mercoledì, dicembre 14, 2011

Calcio e Unione Sovietica





Quando Lenin e i bolscevichi presero il controllo della Russia, il calcio, nonostante fosse in teoria espressione borghese e con scarse affinità alla filosofia comunista si resero conto che la sua popolarità avrebbe causato sicuramente creato problemi a chi avesse cercato di “reprimerlo”.
Così provarono a controllarlo.


Verso la metà degli anni 1920 in URSS le quattro squadre di calcio di spicco erano tutte di Mosca e controllate da un organo dello Stato.
Il Lokomotiv Mosca, controllato dal Ministero della Ferrovia, mentre la casa automobilistica dello Stato la ZIL possedeva la Torpedo Mosca.
La CDKa Mosca (attuale CSKA) era la squadra dell'Armata Rossa, e la Dynamo Mosca quello della polizia segreta sovietica, il KGB.
Lavrentij Beria, il capo del Kgb e uno degli scagnozzi più temuti di Stalin, appassionato di calcio, ex giocatore dilettante, divenne attivo nella gestione della Dynamo.

Nel 1934, un club minore, Presnya di Mosca, cambiò nome in Spartak Mosca, alludendo al romano Spartaco schiavo ribelle.
Guidato da Nikolaj Starostin, capitano della URSS sia nel calcio che hockey su ghiaccio, giocava a fianco di tre dei suoi fratelli.

In breve i due top team in Russia divennero lo Spartak e la Dynamo di Berjia
La loro rivalità divenne simbolo della resistenza al controllo dello Stato.
Molti dei sostenitori Spartak erano oppositori al regime e lo stadio l'unico luogo dove si poteva fare una specie di velata opposizione.

La rivalità tra Spartak e Dinamo raggiunse il culmine nel 1939, quando lo Spartak, in corsa per vincere Campionato e Coppa) si trovò di fronte la Dynamo in semifinale finale di Coppa. Lo Spartak vinse ma Beria fece annullare la partita e ordinò di ripeterla.
Lo Spartak vinse di nuovo.
Nel marzo 1942, Berija si vendicò: Starostin, i suoi fratelli e gli altri giocatori dello Spartak furono arrestati e condannati a dieci anni di Gulag il lavoro nei campi.
Nikolaj Starostin ne uscì vivo e attribuì in seguito la sua sopravvivenza alla sua popolarità e a quella più ampia del calcio.

13 commenti:

  1. Ha ha ha Tony.

    Il controllo delle squadre calcistiche (e sportive) nell'Unione Sovietica e poi nei paesi del Patto di Varsavia fu una realtà tremenda. Il minimo che seuccedeva eran le partite truccate. Per noi calciofili al di qua della Cortina di Ferro rimane il fascino di tutte quelle squadre dai nomi roboanti e dalle storie (ora note)avvolte da mistero e leggenda.
    La Dinamo Mosca non fu mai una gradissima,lo fu all'inizio grazie al bieco Beria, ricordiamo che il campionato Sovietico cominciònel '33 mi pare,così come la coppa (unico caso in europa, ed evidente frutto della programmazione-repressione stalinista)ai tempi dei misfatti si giocava ancora un torneo rappresentativo tra città.
    L'eredità enorme (ed idingesta, aggiungo io) che lasciò al mondo del calcio è che in ogni paese dell'Est una squadra venne presa e con i soliti metodi spicci trasformata in emanazione sportiva del Ministero degli Interni col nome di Dinamo tranne in Ungheria dove la tradizione calcistica ebbe la meglio e il glorioso Ujpest TE salvò il nome (con l'aggiunta del suffisso Dozsa da un gerarca comunista),ma finì comunque sotto il controllo della polizia.
    Strepitosa la Volkspolizei Dresden poi Dynamo, per curiosità Ulf Kristen ultimo cannoniere della DDR poi trasferitosi al Bayer Leverkusen venne porcessato e condannato per esser stato ai Tempi della Dynamo Dresden un membro attivo della STASI, nominalmente aveva il grado di capitano.

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  2. Ciò che Beria perpetrò ai danni dello Spartak Mosca era già avvenuto in Italia, al solito all'avanguardissima quando si tratta di ingiustizie:
    nel 1925 il Grande Genoa reduce dai due ultimi titoli nazionali e lanciato verso il terzo e conseguente stella d'oro da appuntarsi sul petto, trovò la strada sbarrata dal Bologna nella finale del Campionato Lega Nord. Il Genoa vinse la prima a Bologna, ma sorprendentemente fu battuto in casa (stesso risultato mi pare). La "bella" come si definiva allora fu giocata sul campo del Milan in Viale Lombardia. Col Genoa avanti 2-0 aceadde che un tiro del Bologna deviato in corner fu tramutato in gol dall'impaurito arbitro (l'avv.Mauro) che era stato circondato da parecchie camice nere bolognesi che lo costrinsero (chissàcome) a convalidare la rete tra le proteste dei genoani. Dopo l'invasione di campo si tornò a giocare e sfiga vuole che il Bologna segnò di nuovo 2-2.Al fischio finale l'rbitro tranquillizzò il capitano del Genoa e che avrebbe omologato il 2-1, quindi gli disse di andare tranquilli che non c'era bisogno di disputare i supplementari e così fu tra gli ululati della folla felsinea fomentata dai fascisti, un casino madornale. Purtroppo l'arbitro non fu di parola dietro le "pressioni" chiamiamole così del presidente della FIGC nonchè tifosissimo del Bologna (era alla partitA),nonchè grandissimo gerarca fascista Leandro Arpinati, e omologò il 2-2.
    Seguì la quarta partita a Torino (1-1) con le revolverate fasciste al treno Genoano alla stazione di Porta Nuova e la vergogna finale, dopo aver dichiarato conclusa la vicenda con un nulla di fatto a fine luglio la FIGC decise per una quinta partita alle 7 del mattino a Milano i genoani ci arrivarono di controvoglia e demotivati (eranoin villeggiatura il 9 agosto) , ma i bolognesi che sapevano tutto, perchè comandava Arpinati, si erano preparti e vinsero. Batterono poi agevolmente l'Alba Roma nelle due finali con la vincente Lega Sud e vinsero il loro primo (ingloriosissimo) scudetto.

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  3. Bè lo Steaua di Bucarest degli 80's (che vinse anche la Coppa dei Campioni e 11 scudetti su 14 dal 1984 in poi) era la squadra di Ceausescu (o meglio del figlio) e una specie di nazionale rumena con il meglio del calcio locale.
    E se poi perdeva magari si aggiustava un po' in altra maniera.

    Anche uno dei rampolli di Gheddafi fece sciogliere la squadra e arrestare i giocatori che avevano battuto la sua....

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  4. arrivando più vicino a noi il "colonnello Lobanoscki" allenatore anche della nazionale. Promosso con i gradi sula campo.

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  5. Denominatore comune del calcio di tutto l'est il famigerato laboratorio della DDR dove si procedeva alla ricerca del doping estremo (il programma Stasi Komplex 08). Una vera fabbrica di tumori etc etc.
    Il laboratorio era già stato centro studi chimici SS, mentre oggi è sede dell'agenzia antidoping tedesca, braccio armato della (ridicolissima) WADA.

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  6. L'avversario dello Spartak per la stagione 1939 era la Dinamo Tblisi e non Mosca, spiegabile col fatto che Beria era georgiano (come Stalin!.
    Raggiunse, come già celebrato su questi schermi, grandissimi livelli tra il '77 e l'83 quando riuscì stavolta si, guidata dal favoloso David Kipiani, a vincere due titoli nazionali e costituì l'ossatura dell'ottima e incompiuta nazionale sovietica a spagna '82.

    A.G.

    The Doors - Summer's almost gone

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  7. Ho scartabellato un po dei miei archivi ed e venuto fuori che su 54 campionati dell' URSS, 27 furono vinti da varie Dinamo
    A.G.

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  8. Favoloso Kipiani e Blochin sosia di Steve Marriott!
    C

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  9. E io che pensavo che Moggi fosse quanto di peggio capitato al mondo del calcio....invece pare che Beria non fosse secondo a nessuno, in nessuna maniera. Qualche tempo fa su Espn vidi un documentario della strage allo stadio Luzhniki di Mosca che pare riguardò i tifosi dello Spartak che morirono schiacciati da cariche della polizia dopo una gara di Coppa Uefa contro gli olandesi dell'Haarlem....qualcuno ne sa di più?
    Charlie

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  10. Me la ricordo bene Coppa UEFA 1983.
    La gente stava sfollando dopo un gol dell Haarlem a pochi minuti dal termine quando un enorme boato (gol dello Spartak) fece invertire la rotta alla gente sulle scale la risultante fu panico e gente schiacciata sulle rampe dalla calca, oltre 100mi morti mi pare (forse 213 ma non ricordo), non credo che la polizia sia responsabile per i morti anche se non capendo nulla di ciò che stava succedendo caricò un po di tifosi.
    L'ignorante che faceva la telecronaca postuma su ESPN ovviamente ha parlato di stadio Luzhniki mentre nel 1983 l'URSS era ancora in piedi e il campo si chiamava Stadio Lenin:IGNORANTE! Cariche della polizia, èh? puah!
    successe anche ad Ibrox Park nel '71 per lo stesso motivo: 66 morti

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  11. bisogna tirare le orecchie a ESPN allora

    Charlie

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  12. Ricordo anche io l'episodio ragazzi
    C

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  13. Lo Zenit San Pietroburgo fu formato come Stalinez Leningrado dagli operai delle fabbriche Stalinec che producevano parti metalliche per i trattori e carri armati. Splendido esempio di squadra emanazione di una fabbrica statale

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