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Spettacolare e spaziale esibizione di KAMASI WASHINGTON in un affollato "Botanique" a Bologna.
Nonostante i prezzi non particolarmente modici (25 euro) sono centinaia e centinaia le persone che accorrono a verificare lo spessore, talvolta discusso, del saxofonista californiano.
In molti lo considerano una nuova stella del jazz, c'è chi lo ha liquidato come manierista e derivativo.
Ebbene io, che so poco di jazz e vado a sensazioni, anima e cuore, sono rimasto estasiato, conquistato, stordito da tanta bellezza.
Non solo estetica, non solo tecnica (musicisti incredibili, Brandon Coleman alle tastiere pauroso, i due batteristi pazzeschi, bravo pure il padre di Kamasi al sax tenore) ma soprattutto emotiva.
Kamasi accentua il lato funk jazz, le ritmiche sono serrate, solo raramente si abbandona a immersioni nello spiritual jazz. Un tripudio di incastri sonori di eccellenza totale.
"Change of the guard" e Rhythm changes" da "The epic" i migliori momenti.
Non concede bis ma va bene così.
d'accordissimo Tony. è stato un concerto pazzesco! dei musicisti incredibili che suonano con una naturalezza che ho visto poche volte. ma quanto è bravo pure il bassista sbarbo!
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