lunedì, gennaio 23, 2017

Il meglio del mese. Gennaio 2017



Con un po' di anticipo il Meglio di gennaio 2017

ASCOLTATO

SLOWLY ROLLING CAMERA - All things
La band gallese firma un eccellente album di grande fusion di stili dal jazz al funk al soul, spiritual jazz, insert free. Molto personali, potenti, interessanti.

SOUL SCRATCH - Pushing fire
Inizia bene l'anno in ambito NEW SOUL con un ottimo album d'esordio per la band californiana. Molto Otis oriented ma anche sferzate in puro stile James Brown, favolosi grooves, voce davvero particolare e grande padronanza strumentale.

HALF JAPANESE - Hear the lions roar
In pista dal 1975, da sempre outsiders inclassificabili con il loro personalissimo art-rock che ha influenzato non poco il sound di bands come Sonic Youth o Dinosaurs Jr tra i tanti. Questo è il sedicesimo, caotico, album, ancora una volta tanto interessante quanto anarchicamente impossibile da incasellare.

FLAMING LIPS - Oczy Mlody
Sempre avuto grande rispetto e fascinazione per i Flaming Lips anche se non li ho seguiti assiduamente. Questo nuovo album lo trovo noioso, dispersivo, senza capo nè coda. Mah...

FRED THOMAS - Changer
Tipo strano che ha come riferimenti Jonathan Richman, Dream Syndicate, Billy Bragg e tira fuori una serie di canzoni sghembe, pulsanti, rotolanti. Interessante.

BRIAN ENO - Reflection
Nuovo lavoro riconducibile ai suoi progetti di Ambient Music.
Suggestivo, cerebrale, affascinante, mi rimane il dubbio (personale e opinabile) sull'utilità artistica di operazioni simili.
Non la colgo, è un mio limite.

JAPANDROIDS - Near To The Wild Heart Of Life
Powerful guitar rock, qualche sguardo a certi Clash ma sostanzialmente poco interessante.

THE FIVE FACES - Sx 225
La band genovese, tornata in attività recentemente dall'infinito passato dei primi 80's, mette a segno un nuovo colpo firmando un nuovo album per l'inglese Detour Records (che aveva già curato la stampa di un DVD live in Inghilterra e di un album sempre live).
Curato nei minimi particolari presenta una band fresca e che fa dell'immediatezza sonora la sua principale caratteristica.
Sarebbe facile derubricarli a mod revival del 79. Personalmente credo si tratti invece del Sound of 78, quello che attingeva ancora dal pub rock più elettrico (Dr. Feelgood, Eddie and the Hot Rods), si affiancava a primi Jam, Buzzcocks, Undertones e Jolt, anticipava di un soffio l'arrivo di bands come Vapors, Purple Hearts o Chords.
C'è energia ma anche tanta melodia di gusto 60's pop, ottimi brani, chitarre sporche ma ben calibrate, ritmica potente, belle voci.

WORKING VOODOO CLUB - One
Vengono dall'Olanda ma a guidarli c'è una vecchia conoscenza della scena italiana, quel Fabrizio Carrieri che diede i natali e guidò a lungo una delle prime mod band italiane, i pugliesi THE ACT (dopo gli esordi con gli Steady Beat).
Partiti nel 2008 con un classico set a base di rhythm and blues, si sono evoluti verso sonorità che sempre da quei selvaggi primordi black a cavallo tra 50's e 60's attingono ma a cui si aggiungono umori jazzati, swamp blues in arrivo direttamente da New Orleans, da qualche vecchio disco di Dr. John, dal gusto funk soul di Professor Longhair, dai Los Lobos di "Kiko".
Album personale, particolare, suonato benissimo, gusto sopraffino.

BAUSTELLE - L’amore e la violenza
Osannato dalla critica a prescindere.
Un viaggio nel pop italiano più evocativo e pseudo impegnato (da Battiato alla disco pop degli anni ’80) e in certo brit pop (Pulp in particolare) con tanto di abbondanza di arrangiamenti enfatici.
Inutile e irritante.

ALEX FORNARI - L’interruzione
L'ex voce dei Pale Tv, una delle prime band a portare la new wave in Italia nei primi anni 80, torna con il secondo album solista dove, ancora una volta dopo l'esordio di "Di tutte le ferite", riesce a convincere con un lavoro di grande qualità.
Una base di rock malato che prende ispirazione da Lou Reed, Iggy Pop e Bowie dei 70's e 80's ma con un approccio e una visione assolutamente attuali.
Brani potenti, elettrici, scarni, di efficacia immediata, con la voce di Alex a farla da protagonista.

BIG MOUNTAIN COUNTY / LAME - split
Prezioso split ep 12 pollici condiviso, due brani a testa, da quella meravigliosa realtà rock psichedelica romana dei Big Mountain County con i torinesi Lame (band composta da (membri di Movie Star Junkies, Two bo's Maniacs, Cave Dogs).
I BMC confermano di essere tra i principali esponenti di una forma moderna di psichedelia che guarda al passato ma con un'attitudine proiettata nello spazio futuro (e un retro gusto kraut rock che rende il tutto ancora più saporito).
Più garage oriented i Lame con un sound che non disdegna riferimenti a certo rock n roll oscuro caro ai Cramps.

GIAMPAOLO CORRADINI & the WEEKEND WARRIORS - s/t
La band reggiana è all'esordio ma Corradini ha alle spalle una lunga militanza con altre realtà come Substitutes e The Youngs.
 Gli otto brani dell'album coniugano la passione per le sonorità 60's (Animals, Who, Kinks) con una visione moderna che dai Jam va al brit pop. Sound chitarristico, asciutto, elettrico, nervoso, brani ottimi, energia a profusione. Un album che soddisferà in pieno chi ama il mod sound e affini.

STRATO'S - Lo sbirro, la liceale, il maniaco
I giovanissimi parmigiani sono entrati in studio e in una giornata hanno sfornato un delizioso album strumentale perfettamente in linea con il titolo.
Tra questi solchi si evoca quel sound di chiara provenienza 70's che marchiava le colonne sonore dei polizieschi italiani o delle commedie sexy dell'epoca. Ai tempi ad appannaggio di autori come Ennio Morricone, Franco Micalizzi, Piero Piccioni, Riz Ortolani, ripresi recentemente con grande cura dai Calibro 35. Effetto finale godibilissimo e suggestivo, ben suonato e perfettamente in linea con il gusto e il sound dei tempi ricordati. Ottimo.

RADAR - Re-pop
Storica band (veronese) che nel 1982 pubblicò il primo album per la Wea e che ora ritorna con un nuovo lavoro e formazione rinnovata, ripartendo dalle stesse coordinate elettro pop degli esordi, con un pizzico di Duran Duran e un approccio lirico che riporta spesso, nell'uso dell'ironia e della scansione del cantato, ad Elio e le storie tese (vedi "Cuoca calabra"). Ben fatto, brani accattivanti e di facile fruibilità, molto divertente e coinvolgente. Bentornati !

LOVE THIEVES - Soft
Godibile e gradevolissimo esordio della band toscana che rinverdisce la freschezza di certo pop punk che dai primi Blondie arriva a Primitives e Cardigans con quel gusto per la melodia 60's che rende il tutto stupendamente fruibile. La ruvidezza chitarristica di fondo aggiunge pepe e urgenza al contesto, l'immediatezza delle composizioni garantisce genuinità.
Ben suonato e cantato, produzione senza fronzoli, ottime le canzoni.

ZIZKOV - Antracite
La band bolognese è attiva dal 2005 ma all'attivo c'è solo un ep sei anni fa. Finalmente il silenzio discografico è compensato da un album di otto brani, registrato in diretta e lo-fi in sala prove, mettendo in campo un sound molto particolare e intrigante a base di atmosfere noir, di gusto surf, jazz, dalle parti dei Tornados e degli Shadows, Link Wray fino al John Zorn di "Naked City" e certe atmosfere scurissime che furono care ai Morphine.
Strumentale e inquietante, molto interessante.

LETTO
RAY CHARLES - Brother Ray
Rilettura di un classico.
L’autobiografia, sincera e “senza filtri” di Brother Ray, attraverso i successi, le cadute,l’eroina, il sesso sfrenato e tanto altro. Non te l’aspetti dal piacione sorridente ma qui c’è tutto il ver oRay, con pregi e tan ti difetti. Sempre ottima lettura.

COSE & SUONI
Mie recensioni quotidiane su www.radiocoop.it e mensili su CLASSIC ROCK

7 commenti:

  1. Un salutone a Max e Stefano dei LAME!
    tra le ex band di Max aggiungo i MOST UNUSUAL SOUND (ehehehehehe) e la brima band di Stefano i Braccobaldos!
    Chissa chi eraquel Cristiano alla chitarra dei MUS..

    https://www.discogs.com/Most-Unusual-Sound-Street-Stalker/release/3071588

    C

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  2. Joyello,sei nascosto anche tu in qualche band di queste?
    C

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