domenica, ottobre 15, 2017
Corviale
La fine del mondo è la rubrica domenicale che va ad esplorare i luoghi abbandonati dalla storia, particolari o estremi.
I precedenti post:
http://tonyface.blogspot.it/search/label/La%20fine%20del%20mondo
Corviale detto "il Serpentone" per via della sua lunghezza è un complesso residenziale di ROMA situato nei pressi della via Portuense, lungo via Ettore Ferrari, via Poggio Verde, via Marino Mazzacurati e via dei Sampieri, nel Gianicolense.
Di proprietà dell'ATER del Comune di Roma ex "Istituto Autonomo Case Popolari" è stato progettato a partire dal 1972 da un team di architetti e avrebbe dovuto rappresentare un modello di sviluppo abitativo in contrasto con il boom edilizio che produsse una serie di quartieri dormitorio, impersonali e ghettizzanti.
I lavori si arrestarono per il fallimento dell'impresa edile incaricata quando solo la parte residenziale era stata ultimata.
Le prime abitazioni furono consegnate nell'ottobre 1982, ma in pochi mesi venne occupato abusivamente da settecento famiglie, che presero possesso di buona parte dei 1200 appartamenti.
L'edificio è ora in condizioni di degrado nonostante un progetto di riqualificazione iniziato nel 2009. Parte del fabbricato è in mano alla delinquenza, allo spaccio e ai peggiori affari.
"Di ascensori ne funzionano otto su nove e i due che l'Ater è venuto ad aggiustare dopo due settimane sono stati di nuovo rotti.
Guastarli ha un scopo preciso: gli spacciatori si concentrano ai piani alti, dal settimo al nono, e le forze dell'ordine per le perquisizioni impiegano di più a fare le scale. Però, noi anziani non ce la facciamo più a salire le scale ".
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Quel che ne risultò una volta 'riempito' fu appunto un vero e proprio ghetto, cioè il contrario dell'intenzione iniziale.Quèsto perché i quartieri dormitorio li fa la gente che li abita e non gli edifici che li compongono, anche se è vero che certi palazzi non aiutano. In aggiunta è esteticamente mostruoso , impatto violentissimo.
RispondiEliminaUna mostrosuità a livello concettuale.
Quèsto perché i quartieri dormitorio li fa la gente che li abita e non gli edifici che li compongono, anche se è vero che certi palazzi non aiutano.
RispondiEliminaesatto Albe
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