mercoledì, novembre 06, 2013

Pink Floyd



Sono ricorrenti da queste parti le monografie di gruppi particolarmente graditi su queste pagine, con tanto di discografia e relativo voto.
per parlare dei PINK FLOYD sulla cui intera discografia non sono particolarmente ferrato, ho lasciato la parola a MATTEO WHITE BIANCHI.
Con i risultati IMPARZIALI che seguono.


Solo alcune doverose premesse metodologiche per sgomberare il campo dai tranelli del fondamentalismo pro o contro, assiduo ospite indesiderato nei post e nelle discussioni musicali.
Nella valutazione dei dischi ho cercato di tenere conto del mio gusto personale, del momento in cui gli album sono stati prodotti e del periodo in cui invece io, classe 1978, li ho scoperti e macinati.
Per fare un esempio, Dark Side l’ho ascoltato di più in un certo periodo, A Saucerful of Secrets in un altro e probabilmente i due album hanno avuto un impatto diverso sulla mia immaginazione.
Niente diaspora Barrett/Barrettfree in casa mia:
per me il disco d’esordio, seppur avveniristico, s’inserisce nel pieno del freakbeat 66-67, in un momento ben preciso e circoscritto; il vicino Ummagumma, per dire, appartiene già a una fase successiva di transizione generale.
Ragione per cui, fase Barrett e Barrettfree convivono a braccetto nella mia passione floydiana: sono due cose diverse.
I punti critici, come si vedrà, li ho individuati altrove.
Per comodità, ho deciso di includere tutti gli album targati Pink Floyd (raccolte e primi singoli esclusi), da Piper in poi, più i due senza Waters in appendice.
Vi risparmierò gli album solisti (per ora!)…

“The Piper at the Gates of Dawn” (1967) – 10 Semplicemente uno dei capolavori della Psichedelia Anni ‘60.
Che cosa sarebbero stati i Pink Floyd se Barrett non si fosse ammalato?
Non è mai stato un problema mio.

“A saucerful of Secrets” (1968) – 10 Appunti per una nuova rotta.
Qualcuno avrà da ridire sul voto: vorrei precisare che l’album in questione soffre il confronto con il mitologico esordio e non ho potuto non tenerne conto nella valutazione forse un po’ troppo striminzita.

“Ummagumma” (1968) – 10
Il disco live contiene la versione definitiva di “Astronomy Domine”.
Della parte in studio, vi basti l’attacco vorticoso di slide ed eco a nastro che introduce il fingerpicking di The Narrow Way Pt 1!
Swahswahswahswahswah e via!…
Gli altri esperimenti sono pesanti come il Gong che i PF amavano portarsi appresso… ma in fondo la ricerca è una cosa seria, mica mero intrattenimento.
O no?…

“More” (1969) – 10
Colonna sonora dell’omonimo droga-movie…
The Nyle Song, Cymbaline, Green is The Colour: ce n’è già abbastanza per un posto nella storia del rochenrollo.

“Atom Heart Mother” (1970) - 9.5
“Meddle” (1971) – 10

Qui si può giusto sindacare sui mezzi voti… probabilmente qualcuno alzerebbe la quotazione di Atom Heart Mother: nulla in contrario, anzi…

“Obscured by Clouds” (1972) – 10
Colonna sonora del film La Vallèe bla bla bla.
Una gemma: registrato in fretta e furia, ci sono la materia prima grezza di Dark Side e la pappa che svezzerà gli Air et similia.
Da avere.

“The Dark Side of the Moon” (1973) – 10
Wish You Were Here (1975) – 10

Anche qui c’è appena lo spazio per una sterile assemblea condominiale sull’eccellenza dei voti.
Spiacente: dichiaro chiusa l’assemblea.

Animals (1977) – 110
L’album che cresce sulle palme della proverbiale Isola Deserta.
Sì, anche della vostra!

The Wall (1979) – 10
Lasciatemi pure dietro al Mio Muro, così non vi sento blaterare.

The Final Cut (1981) – 10
Materiale di The Wall escluso dal progetto originario… per questioni di spazio, mica di qualità: infatti The Final Cut è un altro eccezionale Kolossal rock antimilitarista in epoca Falkland.
Poco importa se la band è già disgregata.
Ispirato Canto del cigno.
Meglio di The Wall?
Nel dubbio, un 10 a entrambi.

Albums senza Waters:
“A momentary Lapse of Reason” (1987) – 6 (10 lordo)
Disco nel complesso lontano dai tempi migliori (ovvero qualsiasi epoca floydiana), ma con Dogs of War, Sorrow e On The Turning Away (più che il singolo Learning to Fly) ‘sorvola’ l’insufficienza.

“The Division Bell” (1994) – 7 (10 lordo)
Non l’avevo mai considerato e invece: non è male pure questo, toh!
Le canzoni sono buone, il marchio di fabbrica Shines On Again: delay thewalliani, suoni sintetici da Wish You Where Here, vocoder animaleschi, toni gospel da Dark Side… una summa del suono Pink…
Per amatori, però good.

36 commenti:

  1. Io, classe 1962, ho fruito dei PF in maniera un po' diversa e, evidentemente, il punk ha influito su "The Wall" che non ho mai amato e continuo a non amare (salvo giusto 5/6 pezzi su 26!)... Avrei, come giustamente immagini, dato un 10 anche a "Atom Heart Mother" (che io adoro, a differenza dei suoi autori). I due dischi senza Waters sono usciti fuori tempo massimo e non mi sono mai particolarmente interessati, anche se ogni volta che li ho sentiti li ho sempre trovati gradevoli. :-)

    RispondiElimina
  2. Io invece che ho lasciato totale libertà sul Fenicottero Rosa a Bianchi dico la mia, da mod-esto estimatore dell'orchestra albionica (mi piacciono ma a piccole dosi).
    Voti rapportati alla produzione del complessino.

    “The Piper at the Gates of Dawn” (1967) – 10
    “A saucerful of Secrets” (1968) – 8
    “Ummagumma” (1968) – 9
    “More” (1969) – 7
    “Atom Heart Mother” (1970) - 7
    “Meddle” (1971) – 8
    “Obscured by Clouds” (1972) – 6.5
    “The Dark Side of the Moon” (1973) – 8
    Wish You Were Here (1975) – 7
    Animals (1977) – 7.5
    The Wall (1979) – 7
    The Final Cut (1981) – 6
    “A momentary Lapse of Reason” (1987) – 5
    “The Division Bell” (1994) – 5

    RispondiElimina
  3. W che da i voti ai Pink Floyd è come Dracula che da i voti al sangue o Berlusconi che da i voti alla figa.
    L'antitesi dell'imparzialità.

    The Real WC

    RispondiElimina
  4. parbleau!..the Piper dei Pink Floyd e' très albionique,..pero' qualche day fa ascoltavo gli Yardbirds,..well, preferisco gli Stray Cats,..oppure Ray Charles,..damn!,..o anche Amaresque..,..bravo et ottimo il great Paolino Weller,..concordo, in particular il secundus e third lps o una comp,... va beh, sed anche la 'singles collection' degli Stooges??:),..poi e' vero,..anche Elvis Costello o i Not Moving di Tony, proprio now stavo a ecouter Sam Gopal Dream,..eh hin tant,..anche gli Zombies e la Band,..etc

    Michelin

    RispondiElimina
  5. Beh non so se sono stato imparziale, ma dovete darmi atto che son stato equilibrato ahahahah! Scherzi a parte, i voti di Facciantonio non si discostano in realtà da quelli che sarebbero i miei: sposterei il 10 da un'altra parte, alzerei il voto di The Final Cut e Obscured, scoperto tardi ma davvero in questo periodo lo apprezzo assai...

    W

    RispondiElimina
  6. mICHELIN but..quant' si' strunz.

    RispondiElimina
  7. 110 e lode a Wite!!!
    Giudizi, tecnici, essenziali ed IMPARZIALI! Un esempio!

    Disco preferito 'Meddle' voto 10
    Pezzo preferito 'Dogs' voto 10+

    a tutto il resto della produzione un 10 Honoris Causa in quanto 1) meritano e 2) son sempre stati dei grandi pallonari, col top raggiunto per il tour inglese del '71 che vide parecchie date stabilite in città o nelle vicinanze in cui avrebbe giocato l'Everton campione in carica al sabato.
    Questo li catapulta (e ce li mantiene) nell'Olimpo dei grandi assoluti.

    RispondiElimina
  8. pazzesca coincidenza... stanotte (stimolato da un tweet di una amica...siamo a sto punto..) ho sentito tutto "wish you were here" dopo non so quanto tempo. è l'unico album dei PF che ho comprato "in diretta" quando avevo 14 anni e che fa parte della mia prima crescita musicale quindi lo conosco bene. mai stato un loro fan benchè avessi un amico (claudio dr soul) che lo era.

    nel riascoltarlo ho pensato che essendo troppo "dilatato" se i pezzi avessero avuto una forma canzone da 3 o 4 minuti, tipo single edit, sarebbero anche state belle, poi però ripensandole cosi' le ho trovate un po poverine e banali. vabbè insomma un ragionamento contorto, comunque non mi ha dato piacere riascoltarlo per intero come avrei pensato.

    i PF barrettiani e subitodopobarrett li ho digeriti ed apprezzati molto più in là, decadi dopo, per lungo tempo non sono entrati nella mia dieta 60s, al contrario di altre band psichedeliche contemporanee

    RispondiElimina
  9. Grande Sir! Il 10 a tutti i dischi era appunto un voto a honoris casula... Potevo dare 5 a questo, 7 a quello, 6 a quest'altro disco? Certo, ma mica sono un critico, chi se ne fotte dei miei voti. E poi sta storia dei voti al rock come fossimo a sQuola non è rock per niente ahahahahah! We don't ne no education!

    W

    RispondiElimina
  10. Bellissimi i voti. Certo quel 6 e 7 agli ultimi due... sei stato un po' tirato eh. :)
    Interessante e verissimo l'accostamento Air/Obscured by Clouds.

    RispondiElimina
  11. Ritengo una brutta cosa che non sia nemmeno citato quello che PER ME è il miglir lavoro in assoluto dei Pink Floyd, Live at Pompei, sia il disco che il film.
    Per citare un caro amico, c'è dentro tutto, c'è dentro meglio e c'è dentro prima.
    Ciao
    Becciu

    RispondiElimina
  12. Comunque per chi apprezza costoro il nuovo dei MIDLAKE "Antiphon" sarà cosa molto gradita.

    RispondiElimina
  13. Urca, pezzone! Non li conoscevo questi Midlake... grazie Tony!

    Eh Becciu concordo con te e il tuo caro amico, naturalmente! Ho citato solo gli album ufficiali...

    W

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tutto l'album è così: Pink Floyd, Procol Harum, un po' di prog, di Beatles tardo 60's, Tame Impala e tanto altro.

      Elimina
  14. W, a proposito di Barrett e Barrett-free, mi costringi a intervenire qui dopo mesi:

    "Infinito dilemma se è meglio Barrett coi PF o Barrett senza i PF. Entrambi."

    (non è mia, è di Fuzz, ma mi ero ripromesso di usarla alla prima occasione)
    anonimi, tranquilli: me ne vado subito.

    RispondiElimina
  15. Grande Allelimo, Potere dei Pink Floyd!
    Me la ricordo la battuta! Anzi se non sbaglio credo che il termine Barrettfree lo si debba proprio al Fuzz, o sbaglio?...

    Comunque gli anti Pink-Floyd non son più quelli di una volta. Su fb gli unici che han commentato non sono andati oltre i soliti ricerca da salotto, pallosi, furbetti, han fatto i soldi, dopo Meddle insopportabili, le solite frasi fatte... Sono un po' deluso, ma ovviamente mi guardo dall'andarmi a cercare nemici su fb, ci manca solo quella...


    W

    RispondiElimina
  16. Credo che i PF abbiano fatto una ricerca raffinata, applicandola al pop (come già avevano fatto i Beatles in Sgt Pepper, Revolver e in parte Rubber Soul), cercando di renderla fruibile all'interno di una musica d'ascolto.
    Per la ricerca dura e pura ci sono i primi Kraftwerk o mille altri.

    RispondiElimina
  17. Ho avuto conoscenze e gradimenti a fasi alterne ( "La"storia da ragazzino/una barba da ragazzino meno -ino/ ripescaggi graditi,comunque/ scoperta di con-Barret/ illuminazione/ occhio psichedelico e free/ riascolto dei dischi saltati/ contemporaneita dei 90/ Storia today..)
    Bravo White

    C

    RispondiElimina
  18. Son d'accordo Tony, infatti credo che i Pink Floyd siano stati in un certo senso perfetti eredi dei Beatles... la loro "ricerca" è stata principalmente quella del successo... e va bè... sicuramente è stata, come dici tu, una ricerca raffinata e originale...

    La cosa di con o senza Barrett invece proprio continuo a non capirla...

    W

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti una delle cose notevoli per me è sempre stato il fatto che i primi dischi, fino a Atom heart mother, furono registrati ad Abbey Road, dove aprirono l'intero archivio di suoni ed effetti speciali, parecchio influenzati dagli ultimi due lavori dei Beatles, al momento in cui entrarono nel tardo 1966, e ne attinsero a piene mani. Per me sono Beatlesiani nel senso della continuazione e sviluppo di una delle ramificazioni della musica dei Fab Four.

      Elimina
  19. La cosa relativa a Barrett l'ho sempre vista come una cazzata madornale !
    Il fatto è che esiste una mentalità comune (avallata molto da certa critica di stampo "purista") che considera le opere prime come imperdibili,sacre ed immutabili,poichè non ancora "infette" dal morbo del successo commerciale.
    Nel caso di Barrett,come in altri casi dove la figura carismatica è scomparsa precocemente (in un modo o nell'altro) si è ricamato il solito mito dell'anima pura che non avrebbe mai venduto il proprio estro alle mode del momento : tutto ciò è ovviamente ipotetico,perchè dal momento in cui si sparisce nessuno può dare un giudizio reale ed obiettivo di un'opera (visto che non esiste)...io personalmente ritengo a pari livello tutto il periodo 1967-1972 , ma purtroppo non trovo così eclatanti i 2 album del Barrett solista (al contrario di "Music from the Body" di Waters,che consiglio sempre).
    L'album a cui sono maggiormente AFFEZIONATO è "More",in quanto lo acquistai all'uscita di tasca mia (2000 lire,se ricordo bene) ed è stato il primo acquisto musicale della mia vita (prima ascoltavo solo quello che portava in casa mio fratello o mia cugina),incuriosito dalla copertina solarizzata che ai tempi mi sembrava una cosa allucinogena :-))))
    Dovendo fare anche un bilancio sulla musica dei No Strange,che spesso venivano abbinati alle origini floydiane,credo che vi siano possibili accostamenti sia con "A saucerful" che con "More" ed in campo live anche con "Ummagumma"...il periodo seguente pop/progressive lo amo altrettanto,ma in modo differente perchè,come dice Tony,le cose cambiano e non si possono valutare tutte secondo criteri personali,esiste anche l'aspetto dell'immagine e dell'inevitabile maturazione (fosse anche solo invecchiamento del fisico) e per conto mio i PF sono invecchiati molto meglio di altri (non faccio nomi,se no scateno un altra rissa tipo quelle che si leggono su feizbukk) :-)))))
    Live at Pompei lo ritengo il miglior film/concerto di tutti i tempi...c'è poco da dire.

    URSUS

    RispondiElimina
  20. Quale tra tutte quelle che ho detto finora ?
    Perchè sono abituato ad argomentare pure le cazzate,ho questo vizio antichissimo... URSUS

    RispondiElimina
  21. ...in punta di piedi non avendo le capacità tecniche di molti di voi lascio la mia personale hit...Sir Galletti mi è testimone di provata fede Floydiana essendo lui fruitore di mia collezione all'epoca in cui chi comprava un disco generosamente lo prestava solo ai possessori di giradischi con testina come si deve!! Wish fu il primo vinile da me acquistato in diretta su insistenza di cugino "malato" ...poi ho acquistato i precedenti per istruzione ed in seguito gli altri fino a The final cut....poi ....stop!! che dire li ho amati alla follia, poi mi hanno stufato, li ho ripresi con nostalgia e poi definitavmente abbandonati.....fino a quando?? ma fino a quando una delle mie figlie incuriosita dalla copertina di Dark side, non lo ha inserito sul piatto durante un pomeriggio piovoso di qualche anno fa.....lei si è data poi ai Led Zeppelin....ed ora è in zona Satriani e company ( l'altra è discotecomane!!)..ed io ho ricominciato a piccole dosi l'ascolto dei Floyd....

    The Piper at the Gates of Dawn ---9

    A saucerfull of Secrets ---7

    Ummagumma ---7

    More---9,5

    Atom earth mother---8,5

    Meddle --8,5

    Obscured by clouds--6,5

    The dark side of the moon--9,5

    Wish you were here--8,5

    Animal---6,5

    The wall--8,5

    The final cut--6

    Saluti, The Raven

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Alla buon'ora vecchio mio!
      E posso garantire agli astanti che trattasi di parere assai autorevole.
      Non ci crederai ma ho ancora una cassetta (Atom Hearth Mother) superstite di quelle che registrai dai tuoi dischi di vinile, ti confermo che all'epoca ero conscio assai del favore e perciò ancora ti ringrazio.
      Bei tempi

      Elimina
    2. Ecco si, mi sento di concordare su questo 'prestava generosamente il disco...', bei ricordi di condivisione di qualcosa che per noi aveva grande importanza.
      Bei tempi

      Elimina
  22. Aggiungerei anche RELICS a questi elenchi,perchè è stata la prima raccolta dei singoli non pubblicati su album (prima del 1970) e pertanto è imperdibile..."Julia Dream" resta un capolavoro.

    URSUS

    RispondiElimina
  23. Yes, anche RELICS merita... come per Il Live at Pompeii, non l'ho messo per non mettere troppa carne al fuoco, però è vero ottima raccolta, c'è dentro uno dei miei preferiti di Wright: Paintbox...

    W

    RispondiElimina
  24. ...concordo ...Relics merita alla grandissima ---9 ( ce l'ho!!)....Gallo ci credo eccome che hai ancora una cassetta così!!..bei tempi sì..altrochè e poi con te andavo sul sicuro hai sempre avuto molta cura di tutto...figuriamoci di materiale non tuo....
    The Raven

    RispondiElimina
  25. Infatti mi sono pure sbagliato, ho rovistato tra le cassette ieri e l'ho trovata, è Ummagumma.

    RispondiElimina
  26. relics e' fighissimo...eppoi Wite ha ragione..c'e' PAINTBOX! I open the doooorrrr......

    C

    RispondiElimina
  27. well leggo ora ma l'Ursus ha pienamente ragione ,...i Pink Floyd sono grandissimi ma i 2 lps di Barrett che furono osannati da certa critica come 'capolavori' anni fa in realtà sono brutti dischi,...sorta di abbozzi ,...penso che uno che abbia ascoltato qualcosa di più di 200-2000 dischi da quando era teen lo capisca al volo :),...a meno che ,l'ESALTATORE;non voglia rifilare ''sole' all'ignavo skultatùr,...preferisco 200.000 volte gli ignoti TURQUOISE ,..ma scherziamo?,....

    cmq grandi Pink Floyd,...sarà perchè 'The wall' è stata la prima doppia 'musicassetta' che acquistai,in un negozio di elettrodomestici della bassa reggiana..but great band

    RispondiElimina
  28. per ESALTATORE ovviamente mi riferivo a certi recensori d'ancien régime che lessi a suo tempo,..Ursus c'ha ragione:)

    RispondiElimina
  29. Mi fa strano intervenire in una discussione di 4 anni fa, ma la tentazione è troppa.
    Dunque:
    “The Piper at the Gates of Dawn” (1967) – 10
    “A saucerful of Secrets” (1968) – 10
    “Ummagumma” (1968) – 10
    “More” (1969) – 10
    “Atom Heart Mother” (1970) - 10
    “Meddle” (1971) – 9.5
    “Obscured by Clouds” (1972) – 8
    “The Dark Side of the Moon” (1973) – *
    (come album dei Pink Floyd - 6
    come album pop puro e semplice - 10)
    Wish You Were Here (1975) – 7
    Animals (1977) – 8
    The Wall (1979) – 4
    (va bè i testi, ma la musica dove è finita? (e infatti qui sono finiti anche i PF) Comunque meglio i demo del disco usciti su bootleg o il live "Is There Anybody Out There? The Wall: Live 1980-1981")
    The Final Cut (1981) – 1
    (il peggior disco rock in assoluto, per la grandezza della band e la pochezza urticante dell'"opera" in questione)
    “A momentary Lapse of Reason” (1987) – 5.5
    “The Division Bell” (1994) – 6.5
    Tralascio le cose successive, comunque imperdibile l'EP con i primi 3 singoli, così così "The Endless River" (ma quanta nostalgia!), e fenomenale il contenuto del box uscito lo scorso dicembre con materiale inedito del primo periodo fino a "Obscured By Clouds", ma che costo!!!
    PS: mi firmo Anonimo, ma sono stato critico musicale di World Music Magazine per 15 anni.

    RispondiElimina

Related Posts with Thumbnails