lunedì, aprile 29, 2013

Statuto - Un giorno di festa



Domani 30 aprile esce il nuovo album degli Statuto "Un giorno di festa" che, grazie ad Oskar e Naska, questo blog ha avuto l'opportunità di ascoltare con un po' di anticipo. Un album ECCELLENTE che vi consiglio di acquistare, SOPRATTUTTO già da DOMANI, per permettere agli Statuto di entrare nella classifica dei primi 100 ed attirare maggiore attenzione nei confronti del disco (in mancanza di investimenti promozionali)

STATUTO - Un giorno di festa

Ogni uscita discografica degli Statuto è un giorno di festa.
Tanto più se si festeggia il trentennale di una carriera brillante, ricca di successi e soddisfazioni, sapendo che, come sancisce il brano di chiusura dell’album, “Il meglio arriverà”.
L’occasione ci consegna quello che può essere tranquillamente considerato come il miglior album della loro produzione (dopo 11 uscite sulla lunga distanza, vari EP, compilation, live etc).

Dove in precedenza si distinguevano nettamente gli stili che da sempre caratterizzano il suono degli Statuto (ska, beat, soul, northern soul, pop, brit pop, rhythm and blues), in “Un giorno di festa” si mischiano sapientemente e felicemente in un unico sound in cui ogni influenza converge, diluita in dosi mai debordanti rispetto ad un’altra.
L’introduttiva title track evidenzia il taglio brit pop, duro, secco e serrato ma l’arrangiamento dei fiati è tipicamente soul quanto l’irresistibile ritornello affonda le radici nel miglior pop.
“Invisibile” parte con un esplicito omaggio ai primi Style Council per poi espandersi in un brano fresco e solare dove northern soul e soul pop si avvinghiano in un abbraccio che sfiora la perfezione (e dove è da annotare il lavoro magistrale svolto da Ennio Piovesani al basso).
Dedicato all’ex produttore della band, ora assurto a grande popolarità televisiva, Rudy Zerbi, il travolgente rocksteady ska “Rudy playboy” che si avvale di un eccellente lavoro ai fiati e di un arrangiamento vocale di gran classe e raffinatezza.
Il ritorno alla chitarra di Alex Loggia ha ridato maggior energia e irruenza ai brani influenzando soprattuto il taglio compositivo, come emerge dal soul rock “Pedalando elegante” dedicato al mod più famoso al mondo, il campione ciclistico Bradley Wiggins.
Ancora ritmi in levare in “Intercity firm” brano che non dimentica il mondo degli ultras e del calcio, tema da sempre caro e presente nelle liriche del gruppo.
Irrompe un altro brano dalla ritmica serrata: “Colpevole di essere giovane” analizza uno dei tanti mali dell’Italia vecchia e conservatrice dei nostri giorni.
“Madrid” mischia scale arabe e spagnoleggianti con atmosfere ska su cui si innesta uno splendido lavoro dei fiati e l’impareggiabile e sempre metronomica ritmica di Giovanni Naska Deidda, spina dorsale del gruppo ininterrottamente dagli esordi ad oggi.
Se cerchiamo in qualsiasi album degli Oasis è facile trovare un brano come “Io non ho la mia età”, mutuato a sua volta dalle migliori prove di Paul McCartney (con Beatles e senza) con la struttura portante scandita dal pianoforte e con la voce di Oskar Giammarinaro che migliora di album in album, la chitarra solista di Alex che riempie alla perfezione e un gusto melodico che riporta alla miglior canzone d’autore italiana.
“Il capitano” è un omaggio alla storica bandiera del Torino Calcio Giorgio Ferrini ed è forse il brano più classicamente Statuto con accenni reggae e un incedere che richiama i Police.
Il momento forse più riuscito è “La mia città” dalla ritmica classicamente soul Tamla Motown, dalla linea melodica matura ed elegante, ennesimo amaro omaggio alla loro amata/odiata Torino.

Ci si avvia alla fine dell’album ma le sorprese non sono finite. “Non sperarci” è una canzone scritta nel 1985 (e uscita in una versione jazzata nel 1987 come lato B del secondo singolo “Ghetto”) e qui ripresa in una versione quasi sinfonica (archi arrangiati da Ezio Bosso, autore, tra le tante cose, della colonna sonora di “Io non ho paura” di Salavatores) e caratterizzata da un riuscito duetto tra Oskar e Alessandra Contini de Il Genio. Pura poesia.
Miglior finale non ci poteva essere con la già citata (e ironicamente polemica nel suo bilancio di 30 anni di carriera), travolgente, “Il meglio arriverà”, classico brano ska dal ritornello che si incolla immediatamente in testa.

Come anticipato “Un giorno di festa” è il miglior album degli Statuto.
Ne conferma, ma sorprendentemente (dopo 30 anni), ne esalta la classe, la maturità compositiva, grazie anche ad un suono poderoso, presente e potente quanto, allo stesso tempo, chiaro e pulito.
Gli arrangiamenti sono sempre di qualità eccelsa, le peculiarità strumentali e vocali della band non hanno mai reso così bene, l’album è equilibrato (anche i 40 minuti di durata sono la giusta dose per apprezzare tutto e invogliare immediatamente al riascolto), la qualità dei singoli brani sempre altissima.
Un album che non passerà inosservato.

8 commenti:

  1. Pronto a tributare con l'acquisto un omaggio doveroso a 30 anni di coerenza, stile e MODernismo. Una curiosità per il Boss: ma Intercity Farm racconta di ultra che invadono una fattoria in treno oppure trattasi di refuso alla tastiera? :-)

    Charlie

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    1. ahahah, semplice errore di battitura. Però ce lo vedo Cass Pennant ritirato in una fattoria modello a coltivare asparagi.

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  2. W Statuto!
    e domani tutti in negozio..!!
    Cristiano

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  3. Cheer up Charlie,
    WE WERE MAGNIFICENT!!!!

    UTV

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  4. PRESO!!!!
    Stasera mi dedico all'ascolto.
    W gli Statuto, W i Mods e W Christian Benteke!!!

    Charlie

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  5. Di base un bel disco con un paio di episodi che non mi son piaciuti tipo Intercity Firm (una canzone un po scontata e retorica su sta faccenda degli ultra) e Madrid. Fantastico il singolo, il pezzo su Zerbi e quelli su Ferrini e Wiggo. Comunque onore a loro e la loro splendida carriera.

    Charlie

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  6. Mi convince ad ogni ascolto di piu'..
    Il ricomposto team compositivo Oskar/Bumba funziona alla grande!
    E questa è la prima cosa che mi colpisce..
    Arrangiamenti e voci ottimi.
    Mi piace parecchio la sequenza Io non ho la mia età/Pedalando Elegante..(scaletta?)

    Veramente "Un giorno di festa"!

    C


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