lunedì, settembre 15, 2014

Virgilio Savona



Difficilmente il nome di VIRGILIO SAVONA dirà qualcosa ai più, mentre farà sussultare di curiosità il sapere che è stato membro del QUARTETTO CETRA, noto abitualmente per le canzoncine di sapore swing leggero, per le divertenti e gigione apparizioni televisive in bianco e nero, per la buffa versione di “Nella vecchia fattoria”.

Virgilio Savona è stato un brillante compositore (che per il Quartetto Cetra scriveva la musica e la maggior parte delle canzoni oltre a curare gli arrangiamenti vocali) che negli anni ’70 ha scelto una strada imprevedibile e imprevista, indirizzandosi al cantautorato impegnato, con testi duri ed estremi e una poetica militante, dal linguaggio diretto e senza freni inibitori.

Nel 1969 fonda con Armando Sciascia «I Dischi dello Zodiaco» che cura per oltre un decennio e compone per Gaber il pungente “Sexus et politica” (in cui adatta in italiano testi di autori latini) e “Pianeta pericoloso”, recitato da Corrado Pani e cantato da un semplice studente universitario, Odìs Lévy.
Nel 1972 incide l’album “È lunga la strada”, profondamente politico e antimilitarista e cura contemporaneamente un’intera collana di dischi politici e sociali, i Dischi dello Zodiaco occupandosi come produttore o arrangiatore anche con il marchio “Produzioni d’essai”.
Nel 1973 musica le filastrocche di Gianni Rodari cantandole insieme alla moglie Lucia Mannucci (voce del Quartetto Cetra) nell’album “Opera delle filastrocche”.
Dal '74 al ’78 collabora con l’etichetta discografica «Produzioni d’Essai» ma è nel ’75 che dà vita, a Milano, al «Gruppo Sperimentale di Musica Popolare».
Negli anni Ottanta ritorna alla scrittura: nel 1981 firma libri di ricerca scientifica sul canto popolare infantile, un settore che lo coinvolgerà anche come musicista.

Un primo esempio dell’impegno che caratterizzerà i suoi 70’s arriva con il brano “Sono cose delicate” in cui risponde in modo ironico ma duro alle minacce ricevute per aver eseguito con il Quartetto Cetra alla Rai nel programma Stasera sì, il brano Angela dedicato ad Angela Davis, poco tempo prima.

https://www.youtube.com/watch?v=zHK8qRVYGBY

“Nessuno dice che è vietato
Se vuole scrivere canzoni,
ma che le scriva con prudenza
senza rompere i coglioni.
Finchè si limita a cantare
quella – com’è? – “La fattoria”,
che faccia pure, lo ascoltiamo…
Canta? Pazienza! E cosissìa.
Ma questo legge, questo pensa,
si atteggia a fare il comunista…
Che fa? Si mette a parodiare
gli intellettuali di sinistra, ah?”


“E’ lunga la strada” è il suo capolavoro e un album dimenticato che meriterebbe un posto di primo piano nella storia della musica italiana.
L’approccio musicale è molto vicino a quello di De Andrè, ballate malinconiche prevalentemente pianoforte (o chitarra) e voce mentre i testi, di stampo marxista, anti americano e anti clericale, sono quanto mai duri.
Un album difficile da pensare attribuito ad un odel Quartetto Cetra ma che merita una grande attenzione e una totale riscoperta.
Anche quando si sposta verso l’ironia più pungente i toni non si placano, vedi la sintomatica “La merda”.

https://www.youtube.com/watch?v=1RTJv8sZQ6A

Lei così tenera e pulita,
La base della nostra vita.
Lei che solleva dalle pene,
Lei che ci vuole tanto bene.
E tra ogni cosa, in fondo in fondo,
La più pacifica del mondo.
E tra ogni cosa, in fondo in fondo,
La più pacifica del mondo.

Il nome suo lo appiccichiamo
Al grande capo americano,
E a tutti i grandi mascalzoni
Che costruiscono cannoni.
Ma non è giusto, francamente,
Trattarla tanto indegnamente,
Ma non è giusto, francamente,
Trattarla tanto indegnamente.

Povera merda disgraziata,
Sempre svilita e disprezzata
Quando schifati ne parliamo
E il nome suo vituperiamo.
Mentre sappiamo che è innocente
E non ha colpa mai di niente,
Mentre sappiamo che è innocente
E non ha colpa mai di niente.

Non la si deve maltrattare,
Non la si deve confrontare
Con quegli squallidi drappelli
Che usano elmetti e manganelli.
E non si faccia mai la svista,
Di dire che è capitalista,
E non si faccia mai la svista
Di dire che è capitalista.

Sempre pazienti la aspettiamo
Ed ogni giorno la creiamo,
Mite, umilissima, garbata,
Utile, onesta e riservata.
Non la dovremmo tirar fuori
Per definir gli sfruttatori,
Non la dovremmo tirar fuori
Per definir gli sfruttatori.

Se per un po’ rifletterete
Onestamente converrete
Che perde presto consistenza
E ha una brevissima esistenza.
Mentre chi “merda” vien chiamato
Muore soltanto se ammazzato,
Mentre chi “merda” vien chiamato
Muore soltanto se ammazzato.


Antonio Virgilio Savona è scomparso all'età di 89 anni nel 2009.

16 commenti:

  1. Accidenti..questa e' proprio una sorpresa!
    C

    RispondiElimina
  2. nel Quartetto Virgilio era l'intellettuale,Tata il bello,Felice il simpatico e Lucia "la donna del capo"

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La donna del capo? ??
      L importante è ricordare che era la moglie di Virgilio

      Elimina
  3. vero, sorpresa assoluta!

    RispondiElimina
  4. i testi ricordano quelli di Allelimo

    RispondiElimina
  5. Con quel cognome avrei pensato che fosse anche ebreo.
    Ebreo e comunista. Invece non risulta niente sul web.

    Come Etichetta Dischi dello Zodiaco ci sono gli Inti Illimani, Quilapayun, Ivan Della Mea e il primo degli Assemblea Musicale Teatrale (Dietro le sbarre), bellissimo.

    Post interessante, per me assoluta novità, grande spunto tony. Mi fa rivalutare persino il Quartetto Cetra

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dischi dello Zodiaco..infatti io ho i primi quattro degli Inti Illimani (bellissimi che ascolto ancora..soprattutto iil 4)
      C

      Elimina
  6. Tra l'altro il Quartetto Cetra fu il primo ad incidere un brano rock n roll in Italia !!!! Una versione di "Rock around the clock" nel 1958 intitolata "Orologio matto" e durante la guerra e il fascismo a "spacciare" musica "deviata e negra" in Italia, rifacendo brani blues, swing e gospel americani...eheheh

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche lo spot-canzone pubblicitario della Lambretta era meraviglioso e modernista

      Elimina
  7. Ne aveva parlato anche Carlo Lucarelli in uno dei suoi ultimi libri, "Il sogno di volare".
    Francamente una sorpresa enorme anche per me
    Mi divertirei a far ascoltare "La merda" a mia madre (grossa estimatrice del quartetto Cetra) ... e vedere (non) di nascosto l'effetto che fa

    GMV

    RispondiElimina
  8. grandissimi Quartetto Cetra,..ho un ep, 'Quel Disco dei Platters',...estremamente 'saltante' per via delle 'old' puntine et graffi,...BUT, da sola, la succitata track vale l'intera discografia di certi 'artisti' 'poppe' celebrati aujourd'hui da certa shtampa di reggime:)

    RispondiElimina
  9. cmq, l'altro giorno si parlava del Leggendario Burlando,...sto sfogliando online un diz. mn dell'800,..bürlandòtt= contrabbandiere,..s'impara sempre qualcosa!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. che come al solito c'entra un cazzo,però

      Elimina
  10. Io credo che chiunque avesse materiale sui cetra dovrebbe metterlo su YouTube
    io sono una loro fan
    visitate i miei canali e fatemi sapere che ne pensate

    RispondiElimina
  11. I Cetra sono un mito, così come Virgilio Savona.....che tra l'altro è stato (con Pace, Bigazzi e Savio) uno degli autori di "38 luglio" per gli Squallor....

    RispondiElimina

Related Posts with Thumbnails