giovedì, ottobre 12, 2017
Cricket, Eric Idle e Monty Python
Un formidabile racconto di ALBERTO GALLETTI
End of the cricket season
DOMENICA 8 OTTOBRE 2017
Si è chiusa ieri la cricket season 2017 per l’Idle Cricket Club di Lodi.
Due giorni in Provenza sono, in un weekend di bel tempo tra le colline e i villaggi di questo splendido angolo di mondo, un modo bellissimo per chiudere la stagione sportiva e celebrare l’uscita definitiva di scena dell’estate.
E poca importa che la spada di Damocle della perdita dell’amato campo da gioco serpeggi e riaffiori qua e la, di tanto in tanto, tra le chiacchiere sulla partita, su un catch caduto, su un bel wicket preso, tra un pernod o una birra, cucumber sandwiches, baguettes e incontri insoliti, all’ombra dei platani secolari che ornano magnificamente le vie principali di questi paesi.
Reduci dalla disfatta del sabato, perpetrataci dal locale Entrecasteaux Cricket Club, cui si aggiungono i postumi di cena e dopocena annegati nel rosso locale, preceduti da un sostenuto numero di pernod aperitivale, ci ripresentiamo l’indomani (ieri) al campo ,ben decisi a vendere cara la pelle.
Toss vinto, scegliamo di lanciare per primi cercando di limitare, e possibilmente eliminare, i loro due tremendi battitori d’apertura.
Ne ritroviamo solo uno, inglese, gran giocatore e temibilissimo: L’altro, anche lui inglese, è sostituito da un giovane ed impaziente indiano che riesco ad eliminare relativamente per poco.
L’inglese invece continua a martellarci,il mio compagno Robert che lancia dall’estremità opposta viene colpito duramente. Io riesco a contenerlo meglio, ma lui riesce comunque ad accumulare 50 runs (un ottimo traguardo per un battitore).
Fino al mio quinto over. Comincio ad essere un po irritato per la piega che la partita stà prendendo, gli lancio una palla velenosa (secondo me), la terza su sei, e lui, con una spavalderia odiosa, me la picchia fuori campo realizzando sei punti: umiliazione. Impreco, ma non devo perdere il controllo o finirò anche peggio. Gli lancio una palla più lenta ma precisa che lui prudentemente ferma.
Poi riparto alla carica e gli lancio una bordata cercando di colpirlo al fianco, lui riesce a battere il colpo ma non segna perché un mio compagno ben piazzato raccoglie la pallina e la ritorna velocemente alla base. Lo fisso negli occhi è incazzato, e lo sono anch’io.
Mi rimane un’ultima palla da lanciare, ripeto il lancio precedente, stavolta lui colpisce con rabbia. Gran colpo, la palla fila via a mezz’altezza,ma Sunny, che ho piazzato nel posto giusto, lo prende al volo e lo elimina: giubilo.
Nel frattempo ho notato un signore, inconfondibilmente un inglese, di una certa età, a bordo campo.
Saluta un paio di persone e si accomoda al tavolo degli scorers da dove si mette a seguire la partita.
Il nostro scorer e compagno di squadra Marco Landi, stimato dentista nonchè ossessivo collezionista di tutto ciò che è Beatles e come me inguaribile ed entusiasta anglofilo, si mette a conversare con il nuovo spettatore.
Gli avversari riescono comunque a segnare 214 punti, e so già che per noi saranno troppi, ma non importa, la nostra prestazione al fielding è stata buona e siamo soddisfatti, in battuta vedremo.
E’ ora del lunch, che consumiamo mischiandoci agli avversari in un’atmosfera di estrema cordialità, saluto e con piacere un paio di inglesi che giocano lì, conosciuti a Lodi anni fa.
Sopraggiunge Robert in compagnia di Marco, mi guardano con una strana espressione, sorridono quasi a prendermi in giro, ma non riesco a capire come mai. Robert mi fa :
‘Conosci quel signore seduto laggiù che sta guardando la partita?’
‘Ovviamente no’ rispondo.
‘Eric Idle’ mi risponde.
Blank. Guardo Marco che mi spalanca tanto d’occhi.
Dunque, Eric Idle : ‘Così su due piedi non mi viene in mente niente. Stò pensando a come riuscire a vincere la partita’.
Marco: ‘Monty Python!’
Io: ‘ Monty…..Python??!?’
Marco: ‘Si, porcozzio!! Eric Idle dei Monty Python!’
Io (che nel frattempo mi son ricordato): ‘Ma porca pu***na, e che ca**o ci fa qui Eric Idle?’ Marco: ‘Pensa che gli ho parlato quasi un ora senza sapere chi fosse prima che arrivasse Robert. Quando me l’ha detto quasi cado dalla sedia’.
Da non credere!
Idle è anche il nome della nostra squadra e Robert e Marco gli hanno già regalato una nostra maglia da gioco che lui ha prontamente indossato, dicendo loro che rimarrà fino alla fine della partita.
‘Io mi faccio autografare la mazza’ dico a Marco. Non faccio in tempo a finire la frase che lui schizza a razzo, di bianco vestito, verso il paese a comprare un pennarello urlandomi ‘Hai ragione , figata di idea!’. Torna dopo quasi dieci minuti trafelatissimo, la partita ricomincia con un leggero ritardo. Destabilizzante come al solito la presenza di un Monty Python da qualche parte.
Andiamo in battuta, veniamo sconfitti di poco facendoci valere assai. Entro al n.7, passo indenne ai primi tre lanci difendendomi.
Durante il cambio dell’over il battitore inglese che ho eliminato si avvicina al suo capitano e gli chiede la palla. Il capitano acconsente.
Non gli è andata giù l’eliminazione e vuole vendicarsi. E’ anche un bel lanciatore. Resisto a tutti i suoi assalti, palle veloci, ad effetto, dirette alle gambe, non cado , finchè a pochi over dal termine con ancora battitori nostri a disposizione mi metto a picchiare ogni palla n
el tentativo di segnare il più possibile, raggiungo 12 ottimi runs prima di ciccare in pieno una palla che mi finisce dritta sui legni eliminandomi. Ma non fa niente, è l’altro lanciatore. Il mio personale avversario non è riuscito a buttarmi fuori.
La partita termina con una sconfitta più che onorevole per un margine risicato.
Ci sono le strette di mano e i complimenti reciproci di fine gara, cerco l’inglese gli allungo la mano e gli dico ‘well played’, lui contraccambia.
Eric Idle si unisce alle squadre e si complimenta con i giocatori: emozionante.
Lo avvicino e mi presento lui mi fa: ‘Well batted, he couldn’t get you out’ provo un’insolita sensazione di incredulità misto soddisfazione. Guardando la partita ha colto la situazione. E’ un grande appassionato di cricket mi dice, e ha giocato per anni.
Continuiamo a conversare di cricket mi chiede come gioco: ‘Ho visto che sei mancino.I lanciatori mancini sono sempre temibili’. Siccome sono leggermente sopraffatto dall’emozione, nonché con la gola inaridita da 40 minuti in battuta sotto un sole ancora caldo, ho qualche problema di pronuncia, non paragonabili a quelli Brian di Nazareth certo, ma ho bisogno di mandar giù qualcosa. Gli chiedo se posso offrirgli una birra, ‘certamente’ mi risponde.
Dopo la prima sorsata mi riprendo e continuiamo a parlare, la conversazione si sposta sull’imminente serie degli Ashes che comincerà tra un mese. Eric ritrova lo spirito dei giorni migliori: ‘Senza ubriaconi, stupratori, ladri e altre canaglie, gli australiani non riuscirebbero neanche a mettere insieme undici giocatori’.
Gli manifesto il mio tifo inglese senza remore. ‘Ottimo mio caro’ è la risposta.
Arriva Marco col pennarello, gli chiedo se mi può gentilmente autografarci le mazze.
‘Of course’.
Nel riporgermela mi dice ‘da adesso la tua media punti si decuplicherà’.
‘Se lo sapevo sarei venuto a chiederlo prima di entrare in battuta, avrei fatto 100!’, rispondo divertito. Risate, quasi sembra una delle loro scenette.
Fotografie di rito delle squadre, Eric posa con noi. Ci accomiatiamo dandoci appuntamento al prossimo anno, ancora lì, ancora per giocare a cricket e passare un po di tempo insieme bevendo qualche birra. Magari gli chiederemo se vuol giocare con noi.
Una persona gentilissima e incredibilmente simpatica. Ora ricordo bene Eric Idle, era proprio un bel pirla (nel senso che faceva ridere) quando era nei Monty Python!
Da non credere, mai nella mia vita avrei immaginato di trovarmi a far quattro chiacchiere con uno dei Monty Python così come se niente fosse.
C’è tempo per un’ultima birra al Cafè de Cours all’ombra dei grandi platani.
Siam contenti, le partite sono andate male ma è stato un grande weekend, e che imprevisto!
Meraviglie del cricket.
Si risale in macchina alla volta dell’Italia dove ci aspettano un inverno difficile e un futuro incerto.
Ma questa è un’altra storia.
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anonimo delle 12:42
RispondiEliminainvidia....
Grande!
RispondiEliminaAlbe una domenica andiamo a vedere i Lyons?
GMV
Si, molto volentieri. Do un'occhiata al calendario e ti dico.
EliminaOuttasight Gallo as usual..
RispondiEliminaMarco: ‘Si, porcozzio!!..com'era in originale?
C
Era 'porcozzio'.
EliminaMarco è un vero gentleman.
Yessir
EliminaC
Ti at'se' sua'e una campana. Altar che.....
RispondiElimina....suna'.....
RispondiEliminaMa dove cazzo eravate a giocare? Al Bras?
RispondiEliminaSi il campo non era molto bello. Però dalla foto sembra anche peggio di quello che è in realtà.
RispondiEliminaIl posto è Entrecasteaux in Provenza
...e si som abastansa sunà
RispondiEliminama sa voet fà.....
RispondiEliminaMeglio così......
RispondiEliminaBella storia molto casula ahahaha la tua media punti si decuplicherà ahahah
RispondiEliminaaustralian cricketers are convicts
saluti ai cari vecchi casula del blog
cortez
Grande Cortez! Proprio un incontro casula, e tua l'idea di scriverci un pezzo
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