martedì, gennaio 16, 2024
Pete Best - The Best of the Beatles
L'inatteso licenziamento dell'agosto 1962 per fare posto a Ringo Starr nei Beatles, giusto un mese prima dell'incisione del singolo d'esordio "Love me do" (il resto della storia è più che noto), lasciò il povero PETE BEST nello sconforto più totale.
Brian Epstein trovò il modo di accasarlo con Lee Curtis & the All Stars, diventati Pete Best All Stars.
Successivamente Pete fondò il Pete Best Four prima e poi il Pete Best Combo.
Qualche 45 giri, un tour americano, scarso successo.
Nel 1965 con un piccolo colpo di genio venne pubblicato l'album "Best of the Beatles" con tanto di foto con John, Paul, George e il povero Stu Sutcliffe nei giorni di Amburgo, in cui Pete viene evidenziato con un cerchio intorno alla faccia.
Ovviamente chiunque rimase ingannato dal titolo pensando a una raccolta con il meglio dei Beatles.
In realtà si tratta di un modesto album di cover di brani tra rock 'n' roll e classico Mersey Beat, alcuni dei quali nel repertorio dei primi Beatles.
Venne intentata una causa per frode ma non fu portata avanti in quanto effettivamente quanto riportato sulla copertina era lecito:
era (Pete) Best (già) dei Beatles.
La band si sciolse poco tempo dopo.
Due membri del Pete Best Combo, Wayne Bickerton e Tony Waddington, ebbero poi successo come compositori di canzoni per le Flirtations e i Rubettes.
Pete Best abbandonò la musica, tornando in scena occasionalmente come ospite a vari raduni Beatlesiani.
Non fu interpellato per il progetto "Anthology" da cui però ricavò un sostanzioso "risarcimento" in royalties sulle vendite (nel Volume Uno appare in una decina di brani come batterista), tra il milione e i quattro milioni di sterline.
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