mercoledì, maggio 25, 2011
Get back. Album da (ri)scoprire
Ritorna come ogni fine mese la rubrica “Get back”, che vuole recuperare alla memoria album il più delle volte sepolti dalla polvere.
Arriva l’estate in anticipo e allora andiamo a cercare qualcosa di veramente FRESCO.
MONKEES - Monkees
E’ del 1966 l’esordio dei Beatles americani.
Ancora freschissimo e contagioso easy beat all’ennesima potenza.
“The last train to Clarksville” e “Theme from the Monkees” i brani più conosciuti, ma ci sono gioielli come “I wanna be free” o “Papa Gene’s blues” che meritano di essere (ri)scoperti e amati.
The BEAT - I just can’t stop it
Uscito per la 2Tone nel maggio del 1980 è l’eccellente esordio della band inglese che mischiava ska e suggestioni più soul.
Brani come l’immortale “Mirror in bathroom”, “Twist and crawl” , “Hands off she’s mine” o le belle covers di “Can’t get used to loving you” di Andrè Williams e di “Rough rider” di Prince Buster ne fanno un album ancora attuale e di enorme spessore artistico.
Dopo tre album i membri del gruppo si divideranno tra Fine Young Cannibals, i Big Audio Dynamite di Mick Jones e gli Special Beat (con membri degli Specials).
MANFRED MANN- Soul of Mann
Uscito nel 1967 raccoglie i brani strumentali della Manfred Mann Band usciti fino ad allora con due inediti.
Stupende versioni di “My generation” (con un arrangiamento con xylofono da paura), “Satsfaction” , “Still I’m sad” degli Yardbirds,”Sack O woe” di Cannonball Adderly e altre delizie a base di modern soul jazz.
Ristampato con una copertina orrenda a fine 90’s in versione mono e stereo.
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Bellissimo quello dei Beat, simile per attitudine al primo dei Dexy's.
RispondiEliminaLa copertina di Soul of Mann che definisci orrenda (effettivamente lo è) è quella originale, quella che hai messo tu è di una ristampa in vinile. Ad ogni mod belli tutti e tre.
RispondiEliminaAh si ? Come hanno potuto ? Pessima !
RispondiEliminaDa riscoprire anche i seguenti dei MONKEES,perlomeno fino a quando erano in grande attività...le reunion più recenti sono,come al solito,trascurabili !
RispondiEliminaI critici più schizzinosi,invece,li hanno sempre bistrattati
ed è una ragione in più per apprezzarli SEMPRE.
In generale i Monkees hanno una discografia dignitosa, incluso il film "Head" (con Jack Nicholson e Frank Zappa !!!).
RispondiEliminaLeggeri ma piacevoli e con un sacco di ottimi spunti creativi.
Veramente tre grandi riscoperte, concordo sui monkees, piacevoli come lo erano gli Association.
RispondiEliminaE degli Zombies che ne pensate? scoperti di recente grazie a brother albe, mi piacciono ho ascoltato Odessey and Oracle, supercool
RispondiEliminaper quanto riguarda il get back ufficiale del mese, passo
Ho il disco dei Monkees in vinile, grandi. Ha ragione Ursus, nonostante i maltrattamenti degli scoreggioni, a volte eran pure divertenti.
RispondiEliminaSono un grande fan dei Manfred Mann ma questo mi manca: HEELP!!
Gli ZOMBIES sono GRANDISSIMI-I!!!
A.G.
Gli ZOMBIES hanno inventato un suono,praticamente ! Gli arrangiamenti sonori di "Odissey and oracle" fanno impressione ancora oggi e la tastiera di Rod Argent è un caleidoscopio di colori...non sono male neanche i dischi del gruppo seguente (chiamato semplicemente ARGENT).
RispondiEliminaGli Zombies sottovalutatissimi...hanno sempre fatto cose interessanti, molto creative e avanti rispetto al beat classico dei temi.
RispondiEliminaLa stessa hit Shes not there non corrisponde ai classici schemi 60s beat, ma guarda molto piu avanti.
Manfred Mann si manteneva con i brani pop beat ma in realta l anima del gruppo era quella cool jazz di questo disco.
Gli Zombies si sono anche riformati recentemente mi sembra
Odessey and Oracle io l'ho messo (proprio fisicamente) di fianco a Pet Sound e al Sgt. Pepper.
RispondiEliminaCapolavoro
dimenticavo (per quanto possa essere d'interesse) di fianco ci sono i Love con Forever Changes.
RispondiEliminaQuartetto completato!
I Beat una spanna sopra a tutti gli altri gruppi dello ska revival, eccettuati i Madness.
RispondiEliminaFabio T.
D'accordo ! Anche io li preferivo ad altri...
RispondiEliminaa proposito,stavo proprio riascoltando gli ARGENT : il primo album omonimo del 1970 è uno splendore,segue un po' la linea degli ZOMBIES ma con matrici più blues elettriche,quindi consiglierei di "riscoprire" anche quello !
aaaaaaaaaaaaaa
RispondiEliminaIn merito ai Monkees, basterebbe la sola Stepping Stone a far loro meritare un posto nell'olimpo degli dei dei rock.
RispondiEliminaFabio T.
che strano leggere il blog!
RispondiEliminaC
Grand disco "I Just Can't Stop It" dei Beat, soprattutto Whine & Grine / Stand Down Margaret contro la Thatcher (ancora meglio il dub sulla b-side dul 7" di "Best Friend"). Non mi pare sia uscito su 2tone però! Se invece è così non ne ho mai visto una copia!
RispondiEliminaMa sono l'unico a reputare il tanto criticato "Modernism: A New Decade" degli Style Council l'ennesimo capolavoro di Paul Weller? In quel momento, quel disco era modernismo allo stato puro!
stefano