giovedì, maggio 14, 2020
Il Senato - Zibaldone
IL SENATO (il super gruppo composto da Luca Re, Fay Hallam, Andy Lewis e Alberto Fratucelli e Roberto Bovolenta dei Sick Rose) all'esordio sulla lunga distanza scrive il manifesto sonoro della propria esperienza artistica.
Da influenze prevalentemente di gusto 60's si arriva a suoni psichedelici freakbeat di matrice 70's, ballate alla Small Faces di "Odgen's..", soul pop, un pizzico di glam, qualche oscura cover.
Uno Zibaldone artistico molto ben prodotto e realizzato che attesta la band anglo/italiana tra le realtà più mature e in progress dell'ambito.
A seguire un'intervista a Luca Re, Fay Hallam e Andy Lewis.
1) Il Senato è nato come un'esperienza quasi saltuaria ed estemporanea. Si può dire che ora sia diventato un gruppo stabile?
LUCA
Beh in effetti tutto è nato in maniera molto estemporanea da un’ idea tua e di Alex!
Diciamo che concerto dopo concerto, tour dopo tour conoscendoci meglio e suonando parecchio insieme ci abbiamo preso gusto.
Ci divertiamo e questa è la cosa più importante, siamo riusciti a mettere insieme un album grazie soprattutto all’ impegno straordinario di Andy e Fay.
Cosa succederà in futuro non lo so. Di sicuro vogliamo aver la possibilità di suonare il disco dal vivo, non appena questo sarà possibile!
2) Gli inizi avevano una dimensione molto mod oriented. Ora vi siete spostati verso sonorità più freakbeat e quasi 70's. Evoluzione spontanea o scelta precisa?
FAY
No non si tratta di una scelta pianificata a tavolino.
Questo tipo di orientamento è stato determinato dalle canzoni che suoniamo dal vivo e dai pezzi che abbiamo composto per l’ album.
ANDY
E' esattamente come dice Fay!
Non si tratta assolutamente di una scelta pianificata. La nostra è stata una sorta di evoluzione naturale che ci ha portato a questo suono, insieme al mod sound più tradizionale a tutti piace il pop , il glam, il freakbeat, la new wave e il funky.
Esplorare differenti territori musicali è ciò che ha reso eccitante e divertente la realizzazione di questo disco e a mio avviso tutto suona molto fresco e spontaneo!
3) Come é nato l'album a livello compositivo e come e dove lo avete registrato essendo la band anglo/italiana?
LUCA
L’ idea di fare un LP è nata alla fine del 2018 dopo il tour in Germania dove l’accoglienza è stata particolarmente calorosa.
Abbiamo cominciato a scambiarci demo a distanza e a provare separatamente.
Poi nella primavera del 2019 il contingente italiano è volato in UK e in un fantastico studio nel Kent in 4 soli giorni abbiamo registrato le basi dell’ LP.
Poi a settembre 2019 abbiamo finito il tutto qui in Italia. Andy ha portato qui il suo studio mobile e grazie alla disponibilità del locale “Le Valvole”, in altri 4 giorni abbiamo finito il tutto.
4) Lockdown permettendo cosa avete in programma per la promozione?
LUCA
Avevamo già programmato un tour di due settimane qui in Italia che doveva farci suonare un po' in tutto il nord proprio in questo periodo, c’erano già delle date in UK per la fine di giugno e un altro mini tour questa volta nel sud Italia per la fine di luglio.
Al momento nessuno sa quando si potranno riprendere i concerti live.
Siamo già stato invitati al Mod Weekender dell’ anno prossimo a Bristol. Speriamo che almeno quello possa andare in porto.
5) Quali sono i dischi che più possono avere influenzato l'album?
FAY
Abbiamo cominciato a suonare dal vivo l’ anno scorso pezzi come 'Dr Rock' e 'It's a Good Thing' , queste canzoni sembravano fatte apposta per la band e da li in poi abbiamo incominciato ad indurire il nostro suono.
ANDY
Se si ascolta con attenzione il disco, si possono sentire svariate influenze che vanno dagli Stranglers, agli Slade, ai Dr Feelgood, ai Sonics, Marc Bolan e David Bowie, Sly And The Family Stone, Caravan, The Move e gli Equals, ma è sempre presente il classico mod e soul sound che ancora caratterizzano i nostri spettacoli dal vivo.
Etichette:
Dischi,
Le interviste
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
del Flaco mi fido
RispondiElimina