lunedì, luglio 15, 2013
La musica ai tempi della registrazione digitale
Greg Lake (King Crimson, ELP e tanto altro) in un interessante libro di Max Marchini, “World Sculptures” a lui dedicato, dichiara più o meno, molto banalmente ma non troppo:
“Un buon brano rimane tale anche s registrato in maniera pessima, basti pensare ai classici blues o a certo materiale della Motown. Puoi andare nel migliore studio di registrazione e utilizzare la migliore tecnologia ma se la qualità della musica è pessima rimarrà tale”.
Di ritorno da un intenso weekend di registrazione con Lilith and the Sinnersaints posso però dire quanto invece la tecnologia aiuti anche la qualità artistica della musica. La tecnologia di registrazione moderna permette a tutti di incidere dischi (fino alla fine degli anni 70 li incidevano solo i professionisti o quasi) e permette di correggere, “pulire” scorie di vario tipo, aiutare batteristi imprecisi, chitarristi non impeccabili, cantanti non intonatissimi etc etc.
LIVELLANDO un po’ il tutto in alto, forse APPIATTENDO il talento, togliendo forse spontaneità ma consegnando alle orecchie un risultato migliore.
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L'unica cosa a cui la tecnologia non serve e' il cuore. Puoi essere bravo finche' vuoi e pure farti aiutare, come dici tu, nelle correzioni. Ma il cuore e' il cuore, punto e basta. E se riesci a trasmettere le tue emozioni all'ascoltatore, ecco, il grande risultato e' arrivato.
RispondiEliminaO no?
Secondo me il digitale è utilissimo e se lo si usa con intelligenza (magari limitando le sovraincisioni e privilegiando la presa diretta degli strumenti stessi) può dare risultati altrettanto creativi e spontanei,senza troppi livellamenti...il problema grosso lo vedo nella facilità di riproduzione e nella diffusione a pioggia di materiale "bootleggato" : quello è il vero prezzo che la tecnologia ci sta facendo pagare.
RispondiEliminaE non mi vengano a raccontare che anche prima c'erano le cassette,i nastri a bobine e bla,bla,bla...perchè anche quelle si compravano e non venivano regalate o scambiate con delle foto porno.
Il digitale è certamente utilissimo.
RispondiElimina"Prima" chi incideva era un professionista o quasi (quando si dice che i Beatles hanno registrato Please please me in un giorno a volte si dimentica che era gente che suonava dal vivo quei pezzi tutti i giorni).
Oggi incidono "cani e porci"
Il che è UN BENE.
E' giusto che tutti possano farlo (che poi non ci sia un pubblico sufficiente è un altro discorso ancora) ma i risultati sono spesso APPIATTITI e LIVELLATI da un ABUSO della tecnologia che permette a tutti di essere ad un livello minimo.
e se torna Allelimmmmu?
RispondiEliminanooo daiiii
RispondiEliminaQuando poi si va dal vivo,magari con gli impianti di certi locali (che sono gli stessi rimasti lì da 30 anni) i nodi vengono al pettine,infatti...
RispondiEliminaquesto,forse,i giovanissimi cresciuti con l'hi-tech lo impariranno col tempo,a loro spese.
Vedremo quale e come sarà la prossima "selezione naturale",non oso prevederlo. O.T. Allellimo mi manca,io lo trovo simpatico :-)
Allelimo è sempre il benvenuto qui.
EliminaSi fotta l'anonimo molesto
Però credo che Max Marchini si riferisca alla qualità compositiva del pezzo: lì non c'è autotune o copy and paste che tenga. E nemmeno il manico o il cuore dell'escutore. Poi, concordo, l'editing digitale aiuta...
RispondiEliminaW
anzi, aiuta parecchio, se usato con criterio come dice Ursus...
RispondiEliminaW
PS: Uè, son tornato dopo cinque giorni a Gatteo Mare: la Romagna è Casula da dio!
La Romagna rimane il luogo Casula per eccellenza.
RispondiEliminaCon possibilità di vedere tra le maggiori squadre europee passeggiare contro il San Marino ogn itanto
I migliori sono quelli che registrano in analogico puro, su bobine reduci dal 1970, magari con strumenti in qualche modo d'epoca e poi passano tutti i suoni di amplificatori made in china in distorsori assurdi con intenzione suonatoria tipo punk 77.
RispondiEliminaahah! vero Pibio
RispondiEliminaC
Quelli che dice Pibio li trovo ridicoli...
RispondiEliminacome trovo ridicola tutta questa MODA del lo-fi : che significa musica inutile,suonata male e registrata peggio (tanto si sente più rumore di fondo che altro,in certe incisioni).
Contenti loro.............