mercoledì, luglio 10, 2013
The Ashes
Nelle foto:
IL FAMOSO NECROLOGIO
ADELAIDE 1933: BOB WOODFULL SI ABBASSA PER SCANSARE UN LANCIO INGLESE
L’URNA CONTENENTE LE PREZIOSE CENERI
IL BELLISSIMO RIVERSIDE GROUND A CHESTER LE STREET
Il nostro ALBERTO GALLETTI torna a parlare della sua passione sportiva principale (con il calcio), il CRICKET.
Nello specifico di un evento curiosissimo per chi non ha particolari nozioni dell'ambito.
Comincia questa mattina a Nottingham (ore 11:00, mezzogiorno da noi) la 67a Ashes Series.
Si tratta della più antica, famosa, prestigiosa e di più alto livello sfida sportiva esistente al mondo: la sfida a cricket tra Inghilterra e Australia.
Una sfida epica che non ha uguali nel mondo dello sport e che ha dato luogo a gioie irrefrenabili, delusioni catastrofiche, sfide incredibili, tensioni, risentimenti incidenti diplomatici e interruzione dei rapporti ufficiali tra i due paesi.
Tutto prese il via da un necrologio apparso sullo Sporting Times il 2 settembre 1882 all’indomani della prima vittoria australiana in terra inglese il 29 agosto al Kennington Oval di Londra, la nota a piede recitava “.. il corpo del defunto cricket inglese sarà cremato e le ceneri portate in Australia.”.Essendo Il Marylebone Cricket Club organizzatore della sfida e composto di Lords, Ministri, Ufficiali di Marina e Aristocratici di ogni genere e risma, il necrologio non fu affatto apprezzato.
Venne indetta quindi una spedizione da effettuarsi nell’inverno successivo (estate in Australia) per riprendersi quelle benedette ceneri e salvare l’onore nazionale.
Venne incaricato della spedizione Lord Darney che fu inviato in Australia per una serie di tre test-match da giocarsi a cavallo del Natale 1882, la serie fu vinta dall’Inghilterra 2-1.
Dal 1894/95 la serie viene disputata su 5 test match. La durata massima di ogni test è di cinque giorni.
Da allora le sfide si sono susseguite alternandosi ogni 18 mesi quando si va dall’Inghilterra all’Australia e ogni 30 mesi quando si passa dall’Australia all’Inghilterra. Le sfide sono state 66 con 31 vittorie dell’Australia, 30 dell’Inghilterra e 5 finite in parità.
L’Australia ha vinto 123 Test, l’Inghilterra 100, i pareggi sono stati 87.
Per strappare gli Ashes dalle mani dei detentori è necessario vincere la serie, per mantenerle basta il pareggio.
La serie rimasta più celebre resta quella del 1932/33 quando le ceneri si trovavano in mano agli australiani i quali nell’estate del 1930 grazie a Don Bradman, il più grande battitore mai esistito, umiliarono gli inglesi sul suolo patrio per 2-1 ma con punteggi stratosferici.
Gli inglesi nominarono capitano per il successivo tour alle antipodi Douglas Jardine, noto per la spietatezza e il suo odio per gli australiani (vinceremo sicuramente gli Ashes, ma potremmo perdere una colonia dichiarò qualcuno alla Camera dei Lords apena informato della nomina).
Jardine nell’intento di neutralizzare Bradman ordinò ai suoi lanciatori veloci di lanciare corto sul lato gamba in modo che il rimbalzo alto costringesse i battitori ad usare la mazza per difendere la testa e il petto e concedesse agli inglesi facili prese al volo con conseguente eliminazione del battitore, così avvenne.
Bradman fu colpito ad un braccio nel secondo test a Melbourne, saltò il terzo e segnò la metà dei punti che era solito fare.
La ferocia (e precisione) dei lanciatori inglesi si manifestò insieme alla brutalità del loro capitano durante il 4° test ad Adelaide quando due battitori Australiani furono colpiti uno in pieno petto e venne portato in ospedale svenuto, l’altro in testa e dovette abbandonare la gara, la folla (oltre 50.000 spettatori) già incattivita si inferocì a tal punto che solo la polizia a cavallo sventò un'invasione di campo che avrebbe potuto costar cara agli inglesi.
Memorabile lo scambio di battute tra un giocatore inglese e uno dei due arbitri “in caso di invasione mi lasci almeno un o stump” (paletto di legno), “giammai“ rispose l’arbitro “mi serviranno tutti e tre!”
L’Australian Cricket Board telegrafò a Londra protestando per la condotta del gioco e per tutta risposta ricevette una nota di ammonimento dal presidente del MCC (che era il Ministro della Guerra dell’Impero Britannico) che non provassero a mettere in dubbio la buona fede e la sportività del loro capitano.
Il caso, cavalcato alla grande dai media dei due paesi, causò un tale livello di acrimonia tra le due nazioni che i rapporti divennero di fatto inesistenti per alcuni mesi, si ricompattarono poi solo all’infausto scoppio del 2° conflitto mondiale.
La serie passò alla storia come The Bodyline Tour dal modo in cui gli inglesi lanciavano direttamente alla figura. Gli australiani resero poi pan per focaccia agli inglesi negli anni 70 quando sotto la guida dei fratelli Chappell, devastarono regolarmente i battitori inglesi terrorizzandoli con i lanci di Dennis Lillee e Jeff Thomson infliggendo loro sconfitte umilianti e lividi su ogni parte del corpo.
Fino al 1981 quando Ian Botham già noto per le sue imprese per il Somerset e l’Inghilterra si rese protagonista della più grande rimonta mai avvenuta in un test match di cricket in quello che passò alla storia come Headingley ’81, la vittoria portò la serie sul 2-2 e lanciò l’Inghilterra, ancora una volta con Botham protagonista, verso una sonora vittoria ad Old Trafford nel 5° test match che siglò il 3-2 e la vittoria della serie.
Gli ultimi trent’anni hanno visto un netto predominio australiano con qualche sporadico successo inglese, che però hanno vinto le ultime tre serie su quattro.
Grazie ad una serie incredibile di grandi giocatori, gli aussies hanno dominato la scena mondiale ininterrottamente dal 1990 al 2005 periodo nel quale si sono aggiudicati anche un paio di Coppe del Mondo.
L’aneddotica è vastissima ma certo Shane Warne, il più grande lanciatore ad effetto di ogni tempo, merita un posto tra gli immortali degli Ashes per il lancio con il quale eliminò il capitano inglese Mike Gatting prima palla nel Test di Old Trafford del 1993, una delle più umilianti eliminazioni di sempre.
I favori del pronostico sono per gli inglesi, anche a mio parere, sono molto forti, troppe dispute interne hanno danneggiato la selezione e la preparazione della squadra australiana negli ultimi mesi con due cambi di allenatore, l’ultimo la settimana scorsa, possono comunque annoverare tra le loro fila 4/5 giocatori di livello mondiale,i grandi ex sono convinti che faranno una grande serie.
Nel camp inglese l’euforia di un mese fa ha lasciato posto alla consueta tremarella della vigilia, ma non c’è più tempo, da oggi si gioca.
Questi gli appuntamenti per un estate che si annuncia comunque appassionante:
10-14 luglio 1st Test, Trent Bridge, Nottingham
18-22 luglio 2nd Test, Lord’s, Londra
1-5 agosto 3rd Test, Old Trafford, Manchester
9-13 agosto 4th Test, Riverside Ground, Chester Le Street
21-25 agosto 5th Test, The Oval, Londra
Play on!
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Grande storia. Grazie.
RispondiEliminaMa in Italia esiste una Nazionale di cricket ? Gioca delle partite internazionali ? A che livello è ?
Io non ne so nulla di cricket e rimando la risposta a Sir Galletti ovviamente.
RispondiEliminaHo cercato il ranking e in testa c'è il Sud Africa e a seguire una decina di nazionali, tutte ex colonie inglesi a cui si sono aggiunte, a quanto ho capito, recentemente Canada e Afghanistan
Esiste la nazionale italiana di cricket, gli unici italiani che ci giocano sono figli degli emigrati Sri Lanka nati qua.Gli altri che hanno cognomi italiani sono oriundi italiani di seconda o terza generazione provenienti principalmente dal Sud Africa, qualcuno dall'Australia.
RispondiEliminaL'Italia ha giocato la ICC World League Division Three in aprile con Uganda, Nepal, USA, Bermuda e Oman, ha collezionato 5 sconfitte in 5 partite ed è retrocessa in Division Four (il 5° livello, visto che il primo è occupato dalle 10 nazioni che hanno llo status per giocare i Test Match e che sono di fatto inavvicinabili), si trova attualmente al n.26 nel ranking mondiale.
Coock ha vinto il toss, l'Inghilterra batterà per prima (il capitano australiano ha detto che avrebbe preferito battere lui per primo, la banda delle Coldstream Guards ha appena finito 'Land of hope and glory', lo stadio è pieno, squadre in campo, enorme boato di benvenuto della folla in un tripudio di bandiere britanniche e gialloverdi.
RispondiEliminaChe la battaglia abbia inizio
Preso il capitano inglese dopo soli 40 minuti di gioco, fuori per 13 (una miseria), giubilo tra i numerosi supporters australiani, not a good start
RispondiEliminaLa storia delle ceneri l'avevo letta (anche se era trattata in maniera superficiale perchè faceva da contorno) in un romanzo giallo di Elisabeth George dove la vittima era appunto un giocatore di spicco della nazionale inglese di Cricket. Ora con il racconto del Gallo si è chiuso un ciclo :-)
RispondiEliminaCharlie
A Borgonovo, sulla strada che porta alla Moretta e imboscato ben bene dietro agli alberi, c'è questo campetto sul quale giocavamo a pallone dalla mattina alla sera, estate e inverno, scappando da scuola per non perdersi qualche epica sfida.
RispondiEliminaE' sempre stato più terra che erba, qualche bel sasso semisotterrato che ha segnato mento e arti a intere generazione di Vatidonesi, in salita sul lato corto e ovviamente niente porte...ma uno spiazzo gigantesco verso i campi, che nei suoi tempi d'oro (stagioni dal 83 al 93 almeno) vedeva la presenza la sera di un centinaio di tifosi/giocatori (età media 12 anni) con risse generalizzate che potevano durare qualche ora per stabilire (in assenza di traverse) il gol/non gol.
Poi per un motivo o per l'altro i nuovi ragazzi l'hanno abbandonato.
Un bel giorno di qualche mese fa sono passato di lì in bici e sulla spianata verso la strada vedo decine di biciclette a terra. Mi fermo e subito sento grida agonistiche. Mi si apre il cuore, e come in sogno pedalo a tutta verso il campo. E arrivato lì c'erano i ragazzini indiani che giocavano a Cricket, con papà e mamme sullo spiazzo a fare un tifo pazzesco!! Io non conosco neppure le regole, ma sono stato lì un po, mi faceva piacere che in quel modo incredibile e imprevisto il nostro vecchio campetto fosse tornato a vivere. E, a vedere la grinta di quelli là, magari prima o poi avremo una bella Nazionale di Cricket anche noi, non si può mai dire.
Fino a poco tempo fa giocavano , ragazzi indo pakistani sullo spiazzo davanti alla Coop di Castello.
RispondiEliminaMi fermai anch'io per capire che cazzo di gioco fosse. Non capii ovviamente nulla di chi vinceva o perdeva ma c'erano 'sti ragazzi incitati da intere famiglie con vettovaglie varie , che ogni tanto esultavano, altre volte si dispiacevano.
Mi si è aperto (oltre al cuore) un mondo.
L'Italia che cambia (non so se in meglio o in peggio ma più danni all'Italia di quanto ne abbiano fatti gli italiani non possono fare, quindi in meglio).
A Campremoldo Sopra c'è un campetto in cui vado spesso con mio figlio a tirare due calci. E il sabato c'è sempre una partita tra due squadre di neri (che giocano da dio) , la domencia di indiani (che fanno schifo).
Però divertentissimo.
Ultima sull'Italia multietnica che non deve arrivare ma già c'è...
Un giorno ho portato mio figlio a Campremoldo a giocare.
Sono tornato dopo un paio di ore e l'ho trovato su una panchina che divideva un paio di pacchetti di patatine e due Sprite (comparti con una colletta generale) con la squadra con cui aveva giocato: lui, un albanese, un rumeno, un indiano, un nigeriano, un francese, un argentino.
Viva il Mondo !
Nel parco pubblico sotto casa mia i ragazzini pachistani sì allenano tutte le sere in estate. Tra qualche anno avremo una nazionale tosta, vedrete...
RispondiEliminaFabio T.
OT,sorry..
RispondiEliminaFabio T: vedi il post dove si parlava del tastierista di Fay..e batti un colpo!!
tanx
C
Scrivo alla Mod Queen e ti relaziono.
EliminaFABIO T.
tanx Fabio T
EliminaCristiano
Domenica a Lodi abbiamo schierato 4 italiani, 3 inglesi, 1 australiano, 1 pachistano, 2 indiani, il nostro club può contare anche su un nutrito e simpaticissimo contingente cingalese. Gli ospiti capitanati da un australiano folle e da un parmense più folle di lui han presentato 2 australiani, 1 inglese, 12 indiani, frutto della selezione della domenica precedente (stanno formando una squadra) oltre ad altri 5 italiani al seguito per vedere un po di cosa si trattava, grandissimo pomeriggio.
RispondiEliminaInfatti sono sicuro che nel giro di qualche anno risaliremo un bel po' il ranking con qualche naturalizzazione
RispondiEliminaNon ci farei molto conto se fossi in voi.
RispondiEliminaAnche a Castiglione del Lago (my hometown) la domenica pomeriggio in agosto ci sono dei ragazzi che giocano a cricket con tutto il contorno di familiari, pentoloni di cibi etnici fumanti e bandierine dello Sri Lanka in abbondanza. Pure io riguardo al gioco non capisco una sega ma talvolta mi fermo a guardare rapito.
RispondiEliminaCharlie
Quando preparano il lunch sono formidabili, la giornata perfetta prevede toss perso, bowling first, opponents all out for less tha 110, lunch with variety of curry, green biscuits, beers & batting in the afternoon score about 20 runs, win the game, beers, snacks and chat at close of play.
EliminaOT: Gallo io penso che Ben10 debba andare in culo, per 25/30 milioni di sterle lo accompagno io ovunque.
RispondiEliminaUTV
Charlie
Sicuramente c'è il fottuto Arsenal dietro, peccatp mi ero messo in testa che avremmo fatto una grande stagione, senza di lui rischiamo vedremo, se resta Bent e lui va rischiamo grosso.
RispondiEliminaCrollo inglese da 98-2 alla ripresa dopo pranzo a 215 all-out 12 minuti dopo la pausa del te, prestazione patetica, sotto con gli aussies adesso!
RispondiEliminaGiornata d'apertura straorinaria, l'Inghilterra si rifà sotto mettendo fuori 4 australiani prima della chiusura odierna:
RispondiEliminaEngland 1st innings 215 all-out
Australia 1st innings 75-4
quite incredible!
OT: Tony, ieri ero in una Feltrinelli di Roma e per la prima volta ho visto Rock 'n' Goal sugli scaffali di una libreria così l'ho comprato.
RispondiEliminaA prima vista sembra molto bello. Complimenti.
Si è molto carino.
RispondiEliminaCon il senno di poi poteva venire meglio ma già così è un buon viatico per conoscere l'argomento.
GRAZIE !!!!