lunedì, aprile 16, 2012

Cultura 60's e 70's : Carosello






Carosello è stata una trasmissione della televisione italiana, in onda sul Programma Nazionale della RAI dal 3 febbraio 1957 al 1º gennaio 1977
Trasmesso quotidianamente dalle 20:50 alle 21:00 andarono in onda 7.261 episodi ed era per i bambini il termine della giornata oltre il quale si andava inderogabilmente a letto.

Consisteva in una serie di filmati di qualche minuto (spesso sketch comici con attori del teatro leggero o del cinema tra cui grandi come Totò, Gassman, Mina, Dario Fo, Macario , Sandra Mondaini, Raimondo Vianello, Ugo Tognazzi, Nino Manfredi, Gino Cervi e anche Fernandel, Jerry Lewis, Eduardo De Filippo), seguiti dal messaggio pubblicitario finale.
Tra i registi protagonisti nomi d’eccellenza come Gillo Pontecorvo, Ermanno Olmi, Fellini, Pasolini, Gregoretti, Sergio Leone, Pupi Avati perfino Richard Lester.

Carosello rimase per molti anni fra le trasmissioni televisive più amate diventando e restando tutt’ora anche nel lessico degli italiani.

Finì a Capdanno del 1977 con tanto di annuncio di commiato di Raffaella Carrà nello spot della Stock 84.
Tra i personaggi dei cartoni animati o pupazzi rimangono leggendari Calimero, l’omino Bialetti, Carmencita, La Linea, Topo Gigio, Joe Condor e relativi slogan.

Invece tra gli attori meno consociuti che ebbero grazie a Carosello un’incredibile notorietà si riconrdano Calindri per il Cynar, Polacco per la brillantina Linetti, un giovane Gino Bramieri per la Moplen, il grande chitarrista jazz Franco Cerri (il famoso “uomo in ammollo”, Mimmo Craig per l’Olio Sassi, il cantante Nicola Arigliano per il Digestivo Antonetto.

97 commenti:

  1. Una fabbrica colossale di talenti e di creazioni artistiche...al già nutrito elenco aggiungerei tutti gli artisti grafici e i creatori di disegni animati,che hanno contribuito allo storico programma : solo per citarne alcuni PAUL CAMPANI,i fratelli PAGOT,Benito JACOVITTI,BONVI e Guido De Maria,Bruno BOZZETTO,Carlo PERONI (Perogatt),i grafici dell'ufficio TESTA
    e moltissimi altri...

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  2. Grandissimo! Ci siamo cresciuti con quel bianco e nero da favola. E, soprattutto, per noi oltre i 50, era il segnale della fine trasmissione della giornata. "....finito carosello a letto!...

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  3. e anche sotto i 50..l'unica regola in Italia che VALEVA VERAMENTE PER TUTTI (i bambini)!! hahah!
    C

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  4. Infatti era il momento più atteso perchè c'erano dei cartoni animati brevi ma intelligenti e coinvolgenti.
    Si fermava l'Italia o quasi in quei 10 minuti.
    Poi iniziava Tribuna Politica o, SOLO IL LUNEDI' c'era un film con Cary Grant o John Wayne e il sabato lo spettacolo di varietà.

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  5. Senza retorica, ma erano tempi migliori. Per noi, ma anche per gli artisti, registi ecc.ecc. Adesso il piccolo schermo e' una vera pena. Ieri, dopo secoli, reduce da un venerdi' a suonare abbastanza faticoso, sono stato "costretto" a sorbirmi un po' di TV. Da spararsi!

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  6. Argomento a rischio: occhio che arriva allelimo!

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  7. Non ho alcun timore a sostenere la stessa identica tesi :
    se fosse sopravvissuto quel modo di fare pubblicità o informazione,avremmo molti disoccupati in meno di quanti ne abbiamo oggi e sicuramente un livello di competenza maggiore...
    purtroppo ai tempi era difficile prevedere che si sarebbe andati verso il baratro,adottando il modello dello "spot usa e getta" a tutte le ore del giorno ed in qualsiasi tipo di programma.
    CAROSELLO non era semplice pubblicità,era un programma a se,ma con il cambiamento di scena e l'emergere dell'emittenza totalmente commerciale (leggi mister biscione) i criteri sono peggiorati (e pensare che all'epoca si identificava tutto ciò con il consumismo ad oltranza)...non so cosa avrebbe potuto dire uno come Pasolini (per esempio) di fronte a questo autentico tsunami della TV spazzatura.

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  8. questo Pasolini lo diceva nel 1973....ci ha beccato...

    http://www.filosofico.net/Antologia_file/AntologiaP/Pasolini_01.htm

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  9. Carosello era un vero e proprio programma, strutturato e geniale nel suo proporre pubblicità attraverso l'arte e la creatività.

    La TV di oggi è in GRAN PARTE spazzatura ma per fortuna resistono spazi (che vanno cercati e trovati) dove si fa divulgazione culturale o semplice divertimento in maniera appropriata e molto valida.
    E' il taglio generale che fa schifo ma da "Report" alle trasmissioni di Philppe Daverio da certe cose di Carlo Massarini su Rai 5 (o rai 4 ?) ad alcun ifilm che passano su Rai Movie (senza troppe pubblicità) ci sono ancora ottimi spazi.

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  10. A proposito di TV in bianco e nero: ecco, l'unico passaggio decente di ieri (RAI 2, mi sembra) e' stato un balletto di Don Lurio con due ballerine d'eccezione, Bice Valori ed Ave Ninchi, sulle note della Raindrops..di Bacharach. Anche questa, secondo me, era grande TV, fatta di grandi coreografi, grandi registi ed attori della madonna.

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  11. Era un'epoca in cui la pubblicità entrava nella case degli italiani in modo dichiarato e in punta di piedi, offrendo siparietti divertenti ed intelligenti che solo alla fine svelavano quasi impercettibilmente il brand reclamizzato.
    Oggi non sarebbe più possibile nè concepibile.
    Ma forse è solo nostalgia di uno dei momenti felici della ns. infanzia.

    Fabio T.

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  12. poi era veramente creativo..ti faceva sognare come al cinema ma eri a casa,c'erano attori e cantanti, delle gags e sceneggiature semplici ma articolate..gli slogan poi diventavano parte della cultura popolare,che tra l'altro perdura nel tempo.
    .
    Una delle mie preferite ovviamente: CONTRO IL LOGORIA DELLA VITA MOD-ERNA..una sorta di Clean Livin Under Difficult Circumstances Casula

    C

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  13. argomento a rischio: arriva Allelimo (secondo allarme)

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  14. A proposito dei film del lunedì, ricordo ancora con raccapriccio il temibile giudizio del Centro Cinematografico Cattolico, che recensiva in modo perentorio dal punto di vista della dottrina le pellicole in programmazione RAI su Famiglia Cristiana e che faceva sì che mia nonna - accanita lettrice del pretesco settimanale - decidesse se farmi assistere o meno alla visione del film.

    Fabio T.

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    1. Anche il cattolicissimo Eco di Bergamo recensiva i film con lo stesso criterio; suddivideva i film in quattro categorie: I II III e IV. il giudizio IV era "film gravemente offensivo della morale cattolica", quindi QUELLO era il film da vedere!!!

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  15. Ahahah è vero Fabio, Famiglia Cristiana indicava quali film si potevano vedere o no...mitici !
    Ho quasi nostalgia...ahahah.

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  16. Tony, hai scatenato ricordi a iosa. La pubblicita' dell'Olio Sasso con Mimmo Craig (mi sembra si intitolasse Sogno e Risveglio), antesignana del......Kilocal? Bellissima, con Mimmo che correva, con il suo dolce peso, cantando "la pancia non c'e' piuuuuuu'''".

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  17. ....Joe Condor..."si oscura la vallata, c'e' Joe Condor in picchiata" e il seguito, straordinario."..ma mi lasci, non c'ho il paracadute, non c'ho la mutua!"

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  18. Nel corso degli anni li ho recuperati quasi tutti (o in VHS o in dvd) ma per fortuna oggi si trovano anche su youtube...per chi ha voglia di approfondire la ricerca è un consiglio che do,da appassionato : guardateli,perchè spesso risultano geniali e non vi è neppure l'ombra di volgarità o falso buonismo.

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  19. e Bramieri che faceva "trenta chili fa" cos'era gia?
    C

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  20. Non potevo mancare a questa rievocazione: non mancavo mai l'appuntamento con Carosello e li riguardo ancora oggi molto volentieri. Altri tempi davvero, migliori di adesso, dove per vedere della buona tv bisogna fare le ore piccole, per restare in ambito Rai, oppure affidarsi a Sky.

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  21. Oggi ci toccano le vampate di calore di Fiordaliso..ahahah

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  22. Per chi ha nostalgia di quei tempi, vi segnalo questo bel blog: http://ilfocolare-radiotv.blogspot.it/

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  23. La mamma degli anonimi è,come al solito, sempre incinta, ormai mi sono rassegnato :)
    Per qunto riguarda la solita teoria ("Si stava meglio quando si stava peggio, una volta si che, quando ero giovane io allora si, i giovani d'oggi non capiscono un cazzo) la potremmo chiamare in due modi:
    1 - Sindrome della Via Gluck - che almeno l'Adriano su quelle cazzate lì ci ha fatto una paccata di soldi con la canzone omonima;
    2 - O tempora o mores - che, risalendo a un po' più di duemila anni fa, fa sorgere il dubbio sulla sanità mentale di chi ancora riesce a sostenere quelle tesi lì senza nemmeno farsi venire il dubbio di essere, come minimo, un po' déjà vu...

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  24. ma chi e' questo qui? il signore in terra? vai avanti a guardare amici, va....

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  25. L'ho vissuti di striscio quei tempi, nel 77 avevo solo 5 anni e mi chiedevo come cazzo facesse quel tizio della tv a stare dentro la lavatrice...a me nell'oblò mi ci entrava giusto la testa! :-)

    Ps: rigurado Pasolini, l'ho letto la prima volta a scuola negli anni '80 ed era attuale, l'ho riletto negli anni '90 per diletto ed era attuale...e pure ora direi che le sue argute considerazioni fotografano un paese che come un uovo sodo in gola non va ne su, ne giù.

    Charlie

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  26. Visto che è stato citato Pasolini a proposito della televisione, mi sembra interessante sapere cosa pensava lui della tv dei suoi tempi:
    "E se i modelli son quelli, come si può pretendere che la gioventù più esposta e indifesa non sia criminaloide o criminale? E' stata la televisione che ha, praticamente (essa non è che un mezzo), concluso l'era della pietà, e iniziato l'era dell'edonè. Era in cui dei giovani insieme presuntuosi e frustrati a causa della stupidità e insieme dell'irraggiungibilità dei modelli proposti loro dalla scuola e dalla televisione, tendono inarrestabilmente ad essere o aggressivi fino alla delinquenza o passivi fino alla infelicità (che non è una colpa minore)."
    Articolo apparso sul Corriere della Sera nel 1975, lo trovate completo qui.
    Tenete presente che la Tv di cui sta parlando è quella così rimpianta da tanti in questo post, e i giovani presuntuosi, frustrati, delinquenti o passivi fino all'infelicità siamo noi, i cinquantenni di oggi che tanto si sentono "migliori" e sbrodolano nostalgia su tutto quello di cui Pasolini diceva peste e corna (tra l'altro dimostrando di essere anche lui, giunto ai 50, preda della solita sindrome della via Gluck...)
    Le conclusioni le lascio a voi, io mi sarei abbastanza rotto i coglioni dell'argomento.

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  27. Io quando mi rompo i coglioni riguardo qualche argomento generalmente non partecipo alle discussioni. Ti ringrazio , ci lasci l'onore delle conclusioni: è un privilegio che cercheremo di onorare al meglio.

    Charlie

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  28. Charlie, scusami, non ho capito: non mi sembra di avere offeso nessuno, a parte il solito anonimo che si diverte a insultare e provocare. E sicuramente non te: il riferimento a Pasolini era alla citazione fatta più sopra da Ursus, e comunque non ci vedo nulla di offensivo.
    Le mie conclusioni evidentemente ci sono già, per le vostre dovete obbligatoriamente fare da soli... però l'argomento non mi appassiona più: cinquantenni che dicono che tutto era meglio quando erano giovani loro, boh. Lo fanno tutti i cinquantenni da quando mondo è mondo, mi sembra grave non accorgersene e non risucire a separare la componente nostalgica da quella del valore effettivo delle nostre madeleine proustiane.

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  29. Personalmente non ritengo che fosse meglio "ai miei tempi".
    Ma ci sono un sacco di cose, sia in ambito artistico che sociale, che ritengo migliori in determinati periodi.
    Ovviamente generalizzando.
    Ma la musica che preferisco e che reputo più creativa la trovo , NEI MIEI GUSTI, negli anni 60 e 70. Poi non ho trovato più nulla di particolarmente eccitante.
    Non per questo non ascolto musica "nuova".

    La televisione dei 60 e 70 era meno caciarona e spazzatura di adesso ma OVVIAMENTE la scelta che ci offre la tv del 2012 non ha paragoni e di conseguenza mi tengo stretta quella di oggi all'interno della quale posso cercare ciò che mi piace.

    E' un uardare indietro, per quanto mi riguarda, NON nostalgico ma che oserva la bellezza di certe cose che c'erano un tempo e che non ritrovo più ora.

    Personalmente vivo adesso e il passato è passato.

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  30. Quoto Tony, niente di nostalgico, e avere 50 anni non c'entra 'na mazza. Come la mettiamo allora con chi di anni ne ha 18 e preferiscono ascoltare gruppi ed artisti di un passato che non hanno vissuto? Rimbambimento pre-senile?

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  31. E' esattamente ciò avrei voluto dire io (anche citando Pasolini,di cui conosco benissimo le opere,sia letterarie che cinematografiche).
    In musica è lo stesso discorso :
    io personalmente (ma credo anche Tony e buona parte del circuito mod o neo-sixties) cerco una via ATTUALE,pur riferendomi esplicitamente a linguaggi che erano più POPolari in passato,ma ciò non significa nostalgia o rimpianto (almeno,spero di non aver mai dato questa impressione) altrimenti avremmo fatto,come fanno molti altri che comunque meritano rispetto,la copia di noi stessi
    riciclandoci dopo anni di assenza dalle scene con gli stessi identici pezzi di un tempo,le stesse facce (quelle purtroppo invecchiano per forza) e magari inserendoci a forza in un filone (quello del revival e post-revival) che non ci ha mai interessato.

    Dispiace dover scendere allo spot pubblicitario su me stesso (a proposito di carosello) ma ricordo che ho fatto da poco uscire un album di pezzi NUOVISSIMI e suppongo inserito nella realtà odierna...se qualcuno pensa che il tentativo non sia riuscito,me lo faccia sapere e sarò felicissimo di discuterne anche qui.
    La libertà è soprattutto questo...

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  32. Boia di un mondo! Ma qui non si puo' piu' scherzare. Eccheccazzo, la casulite se n'e' annata? Si parlava di televisione, o no? Ecco, mi sono permesso di dire che la TV di una volta era meglio. Punto. Parliamo di musica? Bene, d'accordissimo con Tony e Ursus, uno sguardo al passato e una ricerca nel futuro, anche se difficile. Cio' non toglie che, da anonimo Carlo, per esempio, il meglio dello scorso anno era soprattutto di Nuovo (leggi Baker Bros, Nick Pride ecc ecc.). Cia' Allelimo, facciamo la pace e non se ne parla piu'. Va ben?

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  33. Mica ho scritto che TUTTI i cinquantenni qui intervenuti abbiano espresso la stessa posizione: tony-face ed Ursus sicuramente no.
    Ma altri sì: domando scusa, ma tocca citare dai post precedenti...

    Anonimo
    Apr 16, 2012 03:00 AM
    Senza retorica, ma erano tempi migliori. Per noi, ma anche per gli artisti, registi ecc.ecc. Adesso il piccolo schermo e' una vera pena.

    Anonimo
    Apr 16, 2012 03:32 AM
    A proposito di TV in bianco e nero: ecco, l'unico passaggio decente di ieri (RAI 2, mi sembra) e' stato un balletto di Don Lurio con due ballerine d'eccezione, Bice Valori ed Ave Ninchi, sulle note della Raindrops..di Bacharach. Anche questa, secondo me, era grande TV, fatta di grandi coreografi, grandi registi ed attori della madonna.

    Anonimo
    Apr 16, 2012 03:50 AM
    Era un'epoca in cui la pubblicità entrava nella case degli italiani in modo dichiarato e in punta di piedi, offrendo siparietti divertenti ed intelligenti che solo alla fine svelavano quasi impercettibilmente il brand reclamizzato.
    Oggi non sarebbe più possibile nè concepibile.
    Ma forse è solo nostalgia di uno dei momenti felici della ns. infanzia.
    Fabio T.

    Anonimo
    Apr 16, 2012 03:52 AM
    poi era veramente creativo..ti faceva sognare come al cinema ma eri a casa,c'erano attori e cantanti, delle gags e sceneggiature semplici ma articolate..gli slogan poi diventavano parte della cultura popolare,che tra l'altro perdura nel tempo.
    C

    Harmonica
    Apr 16, 2012 06:56 AM
    Non potevo mancare a questa rievocazione: non mancavo mai l'appuntamento con Carosello e li riguardo ancora oggi molto volentieri. Altri tempi davvero, migliori di adesso, dove per vedere della buona tv bisogna fare le ore piccole, per restare in ambito Rai, oppure affidarsi a Sky.


    Ecco, quella tv lì, di cui dite tutto il bene possibile, è la stessa di cui diceva tutto il male possibile Pasolini...

    E tutti questi sono, scusatemi, interventi del tipo "era meglio ai miei tempi".
    E a volte è vero: ma ci sono cose belle in qualsiasi tempo, e le posizioni acritiche (l'unico che avanza un dubbio è Fabio T.) non le reggo più: "quando ero giovane era tutto bello e tutti erano intelligenti, adesso fa tutto schifo e sono tutti scemi".
    Non le reggo più perchè sono posizioni che si ripetono incessantemente dalla notte dei tempi, sempre uguali, sempre le stesse. Ma davvero non riuscite a vederlo?

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  34. Sono quello di Bice Valori e Ave Ninchi: era una bella TV, che ora non c'e' piu'. Non e' nostalgia, per me, ma solo un prendere atto. Poi, a dire il vero, me ne fotto altamente. Sono stato una barcata di tempo senza piccolo schermo, e non mi manchera' sicuramente per altro tempo. E poi, scusa, era bello ai miei tempi...mica tanto. Qui parliamo di musica e balle varie, ma, tornando ai miei tempi, si faceva una fatica boia a tirare avanti, altro che. Cara grazia uscire, il sabato, di casa, mettere insieme qualche milletta per vedere Area, PFM, Banco e Osanna...e via andare.

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  35. Mah, Allelimo, in linea di principio condivido il tuo discorso, però a me sembra di sentire, negli interventi da te riportati, più che altro una nostalgia del tutto personale e non filosofica o "militante"... come spesso ho letto nei tuoi post (che spesso condivido almeno in parte e sono sicuramente interessanti), le cose cambiano e bisogna accettarlo. Beh, diciamo che sicuramente alla fine ci si abitua a tutto, poi però si può criticare il modo in cui le cose cambino, se in meglio o in peggio e se ci siano modi migliori di sviluppare le cose... io ho 33 anni e Carosello lo vedevo solo nelle repliche su raitre... la tv di oggi, grazie a programmi intelligenti, ci permette di andare a riscoprire gemme del passato (oltre che scoprirne di nuove). La tv può essere un mezzo utilissimo, tra l'altro oggi c'è molta più scelta (basta saper scegliere)...Però il confronto col passato è inevitabile. Se parliamo di programmi tv nazional-popolari (come lo è stato Carosello, ma anche tantissime altre trasmissioni "di una volta"), il raffronto con i programmi prodotti "per la famiglia" è impari, in termini di quualità...
    Insomma faccio un po' fatica a mettere sullo stesso piano un cinquantenne che non capisce il genio di Enrico Papi e un cinquantenne dei '60 che non capiva la novità dei Beatles...

    W

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  36. sarà, io ho all'incirca la metà dei vostri anni (forse un po' di più va) me le mie coordinate musicali sono in linea con quelle che vanno per la maggiore in questo blog.
    Ci provo ad ascoltare "roba" nuova, dovrei farmi piacere per forza l'electro folk, indietronica o similari? Giusto per non essere nostalgico a tutti i costi? Non mi piacciono, punto. Ascolto album usciti quando io non ero neanche un'idea lontana lontana, e quella musica mi piace. Ascolto album che escono oggi e me ne piace uno su mille.
    Devo trarre delle conclusioni?

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  37. Conclusione: non fidarti di nessuno under fifty;-)

    Comunque, secondo me, finchè la tv è stata un mezzo di comunicazione nuovo ha avuto prima di tutto bisogno di idee, di contenuti, di sperimentazioni. Non a caso vi erano coinvolti personaggi di un certo calibro del mondo dell'arte, del cinema, della letteratura, personaggi che hanno avuto la libertà di portare contributi di un certo tipo che erano privilegiati nei canali e nei palinsesti (che d'altra parte non erano così numerosi e massicci come oggi). Ed evidentemente questa doveva essere una necessità tenuta ben in considerazione dalle alte sfere dirigenziali, anche a livello commerciale. Oggi che gli scenari culturali, storici e bla bla bla non sono più quelli e che la tv non è più una grande novità (già da un po') le scelte di chi produce trasmissioni televisive tengono in considerazione altri fattori...

    Chissà se Pasolini, interrogato sulla tv di oggi, non troverebbe delle differenze con il passato. Io credo di si, alcune in meglio, molte in peggio. Ma non necessariamente per un conflitto generazionale all'incontrario.

    Il fatto che i venti-trentenni di oggi siano poco stimolati dalle peraltro tante proposte di oggi e vorrebbero essere nati dal 1960 in giù (sicuramente in ambito musicale) la dice lunga, secondo me.

    W

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  38. lo Zio, conclusioni da trarre, almeno una: quando ti rivolgi al passato, stai già facendo una scelta. Non è che vai a prendere un qualsiasi disco uscito nel 1967 e dici ah che bello. Nel 1967 sono uscite una marea di puttanate che per fortuna nessuno ricorda più: del passato, di solito sopravvvivono solo le cose migliori.
    Lo stesso discorso vale per qualsiasi anno, mentre per il presente, purtroppo no. Nel presente le cose succedono adesso, in contemporanea, e non c'è (per fortuna) nessuno storico del "rock classico" a dirti quanto è bello quel disco lì e a quante persone è già piaciuto prima. Trovo il presente molto più stimolante del passato, ma deve essere un difetto mio.

    W: vorrei precisare che a me, personalmente, della tv frega più o meno nulla, di quella passata tanto quanto di quella di oggi. E' l'atteggiamento "era meglio prima", di solito riservato alla musica ma non solo, che mi da fastidio, insieme al non voler vedere come questo atteggiamento si ripeta da troppo tempo per poterlo prendere sul serio.

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  39. io trovo il presente stimolante da un punto di vista della "vita", ovvero non vivere nel passato. E qua mi sa che siamo d'accordo.

    Non giro molto tra storici o luminari del rock, ultimamente per dire ho scoperto Emitt Rhodes per caso. La mia sensazione che le puttanate c'erano indubbiamente anche allora come dici tu.. ma tra 100 dischi del '67 pescati a caso e 100 dischi pescati a caso degli anni 2000 (che sono già "passato" e nei quali c'ero dentro come "giovane") scommetto di trovarne di migliori tra i primi. Emitt Rhodes l'ho scoperto così.

    In fondo sono giovane fuori e vecchio dentro!

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  40. Personalmente le puttanate del 1967 (proprio in quell'anno POI !) forse le conto sulla punta delle dita...e non saprei nemmeno in quale ambito andare a parare,perchè anche nel cinema,nella grafica o in mille altre espressioni umane furono fatte cose IMMORTALI (basti pensare ai manifesti dei locali quali Fillmore west o Ufo club London,solo per citare i più noti).
    Ma credo che la differenza stia proprio nella frase "A me della TV non frega nulla"...che significa quindi solo una visione parziale del mondo della comunicazione.
    A me della TV invece è fregato molto fino al giorno in cui ho potuto farla a modo mio e con piena libertà di azione (anche se era circoscritta a livello regionale) così come mi sarebbe piaciuto vedere lo stesso numero di testate di fumetti in edicola (che negli ultimi 20 anni si sono ridotte dell'80%) perchè dietro quelle serie c'erano professionisti degni di vivere con il loro lavoro,allo stesso modo in cui dovrebbero vivere del proprio operato i negozianti di dischi,di video o di altri settori (stanno chiudendo persino BLOCKBUSTER e si prospetta un taglio generale anche alla FNAC) e questo faceva pur parte di una società consumista e borghese (come la definiva Pasolini) ma umanamente vivibile,con spesso punte di eccellenza e di coltivazione del genio che non aveva bisogno di grandi tecnologie per emergere.
    La questione tecnologia SI o NO , oppure "vecchio" contro "nuovo" secondo me non ha ragione di esistere...esiste invece il livello qualitativo dei prodotti che è andato via via crollando,in base alla diffusione del dilettantismo in tutti i settori,proprio perchè non è più una libera scelta essere dilettanti ma è ormai un obbligo,in quanto viene considerato lavoro produttivo soltanto ciò che crea MASSA e non particolarità.
    La stessa industria cinematografica italiana,una delle più fiorenti nel mondo,è stata spazzata via dalla omologazione digitale,se non nei pochissimi casi (mediaset,Cecchi Gori...) in cui può sentirsi protetta e garantita dalla stessa industria (ma rispetto al passato non produce nemmeno un ventesimo di prima).
    Questi sono i NUMERI...e su quelli credo che ci sia poco da discutere.

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  41. Sul si stava meglio prima concordo con Allelimo, a volte mi son sorpreso io stesso a farlo, ma da parecchi anni ormai cerco di non caderci più. Forse , Allelimo, si stava facndo un po di amarcord e il divertimento stà proprio li, l'abbiamo fatto un mucchio di volte anche col calcio. Ci si emoziona un po coi ricordi e bon, tutti contenti.
    E TUTTODUNTRATTO IL CORO: PA-ASTA DEL CA-PITA-NO!!! Ha ha ha grande Carletto Dapporto. Sempre amato tantissimo anche Calindri seduto al tavolino in mezzo a un incrocio trafficatissimo.
    BrancamentA CHA CHA CHACHA, BRRRR col il braccio che sclpiva un bicchiere di ghiaccio.
    Personalmente odio la tv ci guardo lo sport e basta, ma c'era più classe anni fa.
    @Ursus: a proposito di merdate del 1967 (mio amatissimo anno di nascita) Englebert Humperdnick andò al primo posto nella classifica UK col singolo Please release me (una melassa tremenda)negando ai Beatles con Penny Lane\Strawberry fields (non un singolo qualsiasi)il primo posto che fino ad allora tutti i loro singoli (successivi al primo che era andato al 1° posto) avevano raggiunto

    cheers, ha ha ha

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  42. In quel caso sottoscrivo!
    Ma un solo caso su diverse centinaia ci può anche stare...sempre meglio misurarsi con Humperdinck che con gli amici di Maria :-)

    Brano consigliato
    GIORGIO GABER - la risposta al ragazzo della via Gluck

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  43. In ogni caso, al di là di certe punte polemiche, in questo blog si parla di "cose divertenti": musica, carosello, manifesti rock, sport, cinema.
    Che personalmente faccio risalire ad un certo periodo (dai primi 60's ai primi 80's) in cui è concentrata la maggioranza delle mie preferenze musicali, cinematografiche etc.
    E quindi si estremizza allegramente su questi parametri.
    A me piace molto dire in giro alle varie presentazioni di libri che la musica è nata con "Love me do" ed è finita con "London calling", massimo "Sandinista".
    Un po' di gente annuisce, altri si incazzano etc etc.
    In realtà sappiamo bene che è iniziata con "My generation" e finita con "Let it be" ma non si può dire tanto in giro.

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  44. Ursus, ok, allora parliamo delle classifiche e dei numeri dell'epoca.
    Perchè ho scritto 1967 non a caso: in quell'anno sono usciti alcuni dischi fondamentali (Velvet Underground, Doors, Pink Floyd, Hendrix, Zappa, Traffic, etc.)
    Ma vediamo cosa c'era davvero nei negozi di dischi italiani, quali sarebbero stati i dischi che un acquirente casuale avrebbe trovato entrando in un negozio nel 1967, quelli che la gente comprava ed ascoltava.
    Mi limito ai 20 più venduti in quell'anno (qui c'è la classifica completa del 1967)

    A chi (Hurt) - Fausto Leali
    Theme from Dr. Zhivago (Lara's theme) - Bob Mitchell
    Cuore matto - Little Tony
    Nel sole - Al Bano
    La Coppia più bella del mondo - Adriano Celentano con Claudia Mori
    Parole - Nico e i Gabbiani
    Un Mondo d'amore - Gianni Morandi
    Mama - Dalida
    A Whiter shade of pale - Procol Harum
    Poesia - Don Backy
    L'Immensità - Johnny Dorelli
    29 settembre - Equipe 84
    Pietre - Antoine
    Stasera mi butto - Rocky Roberts
    La Banda - Mina
    La Mia serenata - Jimmy Fontana
    Winchester Cathedral - New Vaudeville Band
    Se perdo anche te (Solitary man) - Gianni Morandi
    San Francisco - Scott McKenzie
    Senza luce (A whiter shade of pale) - I Dik Dik

    Ecco, io dentro qui ci vedo quello che stavo sostenendo io (le cose brutte vengono giustamente dimenticate) e non quello che sostenete voi (era tutto bello a prescindere)

    tony-face, sei irrecuperabile: il mod meno mod del mondo... :)

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  45. In questo elenco ci sono almeno una decina di brani che reputo FONDAMENTALI...se poi vogliamo scendere ancor più giù nell'underground,ma parliamo sempre di gruppi che vendevano centinaia di migliaia di dischi,potremmo citare
    CORVI,RAGAZZI DEL SOLE,FANTOM'S,ASTRALI (3 su 4 sono di Torino)
    non solo : esordiscono su vinile LE ORME,i NEW TROLLS,i NOMADI incidono "Dio è morto",in TV sono mattatori Giorgio Gaber e Caterina Caselli con un programma che porterà in Italia Who,Small Faces e Byrds...nello stesso anno arrivano anche i Rolling stones,escono i Jefferson Airplane con Grace Slick,i Grateful Dead con il primo album e in Italia
    Mario Schifano riunisce LE STELLE che verso la fine dell'anno incideranno (sempre a Torino) l'album più coraggioso della storia del POP nazionale.
    E mi fermo qui,perchè potremmo fare un elenco interminabile (solo analizzando un unico anno)...

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  46. Monterey pop festival messo a confronto con sanremo 2012
    che risate

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  47. Allelimo, ma di cosa stiamo parlando? Il post parla di Carosello, di una trasmissione di intrattenimento televisivo e gli interventi erano su Carosello e sulla tv. Ora capisco che ti sei sentito "chimato in causa" dagli "occhio arriva Allelimo", ma non c'era bisogno di tirare in ballo l'atteggiamento "era meglio morire da piccoli", non c'entra un cazzo. E la discussione si è spostata sulla musica...va benissimo lo stesso, però devi ammettere che hai rivoltato la frittata. Cazzo c'entra l'hit parade del '67 con Carosello?

    Mi sembra che Carosello sia il frutto di una televidione ancora figlia di un'epoca in cui le uniche forme di intratenimento concepibili erano l'arte, il cine, la musica, il teatro, l'avanspettacolo, per cui ci voleva gente e autori coi controcazzi...tette, culi, gossip selvaggio e la convinzione che per fare tv basta mettere in onda chiunque sia disposto a rendersi ridicolo pur di apparire sono arrivati dopo...la tv "per tutti" rispetto al passato è peggiorata. E negarlo è altrettanto acritico, quanto schifare a priori le novità. Le trasmissioni dei 2000/2010 non reggeranno mai confronto con un Carosello nemmeno quando i posteri le rivaluteranno.
    A me interessa.

    W

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  48. Tanto di cappello, Ursus. Punto e basta.
    Visto che citi Le stelle di Mario schifano, lo scorso anno il buon Marco Melzi ha ristampato il disco, in versione picture, riprendendo la copertina originale in versione poster. Molto bello. Fateci un pensiero, visti i prezzi del vinile originale.

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  49. Thank you'll very much
    ho citato Le Stelle , perchè si è tirato in ballo l'Italia...ma anche partendo da ciò che stava ai primi posti in hit-parade (e lì parliamo di gente che è arrivata oltre UN MILIONE di dischi venduti) salta subito all'occhio la differenza con l'epoca attuale :
    la musica "commerciale" era rappresentata da MINA e dalla CASELLI (in testa c'era anche "Sono bugiarda") e se vogliamo fare il confronto con Arisa e Lady Gaga va benissimo,fate voi !
    Avrei potuto citare anche i DEVIANTS,i CREAM ecc...ecc...
    ma in ogni caso NON C'E' PARTITA,è come far giocare l'Inter di Herrera contro gli attuali della pro-loco di Abbiategrasso (con tutto il rispetto)
    c'è poi una cosa fondamentale,che riguarda la cultura nel suo complesso e non solo la musica...cioè che quegli anni hanno cambiato la storia del mondo A TUTTI I LIVELLI !

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  50. Ursus, io i dieci brani "fondamentali" lì non li vedo proprio, ma deve essere la solita questione di gusti.
    Forse quello dei Procol Harum, il resto pop figlio dei suoi tempi.
    E intendiamoci, quasi tutta roba che ricordo perfettamente (a parte Don Backy e Dalida) e che mi piace anche, soprattutto per i ricordi legati a quelle canzoni. Ma fondamentale in quell'anno era VU&N, mica Cuore Matto di Little Tony.

    I gruppi underground, direi che c'entrano poco: Le Stelle, certo, bell'album, rarissimo e invendutissimo.
    Poi ristampato e riscoperto, come sta accadendo adesso per i gruppi underground dei primi anni '80, come accadrà tra una trentina d'anni per i gruppi underground di questi stessi anni. Accetto scommesse su questo: i cinquantenni del 2040 parleranno della fantastica musica degli anni '10, della televisione e del cinema e di quello che volete voi, paragonando il tutto al vuoto degli anni '40.

    Io non sto negando che esistano bellissimi dischi nel passato, sto negando che tutto fosse meglio e che quello che c'è oggi sia peggio a prescindere. Perchè lo dice ogni generazione a proposito della sua giovinezza.

    W: stiamo (sto) parlando di un atteggiamento riguardo al passato e a quello che da lì viene. La frittata non l'ho rivoltata io, di musica ha cominciato a parlare lo Zio e io gli ho risposto.
    Mentre nessuno ha risposto sulla strana dicotomia tra la "nostra" interpretazione della tv degli anni 60 e 70 e quella ad esempio del contemporaneo Pasolini, che ne diceva tutto il male possibile.
    Dopodichè, se il discorso non interessa, piantiamola pure qui.

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  51. Eh, appunto, a me interessa...io ti ho già detto che in linea di principio sono d'accordo con te sull'atteggiamento passato/presente e che io francamente non l'ho riscontrato negli interventi...

    Le considerazioni di Pasolini, lungimiranti e valide allora come oggi, che hai postato sono per lo più sociologiche e politiche. Stiamo parlando di programmi di intrattenimento. Se guardiamo al passato, da questo punto di vista, oggi c'è più merda di allora e te lo dice uno che è cresciuto a quintali di tv commerciale.
    Nessuno ha detto che una volta la tv era buona e adesso sia cattiva. Jannacci cantava La televisiun la t'indurmenta c'me un cojun molto tempo fa...Ci si può affezionare anche ai Fantastico e alle Domenica In, le considerazioni sociologiche sull'esercizio delpotere attraverso la tv sono un'altra cosa.


    "Purtroppo il football ha assunto in qualche località aspetti diremo quasi in­dustriali: le società sono orga­nizzate come grandi aziende, dove lo sport, che dovrebbe esse­re sempre sinonimo di cavalleria e di purezza, deve camminare a braccetto con l'interesse".
    Estratto da un articolo anonimo su "Il Resto del Carlino" del 5 novembre 1927...lungimirante, eh...e così via...

    W

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  52. Ursus: l'interpretazione storica è evidentemente riservata al passato e per gli anni in corso non si può ancora fare, però non mi sembra che dopo gli anni '60 non vi siano state cose che hanno cambiato la storia del mondo a tutti i livelli.
    Giusto un paio: caduta del muro di Berlino e Internet...

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  53. Per quanto ne so io l'interpretazione storica c'era già ai tempi...a differenza di oggi,che con tutta la nostra tecnologia non siamo stati capaci di salvare la cultura e l'informazione dal baratro neo-totalitario in cui è caduta da tempo (MOLTI mezzi differenti,ma tutti controllati dallo stesso cervello).
    Muro di Berlino e internet : figli della rivolta ungherese (1956) e di Praga (1968-69)
    Internet nacque ad uso militare,il fatto che sia stato utilizzato in seguito per scopi democratici è riconosciuto da tutti (altrimenti non saremmo QUI)ma non lo avremmo MAI avuto libero se non ci fossero stati i germi della contro-cultura dal 1968 in avanti.

    La lista dei brani FONDAMENTALI parte da "29 settembre" (pezzo strutturalmente ATTUALISSIMO di Battisti,non di un cretino uscito dal grandefratello,tanto per capirci) e arriva fino a "San Francisco" di Scott McKenzie,ma passerebbe addirittura da "Nel sole" di Al Bano che a qualcuno farà anche schifo,ma che in quanto ad estensione vocale resta secondo soltanto a Claudio Villa...facciamo cantare uno qualsiasi dei "nuovi" con quei microfoni e quelle apparecchiature tecniche di allora e poi facciamo un raffronto immediato.

    Comunque mi piace un casino l'idea di aver fomentato tutto questo dibattito,con il semplice suggerimento di trattare un argomento frivolo come CAROSELLO...saranno gli effetti della "retro-cultura" ma non credo che lo stesso sarebbe successo analizzando un qualunque programma TV odierno.

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  54. Ursus, l'interpretazione storica come categoria esiste da sempre (diciamo da Tucidide?) ma la puoi applicare solo al passato, se la applichi al presente non funziona: manca la prospettiva.
    Limitiamoci alla musica: guarda un po' che rivalutazione c'è in corso degli anni '80 ultimamente, quelli che "durante" erano di solito definiti di plastica.
    O anche degli anni '70, questi ormai rivalutati da parecchio: durante gli anni '70 e gli anni '80, di solito ci si riferiva solo agli anni '60 come "mitici" e si parlava parecchio male degli anni '70 pre-punk (glam, prog e disco non erano ancora stati rivalutati).

    Poi, se vogliamo negare tutto, dire che la musica è finita nel 1979, che tutto era più bello quando eravamo giovani (Caduta del Muro di Berlino figlia degli anni '50 e '60, anche no eh: per quello che ricordo io erano gli anni della guerra fredda, dei blocchi contrapposti USA-URSS), che Internet è figlia della controcultura (che io amo, dalla Summer of Love in poi, vedi qui se vuoi), non riesco a seguirti. Il perchè l'ho già detto più volte qui sopra, evito di ripeterlo che se no mi annoio da solo.

    Sui brani fondamentali, perdonami, ma "29 settembre" e Battisti fuori dall'Italia non li conosce nessuno, così come Al Bano e Claudio Villa. Ma forse per "fondamentali" non abbiamo gli stessi parametri di riferimento: io pensavo alla "storia della musica rock" non alla "storia della musica pop italiana". Due cose rispettabilissime, ma direi diverse.

    La discussione, se posso permettermi, non è nata tanto dall'argomento Carosello quanto dal sassolino nello stagno del solito conformismo acritico ("era tutto meglio prima") cui ogni volta non riesco a resistere e a non rispondere... :)

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  55. Mah...mi sono riletto i primi post e continuo a credere che il conformismo acritico della serie "era meglio prima" a priori lo hai visto solo tu...

    Non mi arrischio nel merito della prospettiva storica che non so manco andostà, comunque a me i rivalutatissimi Anni 80 continuano a fare cagare, anche nelle migliori cose underground, continuo a preferire gli originali sixties e seventies e piuttosto robe più recenti. Di più: tutto sto revival wave-80 con chitarrine flat e ritmi dance mi ha stufato da un bel po' e da mo'..poi, è vero, i gusti cambiano e chi non ha mai rivalutato, per un motivo o per l'altro, dischi-libri-film che prima aveva ignorato se non detestato?

    Io scommetto che questi anni televisivi saranno ricordati come quello che sono: spazzatura. Poi magari qualcuno li rivaluterà. Non io.

    E per finire una bella hit parade di aprile 2012

    1 - Somebody that I used to know - Gotye / Kimbra

    2 - We are young - fun/Janelle Monae

    3 - La notte - Arisa

    4 - Drive by - Train

    5 - Titanium - David Guetta

    6 - Ti dedico tutto - Biagio Antonacci

    7 - Sono solo parole - Noemi

    8 - Ai se eu te pego! - Michel Telò

    9 - Girl gone wild - Madonna

    10 - Next to me - Emeli Sandè

    W

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  56. W: a te gli anni '80 fan cagare, a molti altri sembrano il massimo dell'espressione musicale, e direi che ci stanno entrambe le posizioni.
    Ma io non parlavo del revival new-wave della new-wave (bleah) quanto delle ristampe di quasi tutto l'underground italiano di quegli anni (vedi Spittle Records e Mannequin ad esempio).
    Possono non piacerti, ma non vedi davvero che il meccanismo è lo stesso che ha portato alle ristampe dei gruppi di cui parlava prima Ursus?
    La hit parade di Aprile 2012, direi che dimostra che le cose interessanti non sono nelle hit parade, esattamente come era nel 1967.

    Sulla tv, ribadisco: non mi interessa poi molto, nè so dicendo che adesso sia meglio che negli anni '70.
    Sto dicendo che quello che noi adesso ricordiamo con nostalgia, attribuendogli un "valore" artistico, dai contemporanei era percepito come spazzatura, esattamente come facciamo noi con la tv di adesso.
    Se a te questa cosa non dà da pensare, che ti devo dire.

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  57. Ma me ne rendo conto, se pensiamo alla rivalutazione del cinema di genere, ecc e certo anche anche alla riscoperta di certe sonorità sottotraccia negli anni '80, siamo d'accordo...
    guarda, credo di aver capito il tuo ragionamento e sono d'accordo.

    Che le cose più interessanti siano/fossero fuori dalle zone alte delle classifiche è sicuramente più vero che falso. Però continuo a credere che, facendo un raffronto 'da vicino' delle due classifiche una differenza sostanziale e oggettiva (se si può dire) a favore del '67 c'è. Certo è la mia opinione di appassionato di sixties e seventies (ma ti assicuro appassionato da sempre). Il fatto che alcune cose possano essere rivalutate non le riabilita per forza, non sempre. E non parlo di riscoperta, come per il beat negli '80, ma di vera riabilitazione dalla merda alla cioccolata.
    Ma forse faccio confusione: com'è che certe cose che vengono prima percepite come spazzatura poi vengono rivalutate e viceversa?...i gusti (anche personali) cambiano, ma non per tutto. Ci sono cose, poche, che resistono al tempo e non temono discussioni...

    W

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  58. La differenza sostanziale sta anche nei numeri :
    nel 1967 (ma anche oltre) si arrivava alle punte alte della classifica con MILIONI di dischi venduti,quindi era un mercato POPOLARE !
    Oggi lo si fa con cifre MOLTO più basse di quanto lo fossero quelle dei più oscuri gruppi underground (c'erano gruppi LOCALI che vendevano migliaia di dischi anche nelle più sperdute province italiane).
    Ciò significa 2 cose fondamentali : che il mercato del supporto è calato paurosamente con l'avvento del digitale esoprattutto con la pirateria via internet e 2 - che di conseguenza l'underground di oggi è totalmente dilettantesco (se non in casi rarissimi)...ma lo è diventato persino in zone che fino a ieri sembravano "immuni" (persino in UK e negli USA è più difficile vivere di musica OGGI che 20 anni fa).
    Sulla scena underground degli anni 80 è tutto un altro tipo di discorso...ma qui ci vorrebbero altri 50 blog !
    Fatto sta,comunque,che i generi che oggi stanno rivalutando anche i giovanissimi sono pur sempre legati a riferimenti storici evidenti : gli stessi Not Moving,No Strange,Sick Rose venivano da quel tipo di cultura...così come Cramps,Hoodoo Gurus,Lyres,Fuzztones,Prisoners e compagnia.
    l'easy-pop tradizionalmente 80es (in stile Duran o Spandau) funziona poco in ambito "collezionistico",vanno molto meglio i gruppi dark-punk o contaminati da altri generi più classici(ovviamente sto facendo delle valutazioni in base a mie esperienze personali di ex commerciante e su scala prettamente NAZIONALE).

    Sono totalmente d'accordo sul fatto che ciò che viene "rivalutato" ha spesso una grande forma di sopravvalutazione e di MODA...però è molto difficile che certi fenomeni,legati puramente a nostalgie personali,rimangano a galla per più di un TOT di tempo,molto difficile !
    Il soul,il blues,la psichedelia ed il rock più significativo hanno da sempre estimatori ed un continuo ricambio di pubblico,per fortuna.

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  59. "Il soul,il blues,la psichedelia ed il rock più significativo hanno da sempre estimatori ed un continuo ricambio di pubblico,per fortuna".
    Sottoscrivo! E per me lo stesso vale (per lo più) anche per le altre forme di arte/spettacolo. Carosello compreso.

    W

    RispondiElimina
  60. Ursus, scusami, ma in quanto ex-negoziante ragioni esattamente come le majors, e il vostro modo di ragionare è esattamente quello che ha portato all'attuale "crisi" del prodotto disco (non della musica, eh: sono due cose molto diverse).
    Ma non è un parere solo mio, se vuoi puoi leggere questo intervento di Franco Fabbri che cerca di spiegare perchè è inutile continuare a dare la colpa al download pirata.
    Le cose che stanno rivalutando i giovanissimi mi sembrano anche altre oltre alla psichedelia dei secondi anni '80, c'è un movimento di ristampe di punk/wave/dark intensissimo qui in Italia (già citate Spittle e Mannequin, ma non sono le sole), che non hanno nessun tipo di riferimento agli anni '60.

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  61. Anonimo, domando scusa se ti ho annoiato.
    Però la soluzione c'è ed è semplice: non leggere quello che scrivo...

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  62. dai anonimo molla il colpo ! basta !

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  63. urra'! Forse sono riuscito a togliermi dagli anonimi.

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  64. Sono un mostro! sto' imparando l'arte del web... Non che ci volesse tanto, ma tecnologicamente sono una bestia. Migliorero'.

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  65. Ma chi è sto Fabbri che scrive come il megadirettoregalattico di fantozzi ?????

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  66. Buoni quelli...te li raccomando !

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  67. "Chi è questo Fabbri" è una domanda che denota la pochezza di chi l'ha fatta.
    Per una prima risposta, bastava seguire il link "home" dalla pagina contenete il suo articolo, e da lì schiacciare il link "biografia".
    Franco Fabbri è una delle pochissime persone al mondo che quando scrive di musica sa di che cosa parla. Tutti i suoi libri sono consigliatissimi a chi si interessa davvero di musica.

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  68. libri piratati e scaricabili via internet ovviamente

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  69. No, caro il mio imbecille, basta andare in una biblioteca pubblica e prenderli in prestito: pensa te, è legale e non mi risulta che nessuna casa editrice sia mai andata in rovina per questo.

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  70. Grande Carlo.
    Adesso devi metterci una foto

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  71. Però Allelimo, questo Fabbri scriverà anche seriamente di musica (come mi è parso), ma non può venirmi a citare ad esempio di mercato legato alla musica la Turchia! Io sono padre di un quattordicenne che ascolta musica (preferisco non sapere quale ha ha ha ha), ha un Ipod o roba così, comunque sa usare anche tutto il resto perchè quando mi ha chiesto gli ho fatto vedere, poi ovviamente va con le robe del suo tempo come io ho fatto prima di lui. Vado in Inghilterra due/tre volte l'anno e i negozi di dischi sono ancora pieni di cd alcuni anche a prezzi diciamo pieni, poi c'è ovviamente tutto il resto (parlo di grossi negozi, catene etc), ci sono poi una sacco di negozi di dischi con vinili e cd. La Turchia che background può avere in termini di cultura legata alla musica leggera come la intendiamo noi, arrivano adesso, ha saltato tutti i passaggi precedenti, che metro di paragone può mai essere?

    A.G.

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  72. Caro A.G. forse (e dico forse) non sarebbe male leggere tutto l'articolo e non solo le prime due righe.
    facendolo, non ci vuole moltissimo a capire che lo spunto dell'articolo è un viaggio tra Grecia e Turchia (Atene, ebbene sì, non è in Turchia...), che sono presi ad esempio di mercati "lontani dal centro".
    Poi i dati citati e il grafico (estratto dal Guardian, non dal Corriere di Smirne) si riferiscono al mercato della Gran Bretagna.

    Anche se ci sarebbe da dire sulla tua visione di Grecia e Turchia che molto assomiglia allo stereotipo che hanno inglesi e americani dell'Italia (pizza-sole-mandolino). All'area greco-turca appartiene uno dei generi che hanno dato origine alla popular music di oggi, cioè il rebetico, insieme con la canzone francese, quella napoletana, il fado, il flamenco, il blues, etc.

    Però su Franco Fabbri non transigo: i suoi libri dovrebbero essere letti da chiunque si definisca appassionato di musica, a partire da "Il suono in cui viviamo" e "Album bianco", ma anche i più specialistici e complessi "L'ascolto tabù" e "Around the clock".

    RispondiElimina
  73. La geografia la conosco benissimo caro il mio saputello ho avuto 10 dalla prima elementare alla 5à superiore e all'esame di geografia per geologi ho avuto 28! Atene è in grecia, ma Smirne in Turchia (o Anatolia o Asia Minortre se vogliamo essere più precisi), L'articolo l'ho letto fino alla fine, il grafico l'ho guardato bene e la fascia verde (music) nonostante il calo, tiene, in Grecia non lo so, e in Turchia dimmelo tu che spessore ha.

    Porta qui i dati di vendita di apparecchi stereofonici,dischi, cassette e tutto il resto di Grecia e Turchia dal 1960 al 1980 che poi li confrontiamo con quelli di UK, USA e persino Italia. Le tue allusioni a quello che uno pensa di certe cose tientele per te, non sono uno che viaggia a pregiudizi come fai tu camuffandoti da sapientone.Lo stereotipato sei tu al contrario, direi che gli anglosassoni han superato ormai lo stereotipo Italia, mentre tu ce l'hai ancora verso di loro.

    Non chiamarmi più caro, non voglio!

    unfrendly yours

    A.G.

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  74. A.G. domando scusa, hai ragione tu. La Turchia è il fulcro dell'articolo di Fabbri, chissà come ho fatto a non capirlo da solo.

    RispondiElimina
  75. Non caro A.G, dimenticavo: bellissimo il tuo "la fascia verde tiene": dal 1999 al 2008 si è ridotta del 50%, a favore di DVD e videogiochi. Quindi secondo te di cosa stimao parlando? Non c'è nessuna flessione di vendite di musica, e l'industria discografica non è in crisi? Ottimo, avevo capito che dicevano tutti il contrario...

    RispondiElimina
  76. La fascia verde cala dal 2006 al 2008. Prima tutto sommato cala poco. Non c'è dubbio che l'ascolto privato di musica si un occupazione ormai superata da parte dei più giovani. Sul consumo di musica da parte di questi ultimi non sono convinto, a me parer che ne consumino ancora, probabilmente gratis. Dell'industria discografica non mi importa un cazzo, ho sempre registrato i dischi dei miei amici che non avevo su cassette.

    Piantala di trattare la gente come se fossero dei poveri tonti e tu quello che capisce tutto, e vaffanculo.

    A.G.

    RispondiElimina
  77. E tu invece di cosa parli che i negozi Blockbusters chiudono? Cos'è se lo dici tu i dvd non sono in crisi?

    A.G.

    RispondiElimina
  78. Non caro A.G. io non dico un bel niente, ho solo riportato un link a un articolo che contiene un grafico, si può essere in grado di leggerlo oppure no.
    Per quanto riguarda il vaffanculo, grazie altrettanto.

    RispondiElimina
  79. Non caro A.G. dimenticavo un'altra volta: a sapere l'inglese, dal grafico si vede abbastanza bene che le vendite dei DVD sono raddoppiate nel periodo preso in esame, e i noleggi sono dimezzati. Quindi, i Blockbuster chiudono, esatto, si capisce anche dal grafico.
    Che comunque non serve a dimostare questo, ma il motivo per cui non è solo il download pirata ad avere messo in crisi le vendite dei dischi.
    ps - non è che io tratto tutti come se fossero tonti, solo quelli che non capiscono quello che leggono...

    RispondiElimina
  80. Chi sei il Nazzareno? O l'unico uomo alfabetizzato del pianeta, in grado di comprendere frasi compiute? Certo che so leggere come chiunque altro qui. Il calo netto delle vendite musicali del grafico quando avviene? Me lo vuoi spiegare Professor Allelimo dei miei coglioni?

    Tu giri sempre le frittate come cazzo ti pare e poi fai intendere agli altri che sono dei deficienti perchè pensi di essere troppo superiore per dirglielo direttamente. Beh te lo dico io direttamente cosa sei tu: UN POVERO SFIGATO.

    Vai a predicare in qualche chiesa evangelica cercano sempre qualcuno.

    A.G.

    RispondiElimina
  81. Non caro A.G. scusami, è evidente che saper leggere è solo il primo passo, poi si deve anche capire quello che si è letto: e qui non sei messo mica bene...
    Per quanto riguarda il povero sfigato, ma che insulto è? :)

    RispondiElimina
  82. Anche tu hai difficoltà di comprensione, quando dico di non chiamarmi "caro" intendo non chiamarmi proprio, ok?. Rivolgiti ad una terza persona indefinita quando rispondi, e non farti bello usando "non caro A.G".

    Ma forse è colpa mia non avevo specificato.

    Sfigato non è un insulto ma una semplice constatazione.

    Vai a farti fottere testa di cazzo

    cun la stràcursa


    A.G.

    RispondiElimina
  83. Non caro A.G., per quanto riguarda l'andare a farsi fottere testa di cazzo, grazie altrettanto.

    RispondiElimina
  84. cosa sei un pappagallo?
    O molto più semplicemente un verme che tira i sassi e poi nasconde la mano? Tu non insulti vero? no lo fanno gli altri...e già.
    bravo, bravo, saputello e maestro dell'educazione altrui, chiunque faccia un osservazione è un imbecille o non capisce quello che legge,neh?
    Cosa cazzo vuoi dimostrare, a chi?
    Chi sei tu?

    vai a cagare stronzo

    AG

    RispondiElimina
  85. Non caro AG, tirare i sassi e nascondere la mano e chi sei tu detto da uno che si nasconde dietro all'anonimato a uno che ci mette foto, nome e cognome, beh, per tutto il resto c'è master card!
    Per qunto riguarda il vai a cagare stronzo, grazie altrettanto.
    ps - grazie di esistere, era parecchio che non mi divertivo così!

    RispondiElimina
  86. Mi chiamo Alberto Galletti, son qua presente con foto da un po, dal lavoro posso solo leggere così un amico qui mi posta le mail ho usato AG per brevità, tutti san chi sono tranne te l'uomo più divertente e intelligente del pianeta.
    Io invece non ringrazio della tua esistenza in quanto incrociarti è proprio una merda.

    Che razza di nome è Allelimo?

    La tua faccia fa proprio schifo al cazzo

    AG

    RispondiElimina
  87. Non caro Alberto Galletti, tu devi avere dei grossi problemi, mi dispiace per te.
    Sei comunque molto divertente.
    Per quanto riguarda i tuoi ormai soliti insulti, grazie altrettanto.

    RispondiElimina
  88. altri tempi cmq... all'epoca anche la pubblicità era genuina

    RispondiElimina
  89. Eh, si. All'epoca si che sapevano farla. E che musica! Molto meglio di adesso. Ma era un'altra epoca, tempi migliori e più creativi...


    W

    RispondiElimina
  90. ma io vi dirò che la roba del 67 a me piace molto (byrds, LOVE!!, QMS, e altri miliardi di bands americane).
    Ma io i brividi del sound uk 63-66 non li ho mai più ritrovati altrove.
    (confesso che durante gli anni ho manomesso non male il mio Sistema Nervoso...) Ma per me quei 3 anni sono la musica.
    Mio cugino per esempio mi dice: ma come cazzo fai ad ascoltare quei mocciosi inglesi ipopigmentati e frignanti!! l'Urban Blues dei 50 è musica, i 60 sonbo roba da chey!
    Al che un mio amico di Sarmato gli dice sempre 'ma va caga, va...l'Urban Blues è Delta Blues sputtanato. Manca il cuore delle sessions sul Mississipi tra i 20 e i 30.
    Teoricamente potrebbe passare qui un gerarca fascio e dirci 'musica da degenarati quella! dovete ascoltare giovinezza! e basta.
    Io sbavo per gli early 60, ma adesso sto ri-ascoltando (grazie alla citazione di AndBot) i deliranti Flipper!.
    ah ah ah ah ah
    e poi 'Love Canal'.
    E sono contento perchè ieri sera ho beccatto Gallo e Tony in superforma, grandissimi Casula!

    RispondiElimina
  91. Grande Pibio, bell'incontro davvero, peccato per la mia uscita anticipata,vabbè
    sempre càsula

    AG

    RispondiElimina
  92. io poi mi sono ubriacato con una birra media..ma si può ???

    RispondiElimina

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