l'attenzione, con gli occhi spiritati, avvolto da un impermeabile nero e stivali da cowboy, i capelli stinti quasi bianchi, spettinati, con un cappellino da marinaio calcato sulla testa. L'incontro in camerino con la band fu emozionante ma regalò da parte di tutti i componenti, incluso Jeffrey, simpatia, cordialità, empatia.
Li rividi a Londra al “Dingwalls” in dicembre, preceduti dai selvaggi australiani Scientists, quasi loro allievi, per quanto più vicini agli Stooges, in un concerto efficace, lucido, preciso.
Scoprii i Cramps nella primavera del 1980 quando approdò in Italia il tour dei Police.
Il 2 aprile il Palalido di Milano era stracolmo per la band di Sting e l'arrivo di Lux e soci non fu preso tanto bene.
Dopo pochi brani partirono lattine e altri oggetti, la contestazione salì in continuazione fino a quando il batterista Nick Knox decise di sfasciare la batteria e andarsene.
Impatto scioccante e il giorno dopo alla disperata ricerca dei loro dischi. Li rividi un paio di volte ancora con l'esibizione del 1986 al Rolling Stone di Milano deludente e tristemente caricaturale.
Dove pochi anni prima l'effetto fu devastante ora rimase l'amaro in bocca per una sorta di teatralità prevedibile e innocua."


...mi ritrovai ad un concerto londinese dei Conflict, in un piccolo pub della periferia, dove l'hardcore punk della band inglese esplodeva con furore, tra alte creste di capelli, giubbotti borchiati e scarponi Doc Martens.
All'improvviso mi arrivò una pesante sedia sulla schiena mentre altri pezzi di legno volavano sopra la testa e si scatenava una rissa furibonda con un manipolo di nazi skin appena entrati nel locale.
Fu uno scontro breve ma feroce e qualcuno ci rimise il setto nasale e se ne tornò a casa con qualche taglio. Gli aggressori ebbero la peggio e se ne fuggirono non prima di aver distrutto le vetrate del pub.
Mi allontanai veloce nelle vie circostanti mentre ululavano le prime sirene della polizia.


Antonio Bacciocchi
Punk - Born to lose
Diarkos
304 pagine
18 euro

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