domenica, maggio 19, 2013

La STORIA dei NOT MOVING: primo semestre 1988



Il nuovo anno incomincia con parecchi cambiamenti, soprattutto nell’aumento esponenziale della tensione all’interno del gruppo.
Sempre più scazzi, occhi neri (non scherzo...) e situazioni incontrollabili.
Abbandoniamo innanzitutto la Spittle Records, sempre più in crisi, che ha lasciato che “Jesus loves his children” andasse un po’ per conto suo, senza alcuna spinta adeguata a livello promozionale.
Sfumata la possibilità di un album per la tedesca Glitterhouse, un po ‘sorprendentemente anche per noi, con una telefonata e una stretta di mano ritroviamo in un paio di giorni l’appoggio di Claudio Sorge e della sua Electric Eye per cui sei anni prima avevamo firmato il nostro esordio discografico.
Entriamo praticamente subito nel mio studio Audiar da poco trasferitosi a Piacenza con una tecnologia di grande spessore (tra cui lo storico mixer vendutoci da Mauro Pagani su cui fu inciso “Creuza de ma” di de Andrè), a febbraio, con un buon numero di brani da incidere per l’imminente nuovo lavoro a 33 giri.
Sarà l’inizio della fine.

Sin dai primi giorni è evidente che il gruppo è quasi allo sfascio: litigi costanti e ripetuti, incapacità di portare a termine in maniera soddisfacente un brano che è uno, pareri sempre discordi, direzioni musicali sempre più lontane (chi vuole inasprire il sound, chi lo vuole più ascoltabile e professionale, chi vuole cercare di inserirsi a fianco delle bands che “ce l’hanno fatta” con qualcosa di più mainstream, chi vuole tornare a sonorità estreme).
In mezzo i famosi “rapporti sentimentali mutati nel tempo” che esplodono spesso in scontri fisici di estrema violenza (anche in strada o nel bar di fronte allo studio...).

Dopo aver inciso il brano “Looking for a vision”, Dany decide che ne ha abbastanza, lascia band e Italia e se ne va a vivere in Germania.
Troviamo al volo un sostituto in Betty Blue (Milo) Milani, amico di lunga data, che ci aveva spesso ospitato nella sua soffitta adibita a sala prove.
E’ un chitarrista ma si adatta velocemente al basso.
Con lui proseguiamo faticosamente le registrazioni.
Finite le batterie volo in California quindici giorni lasciando agli altri il compito di andare avanti.
Torno con il disco quasi completato.

“Flash on you” è un insieme di brani molto diversi per impostazione e direzione che spazia dalla riedizione di una brano di disco music dei tedeschi Sniff and Tears “Driver’s seat” ad un medley di brani di Jimi Hendrix, da un brano di palese ispirazione 60s’s come “Blue sing” ad un punk n roll tiratissimo come “Stupid girl” ad una ballata come “Sweet beat angel”.
Lo ritengo ancora un buon album ma l’unitarietà che caratterizzava i precedenti lacvori è abbondantemente persa.
Se ne parlerà bene e sembrerà un passo transitori overso il futuro, una maturazione, un nuovo capitolo.
Esce il 5 maggio, suoniamo al sud (Bari e Brindisi) e a Roma.

La nuova line up funziona, i concerti sono sempre più affollati, il cachet si alza ancora ma si vive “separati in casa”.
Una parte (Dome e Severine) si sta sempre più indirizzando verso una visione musicale proto stoner e abbracciando la causa dei Nativi Americani che un’altra parte (io, Lilith e anche Betty Blue) vede in maniera più distaccata mentre musicalmente privilegia altre direzioni (dal blues al soul, via Stones e Tom Waits).
E’ il preludio all’imminente fine.

4 commenti:

  1. Rispetto per la vicenda dei nativi ma la storia con Lance era di un palloso unico

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  2. Occhi neri a parte una disgregazione di stampo beatlesiano

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  3. Molto Beatkesiani.

    La storia dei Nativi è stato uno degli elementi di maggior disgregazione.
    Massimo rispetto per la storia e le vicende di Leonard Peltier ma personalmente, se proprio si doveva fare solidarietà e beneficenza , preferivo dedicarmi a qualche fabbrica che chiudeva nei paraggi piuttosto che a realtà lontanissime (culturalmente e a socialmente) e comunque poco conosciute.
    Insomma , ad un certo punto mi sentivo un po' ridicolo e fuori posto in mezzo ai canti indiani.

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  4. Mi ricordo quando usci questo album,nell'estate 88 probabilmente fine agosto avevate suonato al Festival dell'Unita'sul Pubblico Passeggio Facsal(verso la fine,giu'dalle mura),mi ricordo che se non sbaglio al basso c'era Sandro Favilli ex I Refuse it/ CCM,tra l'altro avevamo scambiato due parole e mi avevi chiesto cosa ne pensavo dell'album e io stupidamente risposi " copertina stupenda!".... E tu serissimo. "Ah,copertina stupenda!" Mariella era li'a fianco,divento'rossa in faccia e si fece una gran risata! Gli amici con cui mi trovavo scoppiarono a ridere tutti... Paul67

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