giovedì, ottobre 06, 2011

Black Skins






E’ noto che la cultura Skinhead nasce alla fine degli anni 60, assorbendo elementi da quella Mod, in via di dissolvimento (a livello di massa e di notorietà, ma che è sempre rimasta ben viva e presente dalla fine de gli anni 40 ad oggi) e da quella Rude Boy di origine giamaicana.

I nuovi mods in reazione ai capelli che si allungavano ovunque, se li tagliano cortissimi, induriscono l’aspetto stradaiolo, il look diventa più essenziale, i gruppi dal vivo diventano uncool (se non si tratta di soulmen originali).
Il 3 settembre del 1969 il “Daily Mirror” nell’articolo sulle nuove tendenze giovanili “No love for Johnny” parla per la prima volta di “skinheads”.

In maniera molto semplicista, generalizzando, si può dire che i mods che si fecero crescere i capelli e abbracciarono le nuove sonorità psichedeliche, divennero hippies, quelli che, facendo resistenza al nuovo trend, se li accorciarono, fino a rasarli, rivolgendosi a reggae e ska, diventarono skinheads.

Poco noto è che in questo primo periodo fosse frequente la presenza (pur se numericamente molto limitata) di skinheads di colore (figli delle prime generazioni di immigrati caraibici), che scomparvero successivamente dal movimento, quando alla fine dei 70’s fu infiltrato dal National Front e prese connotati razzisti e xenofobi in alcune delle sue frange.

Da ricordare gli omaggi sonori di Laurel Aitken (“Skinhead”) o dei Symaryp che con le loro "Skinhead Girl", "Skinhead Jamboree" e "Skinhead Moonstomp" rimane uno dei gruppi (composto da soli neri) più vicini allo spirito skinhead originale.

15 commenti:

  1. Epica del rock: io e un black skin a S.Francisco fuori dal locale dove aspettavamo di sentire Dave Wakeling dei Beat che spieghiamo ad alcuni giovanissimi Mods in scooter chi erano i Beat e perche' si doveva entrare..!
    Coro finale di Stand Down Ma- Stand Down Please-Stand Down Margareth, everybody!
    C

    RispondiElimina
  2. Grande!!!
    (ma cosa ci facevi con un Black Skin a S. Francisco?? ahi ahi ahi...)
    Yoko

    RispondiElimina
  3. Eravate a Castro Road ?

    RispondiElimina
  4. tony hai ricevuto? non riesco ad entrare nell account email x controllo, comunque ti ho postato da email gmx 2 files in 2 email separate

    RispondiElimina
  5. Ricevuto. Stupendo ! Preziosissimo e rammarico totale.

    RispondiElimina
  6. OT: per chi interessa (e dovrebbe, a più di qualcuno) a dicembre i moons (di cui si era parlato un annetto fa) saranno in tour in italia, di più non so dirvi e sul sito non c'è ancora scritto nulla, ma so che amici han fissato (di culo) una data qui a trieste, di sabato tra l'altro.
    Marco MODS Trieste

    RispondiElimina
  7. buone possibilità anche (finalmente!) per i lunatici milanesi. anche qui è da definire, ma sono speranzosissimo. bella band. secondo album, con il papà paolino che guesta ancora in un brano, a breve :)

    RispondiElimina
  8. Hanno supportato i Beady Eye, ma non li conosco

    RispondiElimina
  9. a prop di concerti, ma sabato questo è un delirio, vorrei essere uno e trino... JC Brooks a fidenza (passaggio del tour a milano manco po'cazzo), i Movement a cremona (o sbaglio?) ed i BEST con la seratona soul+jamaica al Bloom. ho già visto i Best diverse volte, ma per comodità ed amicizia sarò al Bloom. I Tonycasulas che faranno?

    RispondiElimina
  10. Infatti. JC Brooks meriterebbe ma credo che andrò dai Movement (gratis a Cremona). Se non suonano ad orario improbabile magari ci sta anche il bis dei JC a Fidenza.

    A proposito di Paolino.
    Consiglia il nuovo album di Steve Ellis (dei Love Affair) Commitments
    Ascoltato ma bruttino forte...

    RispondiElimina
  11. non conosci i Moons? vergogna! ex-Onoffs, fondati da Andy Crofts, attuale modico tastierista del Paolino. sono almeno in 2 a scrivere (buone) canzoni, molto 60s, kinks etc etc ..la solita merda :) Io Crofts lo preferisco molto di più come autore e componente della sua band che come polistrumentista di Weller.... Lui di base è un chitarrista, alle tastiere fa il suo dovere accompagnatorio sottofondistico, ma nulla più. Seamus Beaghen e prima il fratello di Jools Holland erano altra cosa, senza andare a ripescare poi il buon Talbot

    RispondiElimina
  12. il nuovo non l'ho ancora sentito, ma anche il precedente di Ellis era bruttino forte... a parte un paio di brani. bbbrrrr...arrangiamenti e suoni terribili.

    è uscito anche l'album di Eddie Phillips (chitarra dei Creation) ero ottimista prima, ma dopo che ho sentito in streaming 30 secondi a brano...mi è bastato.

    RispondiElimina
  13. Yoko: facevo il White Skin mancante!
    Optical Street Art!
    tsk tsk..
    C
    hah!

    RispondiElimina
  14. Ascoltato anch'io "Woodstock daze" di Eddie Phillips...tra l'altro esce con una copertina ultra mod e psycho...mah, c'è un pezzo in cui sembra Docor and the Medics, un altro il peggior pop rock degli 80's. Brrrrrrrrr

    RispondiElimina

Related Posts with Thumbnails