Autore di "III", uno degli album più spettacolari dell'anno, il terzetto olandese approda, all'interno di un applauditissimo tour italiano, al classico "Kelly's" piacentino.
Folla delle grandi occasioni (si dice sold out ai nostri giorni), eccellente apertura dei local heroes Backdoor Society con il loro garage punk che migliora ad ogni esibizione, sempre più compatti, convincenti e perfetti.
I Mooon sfoderano un set di oltre un'ora in cui stupiscono per raffinatezza strumentale, capacità tecnica di alto livello e il modo di inserire le mille influenze che permeano lo psych garage di fine anni Sessanta: dai Pink Floyd (la cover di "See Emily play" è stupefacente) ai Tomorrow, passando per Pretty Things, Lovin Spoonful, Byrds, i Beatles di "Rubber soul" e del Beatle George dei tempi, Buffalo Springfield.
Le tre voci si intrecciano e armonizzano con eleganza e precisione, il basso pulsa, la batteria è travolgente, il chitarrista è un piccolo mago che attinge da matrici blues e beat per colorare ancora di più i brani.
Divertono e si divertono a inserire pause ritmiche, accenti improvvisi, veloci accelerazioni.
Davvero bravissimi, con ottime canzoni e un'attitudine che ci porta dritti in qualche club di Amsterdam nel 1968, poco prima di un concerto degli Shocking Blue.
lunedì, dicembre 02, 2024
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