



Ogni mese la rubrica GET BACK ripropone alcuni dischi persi nel tempo e meritevoli di una riscoperta.
Le altre riscoperte sono qui:
http://tonyface.blogspot.it/search/label/Get%20Back
SKIDS - Scared to dance
La grande (e misconosciuta) band scozzese (il cui chitarrista Stuart Adamson fonderà poi i Big Country) esordì nel 1979 con questo album in cui condensava un'anima ancora legata al punk con istanze new wave, brani dall'impostazione epica e declamatoria e una personalità enorme.
Un vero gioiello in cui spiccano brani come "Into the valley" (diventato poi inno dei tifosi del Dunfermline Athletic e del Charlton Athletic) e "Saints are coming" (ripresa dai Green Day e dagli U2).
Non sapranno purtroppo ripetersi.
JOE JACKSON - Fast forward
Ricordato più spesso per gli esordi e per il gioiello pop jazz di "Night and day" Joe Jackson ha continuato una carriera densa di altri ottimi lavori con veri e propri picchi di eccellenza.
Come questo doppio, recente (2015), registrato in quattro distinte parti del mondo (a New York con signori musicisti come Bill Frisell e Brian Blade) e che copre una vasta gamma di influenze, dalla ripresa di "See no evil" dei Television (spettacolare) a splendide ballate, registri funk, jazz, blues e mille altre direzioni.
Notevole !
ROD STEWART - Atlantic crossing
Il primo album di Rod Stewart in contemporanea con la fine dei Faces e un cambio di rotta musicale che si dirige verso sonorità più commerciali e "americane", pur conservando in molti aspetti il consueto approccio ad un rock rozzo, sanguigno e bluesy. Ad accompagnarlo i Booker T and the Mg's al completo. Ottima la versione di "This old heart of mine" degli Isley Brothers oltre alla celeberrima "Sailing" che scalò le classifiche mondiali.
AA.VV. - Babylon's burning reconstructed
Operazione bizzarra ma molto interessante e piacevole quella di rimixare nelle più svariate versioni (per 16 volte) il classico "Babylon's burning" dei RUTS.
Troviamo quella con solo archi, varie declinazioni dub e reggae (inclusa quella di Don Letts), elettronica, sperimentazioni varie. Ci sono anche i Groove Corporation, il batterista della band, Dave Ruffy, gli Apollo 440.
Da grande amante della canzone ho apprezzato molto.
OT ma non troppo
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=NCtzkaL2t_Y
50 anni fa esatti oggi: 30 gennaio 1969.
Senza dubbio la loro miglior prestazione di sempre.
Vista la rubrica, Get back, che era pure in scaletta.
Inarrivabili1
Esatto !!!
RispondiEliminaW I RUTS
RispondiEliminaC