lunedì, luglio 28, 2025

Oasis live a Manchester, Heaton Park 19 luglio 2025

L'amico FEDERICO MARTELLI (autore del libro "Beatles Everyday") ci porta al concerto del 19 luglio degli OASIS a Manchester.

Data la mia età forse sarò un po' di parte, è inevitabile.
Ma quello che ho avuto l'occasione e la fortuna di vedere dal vivo sabato 19 Luglio 2025 è stato senza dubbio uno dei concerti migliori della mia vita, sicuramente finora ma probabilmente anche considerando tutti quelli che verranno.

Gli Oasis sono da sempre la mia seconda band preferita (dietro ai Beatles, i quali però sarebbero quasi da considerare fuori classifica), e considerando che si sciolsero quando io avevo tre anni, fino all'annuncio di questa reunion avevo solo potuto sognare come sarebbe stato assistere ad un loro concerto live.
Annuncio che, quando è arrivato, sembrava ormai anche parecchio difficile da considerare realtà.
Invece non solo era tutto vero, ma lottando un po' nella prevendita riuscii anche a comprare quattro biglietti per il sottoscritto e tre miei amici, che undici mesi dopo ci avrebbero regalato una serata sensazionale.

La location, Heaton Park di Manchester (uno dei parchi più grandi d'Europa, magistralmente organizzato ed attrezzato per l'occasione) ha aggiunto un'atmosfera splendida al tutto: i numerosi fumogeni all'aria aperta, l'alternanza luce-tramonto-buio e lo spettacolo pirotecnico a concerto terminato sono stati tutti elementi da non sottovalutare.
Vederli a casa loro, inoltre, ci ha permesso di unirci ad un pubblico che sul palco non vedeva solo degli idoli, ma prima di tutto dei concittadini provenienti (prevalentemente) dalla stessa classe sociale, degli amici che ce l'avevano fatta.
Non c'è stata una canzone che non abbia ricevuto un significativo aiuto ed un'amplificazione di entusiasmo da parte degli 80.000 fortunati presenti.

Il nostro biglietto era per così dire il più "povero", quello della General Admission.
Tuttavia, entrando presto (verso le 14:30, quasi sei ore prima che iniziasse il concerto vero e proprio) siamo riusciti a posizionarci piuttosto vicini e a godere di una visuale perfetta.
L'enorme palco, tra l'altro, è stato messo nella parte leggermente più bassa del parco, permettendo alle piccole colline di fungere sostanzialmente da spalti per garantire a tutti una visibilità per quanto possibile buona, nonostante la profondissima marea di persone che si era già creata a un'oretta dal nostro arrivo.
Altra menzione va fatta a vantaggio dei "Guest".

I Cast li avevo già visti nel 2022 a Liverpool, davanti a circa 5.000 persone, giusto un po' meno rispetto a stavolta.
Nulla di troppo eccezionale, ma hanno riscaldato per bene l'atmosfera con circa mezz'ora di sound puntando molto sui loro brani migliori, come Walkaway e Alright.

Favoloso poi, praticamente subito dopo, Richard Ashcroft.
Quaranta abbondanti minuti di classe e carica emotiva perfetti per introdurre un macro-evento del genere.
Tra Sonnet, Lucky Man e Bitter Sweet Symphony già si scorgevano delle lacrime in mezzo al pubblico, non sarebbe un azzardo così grave dire che valesse già lui almeno un quarto del biglietto.

E poi, a grandi linee dalle 20:15 alle 22:40, è toccato ai protagonisti della serata: gli Oasis.
Come ho inizialmente detto sarò un po' di parte, ma sono completamente sincero e convinto quando affermo che non c'è stata una canzone delle 23 in scaletta a non avermi fatto venire la pelle d'oca.
Dalla favolosa coreografia d'apertura con il sottofondo di Fuckin' In The Bushes e la cinematografica dicitura "This is not a drill" che si è estesa su tutti e tre i megaschermi presenti, lo scoppiettante inizio con Hello, Acquiesce e Morning Glory una dopo l'altra, passando per l'acustico "momento Noel" con Half The World Away, Talk Tonight e Little By Little, per poi concludere con le più poetiche Don't Look Back In Anger, Wonderwall e Champagne Supernova, i fratelli Gallagher hanno donato a tutti i presenti un'incredibile montagna russa di emozioni.

In mezzo al pubblico, tra sconosciuti, si urlava, si piangeva, ci si abbracciava, ci si esaltava insieme realizzando per la prima volta davvero ciò che era stato annunciato quasi un anno prima.

Il giorno dopo sembrava quasi un sogno, invece è stata proprio una notte indimenticabile.
È stato il primo concerto a cui ho assistito dove conoscevo i testi di tutte le canzoni della scaletta a memoria; il primo che sono andato a vedere senza adulti, per di più in un altro paese; e sono anche sicuro che averlo visto alla mia età, appena un mese dopo essermi diplomato, ha reso il tutto ancora più perfetto, quasi da film.

Di sicuro sugli Oasis si possono dire tante cose e i gusti musicali di molti si scontreranno con la loro offerta, ma sono dell'idea che l'importanza, per molti, di un evento del genere, costruito su un'attesa e delle promesse come quelle che ci sono state, sia indipendentemente da riconoscere.
Quanto a me, sono certo che ne passerà di tempo prima di avere la possibilità di rivivere delle emozioni simili ad un concerto.
Biblical.

1 commento:

  1. Bravo Fede, complimenti! (Biblical è un pezzo bellissimo dei Biffy Clyro che ti consiglio di ascoltare :-)

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