che raduno... resoconto più o meno dettagliato rimandato a quando mi riprendo... dico solo che eran 3 anni che mi mancavano ste sensazioni... Marco MODS Trieste
VOCI NUOVE Ben Sherman l'immutabile di Serena Tibaldi Storia di una camicia simbolo di epoche e tendenze. Identica a se stessa, sempre rivoluzionaria
La campagna pubblicitaria del 1980 Come spesso succede, l'inizio della storia è quasi sottotono: è il 1963, e l'inglese Arthur Bernard Sugarman, fresco sposo della figlia di un produttore di abiti, torna dagli Stati Uniti nella natia Brighton. Lì, con il marchio Ben Sherman, comincia a fare camicie: segni distintivi, colletto button-down, un bottone anche sul retro e piega sulla schiena; poi i colori, tanti, e le stampe, i quadretti, le righe, i pois. Non serve altro perché i Mods, all'epoca al picco di espansione, le eleggano a propria uniforme, perfetta icona della loro estetica. Ma la corsa non si ferma qui, perché la vera forza di Ben Sherman è nella capacità di essere immutabile eppure rivoluzionario, di parlare di volta in volta alle nuove generazioni, diventando espressione dei diversi movimenti. Meno di dieci anni dopo è il punk ad appropriarsene, e poi di nuovo i Mods, riesplosi alla fine degli anni Settanta con “Quadrophenia” degli Who. Finito? Nemmeno per sogno. Nei Novanta Paul Weller, i Blur e gli Oasis indossano Ben Sherman: è parte del loro Dna. Nel 2004 il marchio viene acquisito dalla Oxford Industries Inc.; nuovi testimonial spontanei, come gli Arctic Monkeys e i Fratelli's, e prime collaborazioni con la moda più “alta”: una su tutte, quella con Junya Watanabe. Perché fermarsi proprio adesso? (Pubblicato il 10 aprile 2009)
è vero come Mods eravamo veramente in pochi quest'anno,a Rimini in compenso c'erano una 30 di nazisti dichiarati ed i soliti "accreditati"da tutti perchè hanno un parka e non espongono simboli politici,con l'aggiunta di qualche casual di Roma che non fa mai male;diciamolo quest'anno a Rimini non si sono fatti mancare veramente nulla.Complimenti ai partecipanti che sono peggio degli organizzatori!
Saluti modernisti a tutti anche a te pavido anonimo.
A Rimini solo fighe di legno e manichini di plastica,sotto il parka nulla, non c'è più cultura, non ci sono più valori...solo una foto sbiadita della società italiana.
se eravate pochi mods a Grosseto che raduno mod era ? Ma quando uno va ad un raduno deve dichiarare la sua fede politica ? E io che sono anarchico posso entrare ? Marky Ancona
Il problema non sta nella politica. Nessuno di noi sbandiera simboli o appartiene a fazioni politiche. Il problema è alla base etica e morale della gente. Il problema è la coerenza e l'attitudine. Se oggi "modernismo" significa condividere un dancefloor, comunicare e "vivere" una sottocultura(simbolo di unione tra neri e bianchi) con razzisti o destroidi...beh allora preferisco stare da solo. L'ultimo raduno di Rimini ne è stato il palese esempio.Parlo solo di Modernismo, poi ognuno può vivere la sua vita come meglio crede. Meglio pochi e coerenti che tanti e ambigui o qualunquisti...mods!
Cari Daniele e Carlo, parlate che a Rimini c'erano una 30ina di nazisti dichiarati e casual Romani ma eravate nascosti dietro qualche divanetto? o in perfetto stile sovietico mandate spie camuffate da Gin-Tonic? Io vado a Rimini dal 2001 e l'ho sempre ritenuto- musicalmente, stilistacamente e per attitudine- uno dei migliori party mod di Europa. Parlate di ambiguità, coerenza, razzismo e qualunquismo: forse avete sbagliato scelta nella vita, avreste dovuto rasarvi il cranio ed essere skinhead se siete cosi amanti e legati a questi temi. Io vi faccio un invito: venite a Rimini nel 2010 (e non nascosti dietro i divani) e se solo vedrete una di quelle fandonie che avete millantato nei vostri post. Chino il capo e vi dirò "si avete ragione scusate". Se invece -come credo- sarete sudati, divertiti e felici, forse sarà il caso di farvi un piccolissimo esamino di coscienza. Un saluto modernista da un ragazzo che frequenta rimini dal 2001.
Non c'è solo questo di "raduno mod"
RispondiEliminaBoh, non lo sapevo...io segnalo questo, se ce n'è un altro fatemi sapere
RispondiEliminache raduno... resoconto più o meno dettagliato rimandato a quando mi riprendo... dico solo che eran 3 anni che mi mancavano ste sensazioni...
RispondiEliminaMarco MODS Trieste
Da Velvet di Repubblica di oggi
RispondiEliminaVOCI NUOVE
Ben Sherman l'immutabile
di Serena Tibaldi
Storia di una camicia simbolo di epoche e tendenze. Identica a se stessa, sempre rivoluzionaria
La campagna pubblicitaria del 1980
Come spesso succede, l'inizio della storia è quasi sottotono: è il 1963, e l'inglese Arthur Bernard Sugarman, fresco sposo della figlia di un produttore di abiti, torna dagli Stati Uniti nella natia Brighton. Lì, con il marchio Ben Sherman, comincia a fare camicie: segni distintivi, colletto button-down, un bottone anche sul retro e piega sulla schiena; poi i colori, tanti, e le stampe, i quadretti, le righe, i pois. Non serve altro perché i Mods, all'epoca al picco di espansione, le eleggano a propria uniforme, perfetta icona della loro estetica. Ma la corsa non si ferma qui, perché la vera forza di Ben Sherman è nella capacità di essere immutabile eppure rivoluzionario, di parlare di volta in volta alle nuove generazioni, diventando espressione dei diversi movimenti. Meno di dieci anni dopo è il punk ad appropriarsene, e poi di nuovo i Mods, riesplosi alla fine degli anni Settanta con “Quadrophenia” degli Who. Finito? Nemmeno per sogno. Nei Novanta Paul Weller, i Blur e gli Oasis indossano Ben Sherman: è parte del loro Dna. Nel 2004 il marchio viene acquisito dalla Oxford Industries Inc.; nuovi testimonial spontanei, come gli Arctic Monkeys e i Fratelli's, e prime collaborazioni con la moda più “alta”: una su tutte, quella con Junya Watanabe. Perché fermarsi proprio adesso?
(Pubblicato il 10 aprile 2009)
non c'entra niente, ma è "la strana coppia" quasi per eccellenza:
RispondiEliminahttp://www.mojo4music.com/blog/mojo_honours_list_2008/WellerLydonClarke-photo.jpg
il fatto e' che ben sherman lonsdale dr martens ecc ce l'hanno proprio TUTTI TUTTI,ormai
RispondiEliminama quanti raduni c'erano allora????????????
RispondiEliminaC'era un raduno mod a Marina di grosseto organizzato dalla DTX e poi uno mod oriented(quello di Rimini)
RispondiEliminaCarlo
DTX Roma
P.s. quello di marina di grosseto non se lo è inculato nessuno!
RispondiEliminaè vero come Mods eravamo veramente in pochi quest'anno,a Rimini in compenso c'erano una 30 di nazisti dichiarati ed i soliti "accreditati"da tutti perchè hanno un parka e non espongono simboli politici,con l'aggiunta di qualche casual di Roma che non fa mai male;diciamolo quest'anno a Rimini non si sono fatti mancare veramente nulla.Complimenti ai partecipanti che sono peggio degli organizzatori!
RispondiEliminaSaluti modernisti a tutti anche a te pavido anonimo.
Carlo
DTX Roma
A Rimini solo fighe di legno e manichini di plastica,sotto il parka nulla, non c'è più cultura, non ci sono più valori...solo una foto sbiadita della società italiana.
RispondiEliminase eravate pochi mods a Grosseto che raduno mod era ?
RispondiEliminaMa quando uno va ad un raduno deve dichiarare la sua fede politica ?
E io che sono anarchico posso entrare ?
Marky Ancona
Il problema non sta nella politica. Nessuno di noi sbandiera simboli o appartiene a fazioni politiche. Il problema è alla base etica e morale della gente. Il problema è la coerenza e l'attitudine. Se oggi "modernismo" significa condividere un dancefloor, comunicare e "vivere" una sottocultura(simbolo di unione tra neri e bianchi) con razzisti o destroidi...beh allora preferisco stare da solo. L'ultimo raduno di Rimini ne è stato il palese esempio.Parlo solo di Modernismo, poi ognuno può vivere la sua vita come meglio crede. Meglio pochi e coerenti che tanti e ambigui o qualunquisti...mods!
RispondiEliminaDaniele DTX
Cari Daniele e Carlo,
RispondiEliminaparlate che a Rimini c'erano una 30ina di nazisti dichiarati e casual Romani ma eravate nascosti dietro qualche divanetto? o in perfetto stile sovietico mandate spie camuffate da Gin-Tonic?
Io vado a Rimini dal 2001 e l'ho sempre ritenuto- musicalmente, stilistacamente e per attitudine- uno dei migliori party mod di Europa. Parlate di ambiguità, coerenza, razzismo e qualunquismo: forse avete sbagliato scelta nella vita, avreste dovuto rasarvi il cranio ed essere skinhead se siete cosi amanti e legati a questi temi. Io vi faccio un invito: venite a Rimini nel 2010 (e non nascosti dietro i divani) e se solo vedrete una di quelle fandonie che avete millantato nei vostri post. Chino il capo e vi dirò "si avete ragione scusate". Se invece -come credo- sarete sudati, divertiti e felici, forse sarà il caso di farvi un piccolissimo esamino di coscienza.
Un saluto modernista da un ragazzo che frequenta rimini dal 2001.
Daniele dixit "beh allora preferisco stare da solo"...
RispondiEliminae io aggiungerei "ma già lo sei...!"
ciao nvidiosi!
Daniele dixit:"Simone vattene a fanculo!"
RispondiEliminaMods!
ma è il raduno più importante d'Italia? quante persone ci saranno? ho sentito che ci sono fascisti..è vero? e l'indirizzo qual'è?
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