lunedì, dicembre 19, 2011

Stuart Sutcliffe, The Lost Beatle






Figura da sempre affascinante e misteriosa, dal look conturbante la cui triste storia ha steso ancora di più l’aura del mito sul primo bassista dei Beatles.

Stuart Sutcliffe, primo compagno musicale di John Lennon, con cui formò i Dissenters, la band che ha preceduto i Quarrymen (ma che in realtà non suono mai una nota), il gruppo che ha dato le origini ai Beatles.

Nato a Edimburgo, cresciuto nel Mersey a Liverpool, compagno di Lennon alla scuola d'arte, Sutcliffe era un dotato pittore e figura di grande carisma ma con scarso talento musicale.
Si affiancò a John, George , Paul e Pete Best nel maggio del 1960, nei SILVER BEATLES e rimase nella band, nel frattempo diventata BEATLES fino al luglio 1961 quando se ne andò, lasciando a Paul il suo ruolo musicale, per dedicarsi completamente alla pittura.

Muore il 10 aprile del 1962 per emorragia cerebrale.

I Beatles hanno reso omaggio a Sutcliffe inserendo il suo ritratto nella copertina di Sgt Pepper (appare all'estrema sinistra, accanto all'amico-artista Aubrey Beardsley) e, piu' tardi, su quella del volume 1 dell'Anthology (dove Stu suona in tre brani “Halleluja I love her so” , “Cayenne” e “You’ll be mine”

18 commenti:

  1. Come musicista però faceva abbastanza schifo, a quanto pare

    RispondiElimina
  2. Pare di si ma erano davvero tutti agli inizi.
    Ma siamo nella pura e semplice leggenda.
    C'è anche chi dice che le ragioni della morte siano da imputare ad una botta che gli diede John Lennon.
    Ma le speculazioni sui Beatles sono infinite.

    RispondiElimina
  3. per quel che ne so io l'emorragia celebrale l'ha avuta quando Lennon era in Inghilterra ed il povero Stuart ad Amburgo quindi la storia della botta in testa è da escludersi....l'unico crimine commesso da Lennon in vita sua è stato quello di sposare Yoko Ono

    charlie

    RispondiElimina
  4. Si, ma pare, si dice, si mormora, si sussurra che gliela avesse data prima e sia morto di conseguenza.
    Poi per castigare John il Signore gli ha mandato prima Yoko e poi visto che non riusciva a finirlo, Chapman....

    RispondiElimina
  5. secondo Bill Harry (autore della rivista Merseybeat) e di altri che lo hanno visto suonare ad Amburgo, Stuart non era del tutto digiuno di musica come si è sempre creduto, avendo preso delle lezioni di chitarra quando era bambino (testimonianza della sorella Pauline), non era un eccellente musicista, d'accordo, ma nemmeno quell'incapace che per anni, e in maniera falsa, parecchie biografie hanno scritto. Per quanto riguarda la sua morte, la storia della botta in testa è del tutto falsa e la sua morte è da attribuirsi ad una rara forma tumorale, come dimostrano le radiografie dell'istituto di medicina legale di Amburgo

    RispondiElimina
  6. Infatti la storia della botta in testa è una delle tante minchiate che girano sui Beatles per vendere qualche copia di giornale o libro in più.
    Anche l'aspetto tecnico è del tutto esagerato.
    Non sarà stato un mostro (ma nemmeno gli altri della band lo erano all'epoca) ma il suo verso sembra lo faccia (vedi i tre brani dlel'Anthology).
    E in ogni caso ha suonato un anno intero con la band, così scarso non doveva essere.

    RispondiElimina
  7. una grande meteora,fascinoso e cool..
    C

    RispondiElimina
  8. Avete finito di tirarmi sempre in ballo?
    Yoko Ono

    RispondiElimina
  9. Suonavano dalle 5 del pomeriggio alle 5 del mattino, tutti i giorni/notti allo Star e in altri club.
    Avevano 17-18 anni, erano nel porto più pazzo del mondo e si divertivano come matti.
    Ma vennero letteralmente spremuti, ho visto la lettera di Lennon che si lamenta col management che li aveva spediti laggiù che i pagamenti non arrivavano mai, non potevano neppure comprarsi le corde nuove per le chitarre "e quelle che abbiamo su hanno tanti nodi che non si possono neanche più accordare".
    Arrivarono a truffare e rapinare gli americani ubriachi: con una scusa li portavano da qualche parte, poi saltava fuori uno di loro con un bastone in mano e si facevano consegnare soldi e orologi. Andarono avanti fino a quando il giovane Harrison fu lasciato praticamente morto a terra dopo un colpo non particolarmente riuscito.
    Poi provarono a denunciare il loro management che a sua voltà provocò ai ragazzi grossi guai col la polizia di frontiera, così finì il periodo tedesco.

    RispondiElimina
  10. mi scuso con aloppo toni il dodici il galletti i retrofobici e tutti quanti leggono qui e mi conosco, ma ieri sera purtroppo per sopravvenuti imprevisti inopportuni problemi non sono potuto venire al cobol party. sono incazzato ma piu che altro depresso per non esserci stato. spero sia andato tutto bene e vi siate divertiti. anzi tony relazionaci grz

    f

    RispondiElimina
  11. apollo :)
    tony :)
    mi conoscono.. :)

    RispondiElimina
  12. Ola ti aspettavamo ansiosi e ansimanti.
    Serata molto carina, affollatissima, ben riuscita con ospiti vari (anche un bassista danese di cui non mi ricordo il nome)
    Su FB abbondanza di foto e commenti.
    Inutile dire che la serata ha avuto il top nel momento in cui entravano le mie percussioni, momento catartico in cui la gente rimaneva a bocca aperta, per quanto erano importanti nell'economia del concerto.
    Oggi ho le man viola di lividi e un paio di dita insensibili ma nel giro di qualche mese, massimo un anno recupero la funzionalità

    RispondiElimina
  13. Aloppo è veramente SLANG SUPERCASULA

    RispondiElimina
  14. ...ma ho appena visto che venerdi 23 : statuto + tony + la eleonora + henry al lofi! a costo di venire a piedi ci vediamo!

    RispondiElimina
  15. Olà! ieri sera volevo collegarmi col Galletti lì a Ospedaletto ma poi mi sono impagliato due secondi dopo aver toccato il divano reduce da trasferta a Bozen...Spero sia andato tutto bene e sia stata una gran serata... mi sembra di capire di si...

    Sutcliffe bel personaggio (tra l'altro col perfetto fisìk duròl da rockstar accalappiafemmine e masculi)...non male il film "Backbeat" sugli early scarafaggi ad Amburgo (e non male la colonna sonora suonata e cantata credo tra gli altri da Eddy Veddee, Dave Groll, ecc...)

    W

    RispondiElimina
  16. Per la precisione: nella colonna sonora di BackBeat non c'è Eddie Vedder. le voci soliste sono quasi tutte di Gred Dulli (Afghan Wighs) e Dave Pirner (Soul Asylum). Grohl c'era ma...suonava la batteria! :-)

    Questa la band completa:
    Dave Pirner (Soul Asylum): voce
    Greg Dulli (The Afghan Whigs): voce
    Thurston Moore (Sonic Youth): chitarre
    Don Fleming (Gumball): chitarre
    Mike Mills (R.E.M.): basso
    Dave Grohl (Nirvana/Foo Fighters): batteria

    RispondiElimina
  17. Ah, ecco, thanks!!! Beh, non male come band;-)... gran belle versioni di Good Golly Miss Molly, Plase Mr. Postman, Money (That's what i want), ecc ecc, belle grezze e sparatissime...

    W

    RispondiElimina

Related Posts with Thumbnails