mercoledì, dicembre 28, 2011

Il meglio del 2011. Libri e film





I migliori libri letti (divisi tra quelli "musicali" e il resto) e i migliori film visti del 2011.

1) ERRI DE LUCA - I pesci non chiudono gli occhi
Consueto gioiello letterario di De Luca.
Poco più di 100 pagine e un universo tra adolescenza, Amore, passione, giustizia.
De Luca è un grande, commuove, alza la tensione, dice cose che non trovi da nessuna altra parte. MUST.

2) LUIS SEPULVEDA - Ultime notizie dal Sud
Ogni libro di Sepulveda è una chiacchierata con un amico che ti racconta storie bellissime, poetiche e interessantissime, spesso indimenticabili.
Come quelle di questo nuovo viaggio in Patagonia a fianco del fotografo Daniel Mordzinski. Un ennesimo stupendo capitolo di una vita incredibile.

3) DON ANDREA GALLO / LORIS MAZZETTI “Sono venuto per servire”
Se tutti i preti fossero come lui tutte le chiese non basterebbero a contenere i fedeli.

DIFFENBAUGH VANESSA - Il linguaggio segreto dei fiori
Caso letterario 2011.
Libro cupo in agrodolce, talvolta si dilunga eccessivamente e la storia sta in piedi a fatica ma è una buona lettura.

ALESSANDRO BARICCO - Mr Gwyn
Discreto lavoro pur se non brilla come altre opere.
Trama un po’ traballante, qualche buon momento ma si dimentica in fretta.

LUIS SEPULVEDA - Ritratto di gruppo con assenza
Un sempre grande Sepulveda, acuto, malinconico, duro, ironico.
E come sempre una lettura piacevolissima e intensa.

TIZIANO TERZANI “Un mondo che non esiste più”
Terzani ci manca, eccome.
Ce lo conferma questa preziosa, ennesima, testimonianza delle sue capacità di cogliere il profondo della realtà, attraverso le sue foto, corredate da testi editi e non. Un viaggio bellissimo. Emozionante, denso di insegnamenti.

ERRI DE LUCA - Le sante dello scandalo
Il nuovo De Luca è, come consuetudine, profondo, di estremo spessore, complesso. Troppo. Il suo viaggio nel sacro e nel laico è interessante e appassionante quando non raggiunge certi eccessi, come in questo caso.

ERRI DE LUCA - E disse
Sono in pochi a scrivere come De Luca. E il nuovo sforzo è come sempre stupendo.
Da leggere.

ERRI DE LUCA - Tre cavalli
Non il suo meglio. Un po’ nebuloso e scontato, frasi spezzate e sospese.
Breve ma si fatica ad arrivare alla fine. Anche se il livello è sempre alto.

CARLO BONINI - ACAB. All cops are bastards
Un gran libro di storie (vere) aspre, crude e crudeli, di sbirri e ultras, botte e violenza, dal G8 di Genova all’assassinio di Gabriele Sandri.

TEO TEOCOLI - Io ballo da solo
Scritto maluccio e con incomprensibili ripetizioni da un capitolo all’altro (ma nessuno lo ha riletto prima di stamparlo ?) è comunque un’ interessante e importante testimonianza su un certo mondo milanese dei 60’s e 70’s mai troppo conosciuto (da I Quelli, pre PFM al Derby, alle serate con Dalì, la Bardot, Francis Turatello...) godibilissimo.

FRANCESCO GUCCINI - LORIANO MACCHIAVELLI - Malastagione
Discreto thriller appennino padano, un po’ lungo, talvolta scontato e risaputo (i personaggi prevedibili o poco credibili, la prosopopea sulla natura pura di montagna alla mercè dei cattivi) ma alla fine gradevole e di buona presa.

FULVIO TOMIZZA - La città di Miriam
Romanzo confuso ma suggestivo pur se non particolarmente memorabile del 1972.
Tomizza scriveva bene e con buona forza evocativa.

DAVIDE PEACE - GB84
Un duro ritratto dell’Inghilterra all’epoca della guerra (persa) dei minatori contro la Tatcher. Libro teso, spesso prolisso, a volte zoppicante, ma interessante.Anche se lo avevo amato di più con “Maledetto United”

PIA PERA - ANTONIO PERAZZI- Contro il giardino
Lieve, un po’ borghese ma interessante visione della natura “libera” dai vincoli del “giardino”.

HOWARD MARKS - Mr.Nice
L’autobiografia (un po’ lunghetta e prolissa), divertente e molto interessante del più grande spacciatore di hascish della storia, dai 60’s della Swinging London all’IRA, la Cia, la mafia. Avvincente.

ENRICO BRIZZI - La vita quotidiana in Italia ai tempi del Silvio
Ironica e agghiacciante visione dell’Italia sotto il giogo del Silvio.
Ben scritto e ben fatto. Consigliato. Per non dimenticare.

NICOLAI LILIN - Caduta libera
Il libro è un interessante, atroce, crudissimo, viaggio nella guerra cecena, raccontato in prima persona dall’autore.
Sul quale continuano però a pesare forti dubbi sulla reale veridicità dei suoi racconti e “imprese”, talvolta abbastanza improbabili.Rimane comunque un buon lavoro che fa luce in maniera disincantata sui reali scopi di quella sporchissima guerra.

MUSICA E DINTORNI

1) RON WOOD - Ronnie Giorni e notti dei Rolling Stones
Ron non è Keith ma l’accostamento tra i due libri viene spontaneo.
Ronnie ci racconta una storia comunque appassionante (tra Faces e Stones non si è risparmiato niente), a volte un po’ stanca e prolissa, ma il libro è scritto bene, con grande senso dell’humor e vola via velocemente.

2) TOM GRAVES - Robert Johnson- Crossroads - Il blues, il mito.
Splendido e DEFINITIVO viaggio sulle misteriose orme di Robert Johnson.
Dettagli e precisazioni a profusione su uno dei più grandi in assoluto.

3) ELEONORA BAGAROTTI “Pure and easy”
Il libro più esaustivo che si possa trovare sugli Who.
La loro storia attraverso i testi, mille aneddoti e interventi dei protagonisti. Monumentale.

4) PHILIPPE MARCADE’ - Oltre l’Avenue D
Cantante dei Senders vive (e ricostruisce) qui gli anni della prima New York punk, passati fianco a fianco di Johnny Thunders, Dee Dee Ramone, Willy De Ville e gli altri. Sono sempre i soliti racconti e le stesse storie conosciute, ma è bello leggerle.

5) CLAUDIO PESCETELLI - Nudi e crudi - Piccola storia dei Festival Pop Italiani
Il secondo volume del preziosissimo e documentatissimo viaggio nei festival pop italiani degli anni 70. Con foto, dettagli e testimonianze. Da avere.

5) LUCA FRAZZI - 18 anni di Festival Beat
Il titolo dice tutto. Attraverso LE storie dei partecipanti e de iprotagonisti rivivono i 18 anni intensissimi di uno degli eventi più personali, particolari ed importanti tuttora in circolazione in Italia.

MARK E. SMITH - Renegade
Mark è il leader dei Fall, uno dei gruppi più “storti” della scena inglese, da 30 anni sulla breccia. E’ un tipino acido, insopportabile e stronzetto ma senza peli sulla lingua, cattivo al punto giusto e che non ne risparmia a nessuno.
Un bel libro (solo in inglese) al di fuori dalle solite agiografie rock n roll.

RICHIE UNTERBERGER - Won’t get fooled again
Uno splendido lavoro (in inglese) sulla febbrile storia degli Who tra “Who’s Next” e “Quadrophenia”, via “Lifehouse”, tra mille ripensamenti, progetti, follie, soprattutto CAPOLAVORI. Dettagliatissimo e competente, da avere.

NEVILLE STAPLE - The Original Rude Boy
Presto in italiano, un ottimo libro per capire tutta quella scena di fine 70's inizi 80's che girò intorno alla 2Tone, ma anche l'Inghilterra della Tatcher e i cambiamenti sociali da allora ad oggi.
Neville Staple non è un sociologo nè uno scrittore, ma un rude boy cresciuto in strada, un osservatore privilegiato che vede in un'ottica particolare ed inedita, Molto bello.

IMPACT - Realtà mutabili
Un riuscito e interessante “sguardo realtà” alla difficile, amara, abrasiva storia degli Impact, uno dei più devastanti gruppi hardcore italiani degli 80’s.
Autoprodotto. Per averlo contattare: janz64@gmail.com

LUIGI RIGANTI e PAOLO DOVICO - Vinile italiano
Guida ricercatissima sul vinile del “nuovo rock italiano”.
Indispensabile per gli appassionati, utilissima per tutti i vynil junkies.

HOOVER & VOINO - The New Rockstar Philosophy (Nda Press)
Un libretto molto interessante per chi fa musica.
Pieno di consigli e dritte su come muoversi ai nostri giorni all’interno della scena musicale. Tante anche le ovvietà ma altrettante le cose utili.

JOHNNY GRIECO - Bad Baby
Gianfranco “Johnny” Grieco leader dei Dirty Actions ma anche fanzinaro (la storica Silure d’Europe) e vignettista per Rockerilla, Nuovo Sound, Guerin Sportivo, Alfabeta illustratore, grafico, performer ,
Il libro volume raccoglie materiale pubblicato tra il 1976 e il 1983 con fumetti e illustrazioni tra cui il mitico Catzillo che furoreggiò su Rockerilla.
Brevi scritti di personaggi tra cui Ferruccio Giromini, Federico Guglielmi, Luca Boschi e Vittore Baroni completano il tutto.

ALBERTO ROSETTI - Senza tempo noi, il rock a Forlì 1964-1979
Un documentatissimo libro sul rock forlivese con sorprese, belle foto, stupendi aneddoti

JAZZ IN LIBERTA' - Jazz a Piacenza dal dopoguerra al nuovo millennio
Decenni di decenni a Piacenza con i gigs di Chet Baker e Lee Konitz fino a Cecil Taylor. Bello.

Un libro l’ho scritto pure io (il terzo della serie dopo “Uscito vivo dagli anni 80” e “Mod generations” entrambi per NDA PRess)
"Le storie dal rock piacentino" (LG Edizioni)
50 anni di rock a Piacenza attraverso 100 testimonianze, 500 gruppi, 300 foto.


FILM
Poche le cose nuove viste

1 ) Living in a material world di Martin Scorsese
Bellissimo docu film su George Harrison.
Dettagliatissimo, immagini inedite, testimonianze, lunghe chiacchierate di George e dei tre ex compari di Liverpool e poi Clapton, Phil Spector, Patty Boyd etc. Prevedibile, nostalgico ma bellissimo.

2) This is England di Shane Meadows
L’Inghilterra della Tatcher del 1983, un gruppo di skinheads , un ragazzino di 13 anni alle prese con l’adolescenza, la fine dell’innocenza, il razzismo. Un grande film.

3) This must be the place di Paolo Sorrentino
Un film suggestivo e molto particolare pur se dal sapore incompiuto.
Sean Penn giganteggia, i temi sono importanti e di immenso spessore ma l’impressione è che spesso il tutto rimanga un po’ in superficie.In ogni caso da vedere.

4) The Wholly Family di Terry Gilliam
Visionario e disturbante come il suo regista, Tery Gilliam (ex Monthy Pithon e quello di “Brazil”), un corto ambientato a Napoli, a tratti isterico.

5) Pica! Pica! Pica! di Roberto Dassoni
Un docu corto sul mondo della boxe. Quella oscura, minore, delle palestre di provincia, dove non girano soldi, ma solo speranze e fuga da “realtà difficili”.
Poche parole, passione, ragione di vita, sguardi puliti. Un pugno in faccia.

13 commenti:

  1. A quando un libro sui Wretched?

    RispondiElimina
  2. "This is England" è uno dei migliori film usciti quest'anno (con assurdo ritardo) in Italia.

    RispondiElimina
  3. Sui ritardi con cui escono certi film in italia, spesso con scarsa programmazione e talvolta con doppiaggi da fucilazione ci sarebbe molto da dire.

    Proprio l'altra sera passava per l'ennesima volta "Blues Brothers" e ho dovuto ancora sentire l'agghiacciante battuta di Dan Aykroid che dice a Cab Calloway che da piccolo gli suonava l' ARPA..(HARP in inglese vuol dire armonica a bocca oltre che arpa....lamadonna!!)

    RispondiElimina
  4. Dici davvero? Sarebbe davvero interessante, poiché, in realtà, si conosce molto poco sulla storica band milanese, dischi a parte.
    Ho sempre desiderato conoscere le storie del gruppo attraverso le testimonianze di Gianmario o Daniele. Contattarli oggigiorno non deve essere cosa facile.

    Laurent

    RispondiElimina
  5. No scherzavo. In realtà credo che si sia scritto un po' di loro nei vari libri sull'epoca, tipo "Costretti a sanguinare". Ci sono un po' di cose anche su internet.

    RispondiElimina
  6. Però, dai, in genere i film doppiati in italiano sono buoni. Più che altro è la traduzione che, a volte, lascia alquanto a desiderare (senza contare le storpiature assurde di certi titoli che c'entrano come i cavoli a merenda rispetto a quelli originali).

    I francesi in quanto a doppiaggio fanno molto peggio: battute, inquadrature (a volte intere sequenze) completamente fuori sincrono. Lo fanno con il culo, se ne sbattono. è il loro modus operandi. Non di meno, i film francesi, sono quasi sempre validi, con attori davvero in gamba.

    AndBot

    RispondiElimina
  7. A volte però becchi dei doppiaggi pazzeschi in cui si sente quanto sia approssimativa la traduzione (soprattutto in ambito musicale dove parole come "tamburo" al posto di rullante, "arpa" al posto di armonica e amenità simili sono ricorrenti...e capisco magari 30/40 anni fa in cui il linguaggio "rock" era ancora da scoprire ma al giorno d'oggi basta chiunque mastichi un minimo di musica per evitare certe cose)

    RispondiElimina
  8. Il film di Sorrentino(anche se un pò lento)mi è piaciuto, Penn monumentale, concordo MA il film con la F maiuscola è This Is England, un trattato sociologico in forma cinematografica su quella Inghilterra stretta tra scioperi, tatcherismo e Falkland e sopratutto la spiegazione lapalissiana di come incontrare una testa di cazzo quando sei bimbetto possa fare danni pericolosissimi.
    Angolo libri: De Luca è un mostro, suggerisco un giallista fiorentino, Marco Vichi che con la sue storie del commisario Franco Bordelli(fiorentinissimo ex partigiano commisario di pubblica Sicurezza nella Firenze degli anni 60)ha scritto libri godibilissimi


    Charlie

    RispondiElimina
  9. io non ricordo piu' in che film ma ricordo benissimo il doppiaggio "factory" tradotto "fattoria"..pensa te..

    Butto li: in caso di cena Casula sarebbe possibile gia' da ora il weekend 18/19 Febbraio?
    Sto pensando a gita su nella capitale (london) quei giorni li..se possibile,tanx
    C

    RispondiElimina
  10. Mi correggo,scritto male...intendevo ESCLUDERE QUEL WEEKEND visto che vorrei essere a London
    C

    RispondiElimina
  11. Factory=fattoria...manco Nino Frassica...

    Uomo=uomen
    Mano=men

    "This Is England" devo vederlo.

    AndBot

    RispondiElimina
  12. "Costretti a sanguinare". Beh, non lo conoscevo.
    Grazie delle dritte!

    L.

    RispondiElimina

Related Posts with Thumbnails