giovedì, giugno 28, 2018
Get back. Dischi da (ri)scoprire
Ogni mese la rubrica GET BACK ripropone alcuni dischi persi nel tempo e meritevoli di una riscoperta.
Le altre riscoperte sono qui:
http://tonyface.blogspot.it/search/label/Get%20Back
HARLEM RIVER DRIVE - s/t
Un incredibile album del 1971, un concept, realizzato da Eddie Palmieri, il re del latin funk new yorkese che mischiava sonorità latine con jazz (e free jazz), il groove funky di Marvin Gaye, Temptations e Curtis Mayfield, gli umori blaixploitation, sezioni fiati paurose.
Al suo fianco oltre a membri della sua band, musicisti della band di Aretha Franklin con Bernard Purdie alla batteria e il chitarrista Cornell Dupree oltre alla tromba di Randy Brecker.
I testi a sfondo politico, la sperimentazione sonora che mischiava arditamente suoni e generi non fu bene accoltà nè dal pubblico nè dalla critica e il disco ebbe scarso successo.
Nonostante ciò rimane un piccolo classico.
ALEX BROWN - In search of love
Fece parte delle Raelettes di Ray Charles tra il 66 e il 68, incise una serie di 45 giri e un unico album, nel 1970, talmente raro che in molti lo ritennero a lungo mai pubblicato.
Invece viene finalmente ristampato e ci consegna un superbo lavoro dove soul, northern soul, proto funk si fondono alla perfezione con la grandissima voce della Brown. A suonare gente come Joe Sample, Wilton Felder (Crusaders, Marvin Gaye, Jackson 5, Joni Mitchell), Monk Higgins (che compone e produce). Bellissima versione di "Something" dei Beatles.
ANALOGY - s/t
Band tedesca ma che operò prevalentemente nel sottobosco italiano del prog e affini nei primi 70's e che assurse a particolare popolarità soprattutto per la copertina che li ritraeva completamente nudi.
L'unico album pubblicato all'epoca (tra i più rari in Italia), poco prima dello scioglimento, si dipana lungo coordinate pink floydiane, con un po' di rock blues e un approccio tra Jefferson Airplane e Curved Air.
Ascolto molto gradevole.
4TH MOVEMENT - s/t
I DEATH furono un oscuro trio proto punk di neri attivo nei primi 70's a Detroit, che mischiava hard rock tirato e potente con funk e soul. Sciltisi dopo poco tempo ritornarono nel 1980 con il nome cambiato e un sound che assimilava gospel, soul funk e rock di estrazione glam e hard. Il tutto condito da tematiche cristiane ("The Christ in you", "Key to paradise", "Jesus please come"...).
L'album è particolare, ben suonato e a tratti interessante.
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Riunione dei Kinks in vista?
RispondiEliminaGMV
Pare proprio di si.
RispondiEliminaMa speriamo di no. Temo sia una cosa triste
RispondiEliminaMah..TIME WILL TELL per citare un loro raro brano,per "noi" conosciuto grazie alla cover the Chesterfield Kings
Eliminahttps://www.youtube.com/watch?v=mPoCYSj6Bc0
https://www.youtube.com/watch?v=0MaDplLqmL0
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