mercoledì, settembre 10, 2014

SC Hakoah Wien



Un altro interessantissimo contributo di ALBERTO GALLETTI alla serie di Storie di Calcio, strane, particolari, lontane...

La comunità ebrea viennese di inizio novecento, al centro della vita culturale dell’Impero Austriaco da molto tempo, era senz’altro la più brillante e attiva dell’Europa continentale.
Fu qui che Fritz Loehner-Beda e Ignaz Korner, ebrei viennesi, entusiasti della dottrina del cosiddetto ‘Giudaismo Muscolare’ di Max Nordau, fondarono nel 1909 lo Sport Club Hakoah Wien.
L’intento era quello di differenziare lo stereotipo dell’ebreo bravo solo in ambiti culturali o intellettuali, ma anche nelle emergenti discipline sportive.
Il nome scelto fu la parola ebraica hakoah, cioè ‘forza’, un po alla moda con cui le società sportive italiane dell’epoca venivano battezzate ‘Forza e Coraggio’, i colori scelti furono , ovviamente, il bianco e l’azzurro’.

Nel corso del primo anno di attività il club aprì sezioni di scherma, calcio, hockey su prato, atletica leggera, nuoto e lotta e sebbene il club arrivò ad aver oltre quattromila soci tra gli anni 20 e il suo scioglimento, avvenuto nel 1938, con uno stadio situato all’interno del parco del Prater capace di contenere fino a 28500 spettatori, la sezione calcio fu senz’altro un fenomeno di portata nazionale ed internazionale.

La squadra, composta esclusivamente da ebrei, alcuni dei quali provenienti dalla vicina Ungheria, scalò le serie minori nel giro di un decennio e fu promossa in serie A nel 1919/20,, tra il 1920/21 e il 1936/37 disputò 14 campionati nella massima serie austriaca (uno dei quattro migliori campionati europei dell’epoca), finì seconda nel 1921/22 alle spalle del Wiener S.K., ma soprattutto si laureò campione d’Austria vincendo il campionato nella stagione 1924/25, davanti ai rivali cittadini dell’Austria Wien.
Leggendaria la vicenda del portiere Alexander Fabian, che nel corso della partita scudetto si ruppe un braccio in un uscita sui piedi di un avversario, non potendo effettuare sostituzioni, all’epoca vietate dal regolamento, Fabian si fece bendare il braccio al collo, scambiò la posizione col centravanti e sette minuti dopo segnò il gol della vittoria che regalò all’ Hakoah partita e scudetto.

La squadra compì anche diverse tournèe continentali e intercontinentali in cui giocavano partite contro squadre locali che avevano sempre un gran numero di spettatori ,l’ Hakoah Wien famosa per il suo stile di gioco basato essenzialmente sui passaggi era diventata la squadra simbolo per gli ebrei di ogni nazione che accorrevano in massa a sostenere la squadra.
E' piuttosto fondata la credenza secondo la quale Franz Kafka fosse un fervido sostenitore del Hakoah.

Durante la tournèe inglese del 1921 batterono il West Ham 5-1 diventando il primo club straniero a battere una squadra inglese in casa propria (sebbene gli inglesi schierarono un XI composto in gran parte da riserve), curiosità non da poco, Katz che segnò il 5° gol in quella partita si stabilì a Londra al termine di quel tour e inventò una fascia da portare al polso in spugna che fece indossare a Fred Perry al torneo di Wimbledon inventando così il polsino, meglio ancora la sua seguente invenzione fu la polo da gioco che diede ancora una volta a Fred Perry per il torneo e che venne ribattezzata ‘Wimbledon’, il famoso giocatore cominciò poi a produrle a fine carriera facendo di Katz e di se stesso un milionario, diventerà decenni dopo, un icona dell’abbigliamento mod.

Nel maggio 1924 a Praga batterono lo Slavia, una delle più grandi compagini dell’epoca, anche qui la prima squadra straniera a batterli in casa, in un interminabile tour vinsero 15 partite consecutive stracciando squadre in Polonia, Lituania, Cecoslovacchia e Ungheria, la loro popolarità crebbe vertiginosamente, nel 1926 furono invitati per una tournèe in America dove vennero ricevuti alla Casa Bianca dal presidente Calvin Coolidge e scatenarono l’entusiasmo della comunità ebraica americana, la partita giocata al Polo Grounds (il vecchio stadio dei defunti New York Giants) di New York fece registrare oltre 46000 spettatori paganti.

Alcuni dei migliori nazionali austriaci dell’epoca militarono nelle file del Hakoah come Max Grunwald, Max Gold e Jozsef Heisenhoffer, anche se il loro giocatore più famoso rimane forse il giramondo Bela Guttmann, ungherese riparato a Vienna durante la persecuzione anti-semita del regime Horthy nel 1922, componente della squadra campione del 1925 e in seguito uno degli allenatori più influenti nella storia del calcio, inventore del 4-2-4 e ,insieme a Sebès, della Honved degli anni 50 e della grande Ungheria, in seguito, mentre guidava il Benfica, scopritore del talento mondiale Eusebio, il suo nome è stato riscoperto la scorsa primavera anche dai media in occasione dell’ennesima finale europea persa dal Benfica a proposito della ‘maledizione di Guttmann’.

La parabola del Hakoah Wien continua fino alla fine degli anni trenta, la squadra non era più in grado di tenere il passo con le rivali Austria e Rapid, già durante il tour americano alcuni giocatori si erano fermati negli USA e dal 1933 parecchi altri avevano lasciato l’Austria e il club, e si interrompe bruscamente nel giro di un paio d’anni, nel 1937 il club retrocede dalla serie A per la quarta volta, in precedenza era sempre risalito nella stagione successiva, ma l’anno dopo in conseguenza dell’annessione dell’Austria al III Reich la DFB (la federcalcio tedesca), scioglie il club d’autorità ne espropria la sede e lo stadio del che divengono proprietà del partito nazista.

Parecchi membri di questa squadra leggendaria non sopravviveranno all’immane tragedia della 2° guerra mondiale, il capitano Max Scheuer scapperà a Marsiglia dove giocherà con l’Olympique e ritroverà il vecchio compagno di squadra Donnenfeld.
Durante l’occupazione nazista Donnenfeld riuscì ad evadere a si unì alla resistenza francese, Scheuer fu invece arrestato mentre tentava di fuggire in Svizzera e fucilato, anche Oskar Grasgrün, Ernst Horowitz, Josef Kolisch, Erwin, Oskar Pollak, e Ali Schönfeld furono assassinati dai nazisti.
Fritz Lohner-Beda , co-fondatore del Hakoah morì ad Auschwitz nel 1942, pestato a morte da una guardia per non lavorare duro abbastanza.

Il club fu riformato nel 1945 e la squadra di calcio militò nella seconda divisione austriaca fino al 1949 quando si sciolse definitivamente.
L’attività del club è comunque continuata e nel 2008 lo Sport Club Hakoah Wien ha inaugurato il proprio impianto sportivo, un complesso da oltre 120 milioni di euro proprio sui luoghi dei vecchi impianti anteguerra all’interno del Prater, riaffermando così la forza del club.

35 commenti:

  1. Avevo letto qualcosa riguardo la storia di questa squadra mentre si ragionava della famosa maledizione di Guttmann che se non erro è il protagonista della seconda foto.
    Come sempre leggere queste storie di altro-calcio è sempre fantastico.
    Well done Mr Gallo

    Ps: insomma a quanto ho capito sto club è stato antesignano del tiki taka

    Charlie

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  2. Ciao Charlie!
    Si si potrebbe dire così ma la parola la trovo orribile, come spiegai in un post precedente il passing-game (termine adeguato) fu perfezionato dagli scozzesi negli 1880s grazie al Queen's Park FC che innerbò poi la nazionale per il decennio successivo nel quale dominarono quasi ininterrottamente i rivali inglesi.
    L Hakoah è stato tra i precursori del passing-game sul continente insieme a qualche altra compagine danubiana dell'epoca, in prevalenza magiare.

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  3. La cosa rilevante secondo me è che la squadra, partendo da zero, si fece largo in un movimento calcistico di grande livello riuscendo addirittura ad arrivare a dominarlo, seppur brevemente.

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  4. ..Ben tornato Gallo ...un po' di storia del calcio ( ed emblematica per giunta!)..è proprio ciò che ci vuole prima che ricominci il "baraccone" ....
    the Raven

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  5. Umilmente apparendo da gallo e dai vostri commenti! Grazie
    P

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  6. Grande Clodoaldo!
    pensavo ti sarebbe piaciuta, ricordo che i danubiani ci interessavano e affascinavano già trent'anni fa, quando gli strumenti a disposizione per la conoscenza eran davvero ridotti all'osso, ma ricordo nell'albo d'ro del campionato austriaco quel nome Hakoah in mezzo ai vari Rapid, Austria e Admira, che non comparirà più, e che mi aveva sempre incuriosito.

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  7. ..anch'io lo ricordo ...e, a dire la verità, in una coppa campioni fantastica ( nel senso di fantasiosa) a dadi o carte ( probabilmente in futuro mi rimetterò a giocarle), mi era arrivato anche in semifinale....Gallo tu comprendi vero?...le prime , fino agli anni della I° GM le giocavo con formula round robin....
    Au revoir
    The Raven-Clodoaldo o Everaldo...dipende da come il Sir vorrà citarmi

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    1. Comprendo, comprendo............e ricordo.....
      Non credo di averli ai inclusi nei miei favolosi tornei dell'età scolastica, forse nella Coppa dei Campioni 1925/26 che sicuramente disputai andrò a vedere se c'è qualche traccia, a proposito ho ritrovato , insieme ad alcune preziose pubblicazioni calcistiche,un po di mio vecchio materiale autografo che vorrei sottoporti.

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  8. Sono curioso, spiegatemi la formula round-robin e la Coppa dei Campioni a dadi.

    Charlie

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  9. Round robin è il girone all'italiana inventato dagli americani prima che gli italiani raggiungessero un minimo livello di semi-civilizzazione tale da consentirgli di organizzare contesti sportivi di qualche genere. Gli sfidanti si incontrano tra di loro una volta, si redige classifca e la vincente sfida campioni in carica,.i campionati italiani dal 1899 al 1904 si svolsero in quella maniera.

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  10. Coppa dei campioni coi dadi:
    si determina il risultato delle partite lanciando i dadi valgono i numeri da 1 a 5, il 6 è uguale 0.
    In gioventù giocati tutti i tornei esistenti e riscritto ogni albo d'oro.

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  11. Giocati anche campionati cosiddetti 'in tempo di guerra' quando cioè in aula non bisognava fiatare.
    Risultato determinato aprendo un libro abbastanza spesso nel lembo inferiore, leggere il numero della pagina e sommare i numeri che li componevano tenendo buoni i numeri minori di 6, tutti gli alri uguali a zero.
    Campionati formidabili

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    1. Campionato del Granducato di Toscana, squadre dalla serie A alla Promozione; prendevo i goal fatti dalle squadre nei campionati reali tramite il quotidiano La Nazione del lunedì, poi davo un bonus alle squadre in base ai campionati di appartenenza, il maggiore alle squadre di a e così via, per avere una forma di realismo accettabile. Derby infuocati, Fiorentina-Rondinella, le due maggiori squadre di Firenze mai incontratesi se non in amichevole, poi ricordo un Empoli pluriscudettato.
      P.s. Gran bel post Sir.

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    2. E decine di quaderni consumati per risultati e classifiche.

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    3. Ha Ha Ha anche tu Harmonica,ricordo di aver giocato anche i campionati italiani degli stati pre-unità: uno spettacolo, gia le composizioni delle serie A eran di per se una goduria, un abbraccio fratello di vecchi passatempi (sempre con la radio o lo stereo accesi).
      E decine di quaderni consumati per risultati e classifiche!
      Ho ancora un mucchio di fogli infilati negli Atlanti, quando li apro saltan fuori.

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    4. Rondinella Marzocco! Stadio Due Strade, ci andai una volta al seguito del Pavia, che tempi...c'era Mozzini?

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    5. E grazie, fa sempre piacere vedere quando gli appassionati apprezzano

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    6. ....giusto per gradire , dai miei gli atlanti e le pubblicazioni del touring sono piene di foglietti volanti...e Gallo ieri mentre cercavo un libro sulla Bretagna mi sono imbattuto in un calendario della Libertà della seconda categoria piacentina del 1975 riscritto, quindi rigiocato, con il pennarello carioca verde a punta sottile se trovo la classifica ti dico chi l'ha vinta ....mio zio aveva l'abitudine di ritagliare tutti i calendari della Libertà che io puntulamente rigiocavo....grande Harmonica, vedo che è una mania a largo raggio
      Bonne Nuiy
      The Raven

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    7. Bonne Nuit...tastiera del piffero

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    8. La Rondinella, storica squadra del quartiere di San Frediano, o "di là d'Arno" come diciamo qui. Adesso è in Seconda categoria toscana, negli anni '80 arrivò fino alla serie C1 sfiorando la B nel campionato 83-84. Fallita nel 2009 e nel 2012, purtroppo. Ricordo anche una amichevole con la Fiorentina a Viareggio all'inizio degli '80, dove ovviamente i Viola non persero occasione per farsi riconoscere uscendo sconfitti dal derby. A Firenze è un'istituzione e fortunatamente è stata salvata, ad oggi si pensa di sostenerla con un azionariato popolare, sperem.. Mozzini 65 presenze dal 1983 all'85, nel 2010-11 ci ha giocato anche Christian Riganò, 8 presenze e 10 goal.
      Grandi storie, davvero.

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  12. Altro che iPad e minchiate varie......
    il pomeriggio poi ovviamente all'oratorio a giocare col pallone vero.

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  13. Enciclopedico super Gallo!
    Tanx as usual
    C

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  14. Fenomenale. Chissa che Albi d'Oro stravolti venivan fuori :-)

    Charlie

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  15. well, article fantastique,.w il calcio anni 10 e 20 et W Cevenini III e Aebi:),....e Burlando,...ricordate il 'Manuale de Gol' anni '70 dove c'era la vignetta/stilizzazione di un suo gol realizzato di testa da centrocampo? (??),...per la serie The Beat Band 'Le teste Dure' lol

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    1. pietra miliare!
      ne ho avute 2 copie..ora non più ma prima o poi se lo trovo in bancarella me lo prendo e tengo per sempre..
      il gol di testa da centrocampo e quello dalla bandierina in corsa dell'inglese Mortensen!!!
      C

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    2. haha è vero,..incredibile la traiettoria di quel goal di Mortensen,..come finì ??0-4?? ,...ma quanti rimbalzi ha fatto il colpo di testa di Burlando?? incredibile:),.-.-

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    3. e quello dove la palla ha preso tre volte i pali per poi finire dentro?
      C

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  16. ....Gli albi d'oro si stravolgevano....ma non sempre....a volte i Campioni erano fortunati pure a dadi o con il dizionario di latino (serviva giusto a quello) io ho rifatto i campionati di calcio italiani a girone unico con formula teste di serie su base della classifica dell'anno precedente....e con i risultati dell'anno di competenza...successe cose mirabili...fondamentale è l'onestà intellettuale...il tifo non deve entrarci , mai manipolare secondo le proprie aspettative....io ad esempio facevo fatica a non cambiare i risultati di Leeds , Athletic e Dinamo Kiev...ahahahah!!!....il materiale Gallo voglio assolutamente vederlo...devo trovare il tempo...a margine, sto cercando di preparare pagina wiki su mio suocero...ho trovato un po' di materiale , ma poco, avrò bisogno di consigli prossimamente..
    io direi che qualche amico del blog potrebbe provare a fare una coppa campioni a dadi, magari per sfizio, si prendono gli albi d'oro del 1951 o del 39 ad esempio, si sorteggia alla cieca senza teste di serie con i numeri della tombola ( si abbina il numero alla squadra) e...buon divertimento...secondo me ci si scorda della PS ed altro
    Au revoir
    Clodoaldo

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  17. Domenica se piove e non vado in spiaggia giuro che ci provo

    Charlie

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    1. Se hai bisogno di consigli ....chiedi pure...si può fare anche con le carte blu e rosse!!
      Clodoaldo

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  18. Anch'io ho quaderni e quaderni pieni di risultati.
    Spesso giocavo i campionati da solo con un pallone in cortile o una pallina di carta in casa.
    Con mio figlio invece quando era piccolo, mondiali, europei e Champions con una pallina di carta in soggiorno....con il Cagliari che in Champions (...) arrivava sempre in semifinale o finale (poi alla fine vinceva sempre la sua Inter ma va bè...)

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  19. ....tranquilli, ragass......a breve dovrebbe riaprire "Voghera" (i bassaioli sanno cosa vuol dire). Quinsi, in fila per tre che ci penso io a "ritirarvi". Purtroppo non c'e' piu' Ghisoni per la visita preventiva.....Comubnque potrei chiedere di aprire anche agli esterni (Antonio in prima fila).
    .....diobono, ma voi siete una congrega di matti!
    ahahahahahahahah.....

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  20. Beh una volta internati non ci fermerebbe più nessuno......

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    1. ahahahahah!!!! verissimo!!!!...Boss tu "baravi marcio"...
      The Raven

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