mercoledì, settembre 09, 2009

Mike



Mike c'è sempre stato (un po' come Andreotti).
Uno di quelli che con il nozionismo dei quiz traghettò una buona fetta di Italia ancora analfabeta o quasi verso maggiori conoscenze, seppur superficiali.
E che, soprattutto, ci fece conoscere l'indimenticata Sabina Ciuffini.
Non credo che poi mi mancherà così tanto ma un po' mi dispiace.

4 commenti:

  1. Del suo ultimo periodo mediaset non salvo quasi nulla,però ricordo con simpatia le serate del "Rischiatutto" e il personaggio nel bene o nel male legato alla storia d'Italia,storia televisiva ma non solo...la Ciuffini tra l'altro fece in seguito alcuni film leggermente osè,carini ma che non si trovano facilmente.
    Conoscevo Mariannini,il vecchio campione di "Lascia o raddoppia" studioso di esoterismo e personaggio molto bizarro nell'ambito torinese,forse anche Cristiano lo avrà visto qualche volta,lui girava rigorosamente in tram con abiti da dandy fine 800.

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  2. Eccome! L'ho incrociato qualche volta in centro sempre elegantissimo e carismatico.
    Abitava dietro la Gran Madre e successivamente fu ospite in trasmissioni di Chiambretti.
    C

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  3. Io ero scenografo al GRP nel 78 e lui curava un programma "Mariannini e l'etere" dove intervistava santoni,medium,spiriti reincarnati ecc...poi anni dopo si presentò candidato in una lista verde,da allora non lo vidi più in giro ma so che è mancato tempo fa.

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  4. guardate..non volevo commentare questo oggetto, però proprio ora ho letto una cosa di sam paglia (si, l'hammondista) e la copio incollo in quanto mi piace:

    Editoriale della scontentezza.

    E' entrato in miloni di case per decenni, ha saccheggiato pensieri e stuprato la presunta intelligenza di un popolo tanto diviso quanto accomunato dall'idolatrare il proprio carnefice, il presentatore del quiz del sabato sera come il dittatore che pensa a tutti pensando a se' stesso. Ci ha venduto di tutto, ci ha fatto vincere i milioni, ci ha coccolati col nulla mentre fuori c'era la nebbia, ci ha reso sterili di pensiero, ci ha illusi che potesse diventare anche parodia di se stesso, ma dietro c'era il denaro, ha incarnato il sogno politico della mediocrita' per tutti. Schifo l'idea che si celebri chi nulla ha prodotto, ma questo e' l'andazzo di un paese minato al cuore da un cancro irreversibile. Un presidente del consiglio che ogni giorno sembra sempre piu' un personaggio della "Fattoria degli animali", un capo della chiesa con lo sguardo da aguzzino e il patron della tv per tutti innalzato a senatore per aver distribuito porzioni della sua ignoranza in nome del piu' becero consumismo. Vanno tutti a braccetto, calpestando i nomi dei pochi luminari che meriterebbero di venire celebrati giornalmente, scrittori, artisti, musicisti, filosofi. Morti dimenticati per aver fatto troppo bene al paese.

    Paese di folli.
    Buona camicia a tutti.
    Di forza.

    Sam Paglia.

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