mercoledì, marzo 26, 2014
Il potere del cazzo
Per promuovere il nuovo ep “Stereo Blues vol.1: Punk collection” di Lilith and the Sinnersaints abbiamo deciso di stampare un po’ di magliette riportando una frase che Rita/Lilith dice da sempre spesso “Ma a te il punk non ha insegnato un cazzo” (e di cui parlai in questo post di qualche anno fa http://tonyface.blogspot.it/2010/12/ma-te-il-punk-non-ti-ha-insegnato-un.html) come “una feroce esortazione ad alzare la testa quando la stiamo per chinare, ad osare, a non sottrarsi alla sfida, a buttarsi nella mischia quando tutto sembra perduto, a non rinunciare mai alla lotta, costi quel che costi”.
Abbiamo dibattuto sull’opportunità di stampare la parola CAZZO sulla maglietta, prevedendo anche una versione “censored” ma alla fine constatando che la parola è ornai di uso comune (traghettata nella radio nazionale addirittura alla fine degli anni 50 da Cesare Zavattini) in ogni media, normale intercalare, per quanto volgare, in qualsivoglia conversazione, abbiamo optato per la versione esplicita.
Mai ci saremmo aspettati nel 2014 di trovare, sorprendentemente, molte resistenze sia tra possibili acquirenti che hanno esplicitamente rinunciato all’acquisto perché il termine era troppo "offensivo", che tra chi ha dovuto eliminare la parola da volantini perchè i negozi non li accettavano o da jpg per il web di concerti per motivi affini.
Il potere del cazzo.
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Verba volant, scripta manent.
RispondiEliminaEcco la semplice spiegazione del perchè una parola "volgare" anche se ormai "sdoganata" e assurta a normale intercalare, possa dare fastidio.
PS a me da fastidio anche quando la siee usa come eccessivo intercalare nel linguaggio parlato ...
Anche a me infastidisce il parlare volgare ma sono rimasto ugualmente stupito dall'avversione anche delle nuove generazioni nei confronti della parola scritta…capisco per la MAGLIETTA BRUTTA ma le motivazioni addotte sono proprio "no, con quella parola non la metterei mai". Allo stesso modo alcuni negozi di dischi hanno respinto i volantini in cui appariva la maglietta e li hanno invece esposti con la parola "sfumata" o censurata o con altra immagine.
RispondiEliminaPerchè per quanto ci si possa dar arie da rivoluzionari, siamo un paese pieno di sepolcri imbiancati, dove la facciata di perbenismo conta.
EliminaIn una parola "pecore".
Domandati perché, al punto in cui siamo arrivati,si vada ancora a votare invece che fare una seria rivoluzione.
Posso anche non dichiararmi devoto del turpiloquio ma il primo pensiero e' stato "che IPOCRITI ..del cazzo"
RispondiEliminaL'appunto di Cristina e' plausibile in effetti ma...ma....ma....ma...ma.........
(esteticamente la versione pecettata e' bella però)
C
staminchia!!!
RispondiEliminaInfatti il censored è più elegante, si intuisce chiaramente il significato ma non c'è la parolaccia. Abbiamo voluto però vedere l'effetto che faceva la parola esplicita e cruda
RispondiEliminaCrozza la usa costantemente sia in RAI che su la7 e tutti ridono
RispondiEliminaOrribile dimenticanza, Tony. Grazie del "pacchettino" postale. Molto bello e intrigante l'ep Stereo Blues Vol. 1, con la voce che mi ricorda (parere puramente personale, neh..) l'ultima Marianne Faithfull. Dovrei riuscire a recuperare la ristampa di Challenge (Mercenary gods, No Submission e No suicide), recuperata dal buon Marco Melzi per la sua Bootleg Records. Te la mando.
RispondiEliminaHo letto, tutto d'un fiato, il libro di Ivano Fossati, TRETRECINQUE. Mi e' piaciuto molto, ma molto. Per noi che giriamo un po' di palchi, e' pieno di situazioni che abbiamo vissuto. Potremmo riempirlo di post-it..."questa l'abbiamo vissuta anche noi..." e via andare.
Mi segno di prendere quello di Fossati, interessante.
Elimina"Challenge" ce l'ho in vinile originale ehehehe
anch'io ce l'ho. Pero' la pazzia sta' nel mettersi in casa anche le ristampe ecc.ecc. Poi Marco ha fatto un bel lavoro, con articoli e recensioni dell'epoca allegate, tratte da giornali e fanzine.
RispondiEliminala grande letteratura la si è sempre fatta anche con la parola 'volgare',...vedi il Chaucer o l'Angiolieri o il Rimbaud o Porta o Belli o il Villon o il Fuléngh,....certa Italia retorica purtroppo ha sempre invece preferito la parola 'paludata',.e allora si tengano l'Alfieri o certe ' svenevoli bolsitudini neoclassiche' (che all'estero non hanno neanche mai 'cagato' tra l'altro,..dal tanto che erano 'convenzionali') ,...va bén, discorso lungo historicamente
RispondiEliminamicojoni il comeback di Micheleen!
RispondiEliminahttp://www.i400calci.com/wp-content/uploads/2013/04/Cazzo-rotto.jpg
RispondiEliminama mica ce l'osso
va bén.
RispondiEliminase la goba non ci vien
RispondiEliminaho appena sentito una che diceva "sbagliatamente"
RispondiEliminaavrà pensato che... giusto=giustamente; sbagliato=sbagliatamente. no? :)
RispondiEliminaPotreste provare anche una versione con un bel 8=====D al posto della parola
RispondiEliminaW
Il giorno che la Lilith con i Santi Peccatori passerà per l'Umbria o la bassa Toscana agguanterò una XL.....eh che cazzo!
RispondiEliminaCharlie
proporzionata al tu bischero?
Eliminala prendo come una lusinga ah ah ah :-)
Eliminacharlie
Wite te gusta l'aragosta?
RispondiElimina(citazione dotta)
C
Ahahahahah!
RispondiEliminaAnnette W
grande W..ahaha!
RispondiEliminaC
w Fuléngh siempre anyways,...apprezzato dal Rabelais ,..ma negletto nel paese dei retori da avanspettacolo, dei cortegiani e degli anonymous offenders......un motivo di vanto,...uno scrittore da réevaluer:) ,.. Vive L'idalique ignùrans-a:)
RispondiEliminaFICA :-P la maglietta ! mi piacerebbe averne una.......che si può fare?
RispondiEliminaScrivici a info@lilithandthesinnersaints.com
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