giovedì, luglio 07, 2011
Dischi propedeutici : MOD ROCK 79
Accogliendo uno dei vostri suggerimenti diamo il via alla rubrica dei dischi propedeutici.
Cioè quelli che è opportuno iniziare ad ascoltare per capire meglio un genere, uno stile, un sound.
Iniziamo, così a caso, dal MOD ROCK 79
Il Mod Rock 79 non è propriamente un "genere" ben definito, ma raccoglie quei gruppi e quel sound che nel 79/80, rilanciò il movimento mod in Inghilterra e nel mondo.
Qui si parla degli anni tra il 77 e i primissimi 80's.
JAM - In the city (1977)
JAM - This is modern world (1977)
JAM - All Mod cons (1978)
JAM - Setting songs (1979)
JAM - Sound Affects (1980)
JAM - The gift (1981)
JAM - Snap (1983)
Ogni produzione dei Jam è largamente superiore ad ogni altro album espresso dalla scena mod rock dal 1979 in poi.
Dagli esordi strettamente imparentati al punk e al pub rock, di cui “In the city” e il sottovalutato “This is modern world” sono un perfetto esempio, alla maturità compositiva di “All mod cons”, al concept di “Setting songs”, alla consacrazione stilistica, sempre più contaminata da Beatles, soul music e funk di “Sound affects” e “The gift”.
A corollario la compilation “Snap” raccoglie anche preziose testimonianze dei 45 assenti dagli album.
CHORDS - So far away (1980)
Uno dei migliori album mod di sempre. I Chords sapevano suonare, comporre, arrangiare, miscelare ad arte irruenza punk, stile mod, riferimenti 60’s.
Furono sfortunati e sottovalutati, ma “So far away” rimane una pietra miliare degli 80’s
THE JOLT - The Jolt (1978)
Perennemente catalogati come cloni dei Jam (a cui indubbiamente assomigliano molto), si sciolsero agli albori del mod revival, lasciando però un ottimo album e qualche eccellente 45 ed EP, che avrebbero meritato ben altra attenzione.
PURPLE HEARTS - Beat that! (1980)
Dopo un paio di inni mod come “Millions like us” e “Frustration” (qui contenuti), “Beat that!” è un buon album, graffiante, duro e scarno, ma che risente di una produzione non molto attenta.
SECRET AFFAIR - Glory boys (1979)
L’esordio “Glory boys” è un esplicito e voluto “manifesto” dell’etica ed estetica mod, con la musica che pesca in particolare nel soul e rythm and blues (con un’eccellente cover di “Going to a go go “ di Smokey Robinson), a cui si aggiunge la carica anfetaminica degli esordi.
LAMBRETTAS - Beat boys in the jet age (1980)
I Lambrettas furono una discutibile meteora del panorama mod, ma lasciarono un album molto piacevole, che sembrava voler accorpare artificialmente tutte le sonorità che potevano essere gradite ai mods, dal beat allo ska, un po’ di irruenza, numerosi e svariati riferimenti ai 60s’. Il risultato è comunque un album fresco e scanzonato, che ha retto alla prova del tempo.
MERTON PARKAS - Face in the crowd (1979)
I primi ad arrivare in classifica dopo i Jam e un unico album all’attivo all’insegna di beat (vedi cover di “Stepping stone” dei Monkees) e rythm and blues (“Tracks of my tears” di Smokey Robinson). Niente di eccezionale ma un buon lavoro.
SQUIRE - Get smart (1983)
“Get smart” è il loro album più rappresentativo, seppur non incarni in pieno il mod sound degli esordi e sia virato più verso sonorità Beatlesiane mid 60’s e psichedeliche.
LONG TALL SHORTY - 1970’s boy (1987)
Compilation riassuntiva di una carriera disordinata e caotica, costellata da cambiamenti di formazione, 45 giri promossi male, flexy disc ed altro. Testimonia la ruvidezza della band, cara ai mods più contaminati dal punk, anche se spesso si adagia su brani eccessivamente elementari e minimali.
AA.VV. - Mods Mayday (1979)
Un album di per sè non particolarmente significativo da un punto di vista artistico (la dimensione live evidenzia ancora più certe ingenuità di bands ancora molto giovani) , ma ha il pregio di fotografare al meglio l’atmosfera del primissimo mod revival del 1979 con Secret Affair, Mods, Beggar e Squire in concerto.
AA.VV. The Beat Generation and the Angry Young Man
Tra le numerose compilation riassuntive del periodo, “The beat generation...”, compilata e prodotta da Eddie Piller, è una delle più significative, raccogliendo alcune testimonianze rare e dimenticate della prima scena mod del 79, con brani di Purple Hearts, Merton Parkas, Long Tall Shorty, Les Elite, Directions, Small Hours.
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Bruttini quelli di Lambrettas e Merton Parkas
RispondiEliminaOrrendo l'album dei Purple Hearts (non sapevano suonare). Squire e Long Tall Shorty anacronistici, tutto il resto ORO!
RispondiEliminaGreat post Tony.
l'album dei Purple Hearts mi fece lo stesso effetto di Tarkus al primo ascolto (forse anche perchè lo abbiamo sentito insieme Marco, dai tuoi o al castello di Melzo?) tanto è vero che pur avendo i singoli, non lo comprai, ma lo duplicai in (mezza) cassetta. A parte appunto i singoli (non tutti presenti se non sbaglio) il resto era inferiore, e comunque il tutto molto inferiore a Chords e Secret Affair specialmente.
RispondiEliminaI Lambrettas erano considerati "commerciali" (haha) dai faces inglesi, ma in realtà il loro album era godibilissimo. Dal vivo mi piacquero di piu'. Stessa nomea di "plastic mods" ai poveri Merton Parkas, che però erano abbastanza groovy con le tastiere di Mick. I Chords una potenza, derivati dal Jam sound, ma una potenza.
bruttini i lambrettas? beat boy in the jet age è un album straordinario
RispondiEliminaBellissimo l' album dei Chords, una band che ho scoperto tardi, ma che mi ha davvero colpito.
RispondiEliminaFra parentesi, il '79 fu una stagione magnifica per il power-pop. Premetto che considero power-pop tutto ciò che ha melodia, "tiro", approccio rock' n' roll appena sfiorato dalla ruvidezza punk. In questo caso potrei chiamarlo pop-punk (Buzzcocks, Husker Du secondo periodo, Lemonheads, Replacements...per capirci), ma siccome mi sono appena auto-eletto Ministro della Semplificazione Musicale, preferisco chiamarlo power-pop: dai Big Star, ai Nerves, ai Barracudas, passando per Wipers, Jam, fino ai Pegboy. Con le rispettive influenze, certo. Ma alla fine di quello si tratta: energia, ritmo, melodia, partecipazione emotiva.
A proposito: Mercoledì prossimo, allo Spazio 4, suonano i Radio Days (power-pop)
AndBot (power-pop)
P.S. power-pop
ps: i cords li chiamavamo ciords, e tarkus dopo trentanni ancora non lo sa che è sbagliato, ma nessuno ha il coraggio di dirglielo, perchè è un ragazzo molto sensibile
RispondiEliminaPer secoli i Chords sono stati i CIORDS !
RispondiEliminaQuell odei Purple Hearst fu una delusione enorme. Mi aspettavo la potenza dei Jam o dei Chords e invece suonava (e suona) debole debole.
Gli Squire hanno fatto solo "Get smart" di buono, il resto è davvero trascurabile.
Lambrettas molto "plastic" ma l'album è ancora freschissimo.
Lo stesso i Merton.
Ma, Jam a parte, il top rimangono Chords e Jolt per me.
Sarà la quinta volta che me lo scrivi Capitano (!!!) e semmai "era un ragazzo molto sensibile".
RispondiEliminaCheers. A me è piciucchiato anche "ambience" dei Lambrettas, c'era una versione di I Want To Tell You davvero godibile.
hehe lo so, ma in questo contesto ci stava bene ricordare l'imperdonabile errore che tutti noi (come conferma tony) abbiamo fatto.
RispondiEliminaAmbience, qualcuno me lo spieghi il perchè, ancora adesso lo considero come precursore (ed inconsapevole ispiratore) del suono dei primi Duran Duran!
Belli i CIORDS! Anche i La's li pronuncio LES, ma mi dicono che sia sbagliato...così come i Wipers non si dice UAIPERS...ma chi se ne fotte?
RispondiEliminaSemplifichiamo, per Dio!
AndBot (M.d.S.M.)
E infatti fu "Ambience" ad affossare ogni rispetto per Jez Bird e soci.
RispondiEliminaA parte un paio di episodi il resto, copertina inclusa era davvero poca cosa.
Jez Bird è morto tre anni fa di cancro ma la band si è riformata e suona ancora in giro....non so per chi...
Per anni gli U sono stati I VU
RispondiEliminaAnche i REM e gli UDUE...
RispondiEliminaComunque, quando parlo con un madrelingua che mi dice anche solo Velvet Underground o Sonic Youth, io resto lì e solitamente rispondo: "No, i' m sorry, i don't know..."
Ma FUGAZI come cazzo si pronuncia?
AndBot
AndBOt
Fugazi non oso immaginarlo..
RispondiEliminaRimasi malissimo il giorno in cui sentii qualcuno alla radio dire "Questi sono gli AR EI EM !"
E io "Ma si è sbagliato ! Che figura , questi sono i REM "...
ecco...
Stendiamo un velo pietoso sugli Einsturzende Neubaten quando vai in Germania.
Ci rimane la soddisfazione di sentire inglesi o giaps parlare di Premiata Forneria Marconi, Banco del Mutuo Soccorso o Rovescio della medaglia.
come mai non ci sono i prisoners? grande lista...
RispondiEliminaCredo che continuerò a dire FUGAZZI, un po' alla romagnola, che ti ricorda quella roba là, 'nsomma...
RispondiEliminaIl prog italico era già prolisso a partire dal nome della band: Balletto Di Bronzo e quelle sopracitate...
I giap ridono da dio con le parole in italiano, mi fanno tenerezza...
AndBot
Perche i Prisoners fanno il primo album nel 1982.
RispondiEliminaLoro li metto nella seconda ondata 80's.
Ovviamente TUTTA la discografia.
Per me hanno pari importanza dei Jam e mi piacciono pure di più
Però il nome migliore di un gruppo prog/fusion era quello dei piacentini
RispondiEliminaL'Ultimo Bagliore Di Un Sole Che Muore.
Faglielo dire ad un americano !!
Raccomandata con ricevuta di ritorno,Albergo intergalattico spaziale ecc... ecc...
RispondiEliminaera il periodo dei nomi lunghi e complicati,così come i film di Lina Wertmuller !
Non a caso gli esponenti più "commerciali" abbreviarono in seguito : Banco del mutuo soccorso divenne semplicemente BANCO e gli altri adottarono la sigla PFM...
E siamo già andati OFF TOPIC,mai smentirsi in nessun caso !
i Jam fantastici e ancora molto freschi all'ascolto...gli altri dischi citati non sono mai riuscito a trovarli nei miei blitz in UK e quindi conosco solo qualche singolo contenuto nelle collane This is MOD di cui ho 4 volumi...quanto alle pronunce degli indigeni avete mai provato a parlare con uno scozzese??? arduo è dir poco
RispondiEliminaUTV dall'Umbria
Charlie
mi dissocio con chi sta subdolamente portando offtopic un topic cosi' imprescindibile come questo. ursus e tony sono sicuramente manipolati dei primi ledzeppelin e da cremonini per sviare la discussione dai massimi sistemi mod a musica inferiore come il prog italiano.
RispondiEliminae i BACK TO ZERO dove li mettiamo? un singolo solo, ma essenziale. bello stupidino ma memorabile per il riff (sia a che b side). fa tenerezza l'album che hanno registrato qualche anno fa, a distanza di oltre 25 anni dallo scioglimento. erano parte integrante della march of the mods del 79, con i secret affair ed i purple hearts
Ci ha beccati subito !!! Ero già qua a introdurvi nei magici meandri di Gentle Giant, Van Der Graaf Generator, Locanda delle fate e mi tocca tornare al mod rock !
RispondiEliminaBack to Zero scarsissimi !
Peggio di loro solo i Killermeters (va bè anche i Beggar, Small Hours, in cui andò a suonare il batterista dei Jolt)
l'unica cosa che mi piace dei Van Der Graaf Generator era il suono del loro "Honer Pianet T" (e qui involontariamente suggerisco uno o più post sugli strumenti, ma si apre un mondo infinito...)
RispondiEliminaTornando in Topic i Jam sono stati IL gruppo propedeutico (arrivandoci "via Clash") ma ammetto che dopo ho ascoltato solo con interesse i Prisoners. Anche perchè poi con Weller sono andato a ritroso invece che guardare ai suoi contemporanei '79ini...
Cristiano Malgioglio e Pupo,comunque restano i miei idoli !
RispondiEliminaMa se volete conoscere la rivoluzione autentica nella musica degli ultimi 40 anni,procuratevi il singolo di SOLANGE (quello che leggeva la mano a "Domenica in") : "Palline colorate"
THAT'S PSYCHEDELIC !
JAM insuperabili, Lambrettas nonostante tutto mi garbano assai!
RispondiEliminaVado controcorrente:
RispondiEliminaI Merton Parkas piacciono parecchio (anche per motivi legati ai luoghi) così come i Lambrettas.
Per ragioni anagrafiche son tutte cose che ho beccato venute dopo, nel '79 ero alle prese con Video killed the radio star e My Sharona.
Ad ogni modo grandissimi Jam e Secret Affair.
The Chords probabilmente i miei preferiti dell'intero panorama.
Sam Paglia - The cop
A.G. "in the crowd"
Ah, stranamente li ho tutti tranne uno
RispondiEliminaA.G.
Gli Small Hours erano grandi.
RispondiEliminaNON DITE CAZZATE, voi che dicevate CIORDS
C
Siamo i cuggini di Enzo Esposito,bassista degli Squire..
RispondiEliminae' ora che tiriamo di nuovo fuori u' cutieddu?
W gli Squire
Abbasso la Padania
e l'uccello padulo
EnzoEsposito Breed
E' buona anche la serie di compilation "This is Mod", che raccolgono diversi singoli di band misconosciute e pezzi rari di altre più note (tipo la cover di "England" degli Angelic Upstarts fatta dai Long Tall Shorty, tra di loro buoni amici).
RispondiEliminaSi non sono male, ma spesso c'è del materiale di qualità piuttosto scarsa.
RispondiEliminaTony Perfect dei LTS ha suonato a lungo con gli Angelic
Tra l'altro tutt'ora i Chords sono mille spanne sopra i Purle Hearts (visti entrambi nell'ultimo anno)
RispondiEliminaNon ne dubitavo...ma i Chords sono in formazione originale ?
RispondiEliminaE i PH ?
tutti e due in original a quanto ne so
RispondiEliminaC