martedì, febbraio 25, 2014

Intervista a RAPHAEL GUALAZZI



Dopo FEDERICO FIUMANI dei DIAFRAMMA, al giornalista FEDERICO GUGLIELMI, ad OSKAR GIAMMARINARO, cantante e anima degli STATUTO, al presidente dell'Associazione Audiocoop GIORDANO SANGIORGI, a JOE STRUMMER, a MARINO SEVERINI dei GANG, a UMBERTO PALAZZO dei SANTO NIENTE, LUCA RE dei SICK ROSE, LUCA GIOVANARDI e NICOLA CALEFFI dei JULIE'S HAIRCUT, GIANCARLO ONORATO, LILITH di LILITH AND THE SINNERSAINTS, a Lorenzo Moretti, chitarrista e compositore dei GIUDA, il giornalista MASSIMO COTTO, a FAY HALLAM, SALVATORE URSUS D'URSO dei NO STRANGE, CESARE BASILE, MORENO SPIROGI degli AVVOLTOI e FERRUCCIO QUERCETTI dei CUT, è un grandissimo onore ospitare su queste pagine uno dei personaggi che più ammiro nell'ambito della musica POP COLTA italiana (e che questo blog ha sempre sostenuto) e non solo:
RAPHAEL GUALAZZI, recente protagonista a Sanremo (secondo !) affiancato da(i) BLOODY BEETROOTS.
La breve intervista (in ESCLUSIVA grazie all'amicizia che mi lega ad Enrico Mutti) è volutamente incentrata su tematiche care a questo blog.

Un ringraziamento particolare a Raphael per la squisita disponibilità in un periodo in cui era abbastanza impegnato, direi….

Le precedenti interviste sono qua: http://tonyface.blogspot.it/search/label/Le%20interviste

1
Negli ultimi anni il vinile, liquidato così in fretta all’avvento del CD, ha ripreso vigore ed è ritornato, seppur in quantità limitate a vendere. Tu che sei amante di soul, jazz, rhythm and blues pensi che un certo tipo di musica vada a braccetto con un certo tipo di formato ?
O è una visione “romantica” e passata ?


Assolutamente.
Credo che la fruizione della musica possa avvenire in mille modi ma il vinile e' il vinile.
Proprio come la musica dal vivo e' la musica dal vivo.
Dipende in un certo senso dal tipo di uso che se ne fa.
Ascolto un brano su youtube dal telefonino per poterlo conoscere, compro il cd o scarico l'mp3 dello stesso brano perché mi piace ma di sicuro acquisto il vinile se voglio ASCOLTARLO.

2
Una domanda che faccio spesso a chi intervisto nel blog è quanto è complicato per un musicista fare questo tipo di mestiere in Italia.
Con le dovute proporzioni immagino che anche un personaggio popolare come te incontri un certo tipo di ostacoli suonando una musica che ha riferimenti ed influenze così desuete per il pop nostrano.


Credo che le collaborazioni e la sperimentazione rappresentino i giusti presupposti per un evoluzione musicale ma questo deve avvenire rispettando la tradizione e ampliando la conoscenza di tutto quello che e' stato fatto nelle 2 grandi tradizioni , classica e jazzistica, europea e afroamericana per esempio.
E poi c'e' un mondo di paesi e nazioni ed ognuno ha il suo 'blues' quindi la ricerca e' infinita come il nostro amore per la musica.
Il jazz e la musica classica sono sempre stai legati nella loro evoluzione alla musica popolare che e' stata spesso l'elemento rinvigorente di queste stesse tradizioni dunque e' impossibile a mio avviso che la musica di chi si ispira costantemente a queste 2 tradizioni possa risultare desueta.

3
Ipotizzando una band ideale e immaginaria con cui vorresti suonare. Chi schiereresti al tuo fianco ? Visto che stiamo fantasticando valgono anche i cari estinti.
E dove faresti questo concerto fantastico ?


E' stroppo difficile come domanda perché' esistono e sono esistiti così' tanti e diversi musicisti …e' impossibile scegliere!
Ma sul luogo mi piacerebbe suonare su un aereo perché' e' un'esperienza che non ho mai vissuto.
Mi piacerebbe anche suonare in Africa dove non sono ancora stato.

4
Disse in un’intervista Paul Weller
"La BLACK MUSIC è così speciale perchè credo che abbia a che fare con qualcosa di ancestrale.
E’ il suono che abbiamo dentro perchè tutti veniamo dall’Africa.
C’è tutta la storia della sofferenza e del riscatto del popolo nero ma all’origine di tutto c’è un ritmo primordiale che hai sentito migliaia di anni fa in Etiopia o nel Mali o dio sa dove, laggiù in Africa."

Lo pensi anche tu ?


Decisamente. Come dice un mio caro amico musicista africano ' camminiamo tutti sulla stessa terra in fondo!'.
Là dove la musica svolge ancora intimamente il suo ruolo 'misterico' di esaltazione della spiritualità' collettiva attraverso i giochi e le combinazioni di suoni e ritmi si cela la grande verità' .

5
Uno degli aspetti che mi sembra si stiano palesando in ambito “pop” è la continua ripetitività di certi schemi compositivi e sonori.
E’ sempre più difficile trovare qualcosa di veramente nuovo, che lasci a bocca aperta (come ha potuto fare Elvis nei 50’s, “Sgt Peppers” nel 1967, Hendrix nello stesso periodo, Frank Zappa, la prima elettronica nei 70’s, il punk, la new wave.
Credi ci sia ancora spazio per qualcosa di veramente nuovo ?


Tutto quello che viene reinterpretato e personalizzato e' nuovo secondo me.
Le grandi rivoluzioni cominciano dal cambiamento e dalla sperimentazione fatta giorno per giorno.
L'apertura mentale e' condizione necessaria nel processo creativo.

6
Una domanda che non manca mai è la famosa lista di dischi (rigorosamente in vinile) che ti porteresti sull’altrettanto famosa isola deserta (dotata di tutti i comfort, stereo incluso)
.

LED ZEPPELIN 2
SONATE DI BEETHOVEN SUONATE DA MAURIZIO POLLINI
MUSICA FROM MY MIND DI STEVIE WONDER
TUTTA LA DISCOGRAFIA ESISTENTE DI DJANGO REINHARDT ED ERROL GARNER e poi un mondo di altri grandi da CURTIS MAYFIELD a AL GREEN , BILL WHITERS, BILLIE HOLIDAY, LOUIS ARMSTRONG…. questo genere di domande mi mettono seriamente in crisi : ))) …..

8 commenti:

  1. Bravo Raphael,disponibilità sorprendente!
    Si ma nella lista non si può mettere "TUTTO" di.....
    Non vale eh..

    A noi Raphael ci piace

    C

    RispondiElimina
  2. La lista è la cosa più difficile da stilare,da sempre...quindi capisco !
    A me piacciono tutti coloro che credono in ciò che fanno,senza banalizzare o sminuire la propria ricerca ed il lavoro creativo che sta dietro alle stesse parole...e da molte di queste interviste,tutto questo traspare. Complimenti :-))))

    URSUS

    RispondiElimina
  3. Complimenti a Tony e al blog, sempre più interessante e vario.
    Non è così facile arrivare a certi personaggi. Bravo.

    RispondiElimina
  4. ma qual'e' quel suo pezzo non negli album,forse inedito ma passava per radio dove fa un buffo "scat"..? non ricordo titolo

    RispondiElimina
  5. Il buon Raphael è vispo oltre che talentuoso, venne a suonare pure a Trasimeno Blues qualche anno fa ed incantò tutti. Il tocco già c'era ed era di livello.

    Charlie

    RispondiElimina
  6. eppi e' figlio d'arte! Il papà Velio era nell'Anonima Sound con Ivan Graziani,poi come Anonima Sound Ltd..Ursus ce ne puo dire di piu.
    Da bambino avevo conosciuto il sostituto di Ivan,Massimo Meloni perche' suo fratello era amico di mio padre.
    Eppoi Urbino e' una delle piu belle citta del mondo

    C

    RispondiElimina
  7. Gualazzi vinilomane, fantastico!!! :)
    Io sono un suo ammiratore da tempi non sospetti, di talento ne ha da vendere anche se deve ancora lavorare per trovare una propria strada e non essere solo un Conte/Cammariere/Capossela dei giorni nostri.
    Magari proprio l'accoppiata con Bloody Beetroots potrebbe essere la direzione giusta.

    RispondiElimina

Related Posts with Thumbnails