mercoledì, febbraio 17, 2010
Il Piper compie 45 anni
Nelle foto: Nino Ferrer, Raffa, gli Who al Piper
La cantina di via Tagliamento compie 45 anni.
Era il 17 febbraio del 1965 quando a Roma apriva il Piper Club, locale destinato a diventare il simbolo di una generazione e il luogo prediletto dei giovani capitolini.
Alle pareti c'erano quadri di Andy Warhol e Mario Schifano, mentre sul palco si esibivano abitualmente Gabriella Ferri, Renato Zero, Patty Pravo, Caterina Caselli, Lorena Bertè e Mia Martini.
Ma il Piper era anche un sogno da realizzare e così la storia del locale vanta concerti memorabili come quello dei giovanissimi Pink Floyd, Who, Jimi Hendrix, Genesis, Duke Ellington, David Bowie e dei Nirvana di Kurt Cobain.
Ispirato al beat inglese, alle strobo e alla minigonna, il Piper vive un'epoca di crisi negli anni '90 ed un successivo rilancio con il ritorno della musica dal vivo
In occasione del 45esimo anniversario Poste Italiane ha emesso un annullo commemorativo che verrà impresso stasera durante i festeggiamenti. In questa galleria alcuni momenti della storia del locale.
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chi mi "segue" su faccialibro potrebbe aver notato che sono in un periodo da trip di poster di concerti d'epoca e mi diverto a cambiare la mia immagine principale, o come cazzo si chiama, alternando appunto le riproduzioni dei posters.
RispondiEliminabene, pochi giorni fa ho scoperto che anche gli small faces suonarono, per ben due gg consecutivi, al piper nel 68.
come dice alan sorrenti "non so cheddarei" per avere foto e registrazioni di quell'evento.
non so se il link funziona per i non-feisbucchiani, ma il poster è qui
http://www.facebook.com/#!/photo.php?pid=1019491&id=1040456686
Io l'ho visto subito,come sai...
RispondiEliminae lo commentai subbitaneamente,mizzeca !
Nel periodo in cui intervistai i reduci del beat,prima della pubblicazione del libro,ho sentito un sacco di aneddoti su questo storico locale,sia da parte dei Ragazzi del sole che di altri : all'poca suonare lì dentro voleva dire essere arrivati ad un traguardo importantissimo...ma in tutta Italia aprirono poi locali simili,sulla scia di quello capitolino e spesso con nomi molto simili (ad esempio a Torino c'era la sala danze La Perla che venne ribattezzata PIPERLA o a Milano c'era il PAIP'S ),entrarono tutti in crisi profonda con l'avvento delle discoteche propriamente dette,quelle della "febbre del sabato sera" dove i musicisti non suonavano più dal vivo,ma il pubblico andava unicamente per ballare sui dischi selezionati da un dee jay qualunque...e di conseguenza entrò in crisi anche il rock italiano,che dopo la metà degli anni 70 iniziò la parabola discendente:non più musica di massa per i giovani ma sempre più fenomeno elitario...oggigiorno poi sappiamo bene,purtroppo !
scusate, onore e merito al Piper ma esco un po' dal topic perché Cpt.Stax mi ha fatto ridere con la frase: "(...)mi diverto a cambiare la mia immagine principale, o come cazzo si chiama...", dal momento che Quell'immagine ha il nome più pronunciato degli tltimi mesi: si chiama AVATAR, capitano, AVATAR! :-)
RispondiEliminaURSUS: A Verona c'era addirittura un locale che non si vergognava di chiamarsi proprio come il locale di Roma: IL PIPER.
RispondiEliminaLa cosa bizzarra è che dove sorgeva il Piper di Verona, per un paio di decenni sono rimasti solo detriti e pezzi di edificio abbattuto... Da un paio di anni, invece, è nato un nuovo locale, ancora chiamato PIPER (ma perché accanirsi?) che non ha nulla a che vedere con quello storico. E' un postaccio da magnaccia e fighettoni, che spendono 50 euro per un aperitivo. Tristezze dell'epoca moderna, tu mi capisci!
che palle sti anni 60, ahò
RispondiEliminaqual'e' il problema anonimo "palloso" qui sopra?
RispondiEliminameglio gli 80?
o gli...(fai tu cosi non ti stufi e lagni)
C
Confermo. Gli anni 60 sono una palla.
RispondiEliminagiusto..sono un SEI con UNA PALLA
RispondiEliminaC
Una palla multicolorata,di quelle stroboscopiche che fanno girare diventare pazzi...
RispondiEliminaqui siamo tutti da manicomio,per fortuna !
GIRARE la testa volevo dire...e anche le palle !
RispondiEliminaOdio gli anni 60. odio i Beatles,gli Who e i Rolling Stones. Fuck the mods.
RispondiEliminaI sixities sono una palla !
OK...a quando un bel post sul principe Filiberto e su POVIA ?
RispondiEliminaNon vedo l'ora...
E' vero però, che 2 palle sti sixties, sopprattutto se paragonati con i tempi attuali, così ricchi di speranza/partecipazione/musica & arte...
RispondiEliminaLapo (parlando di personaggi veramente significativi di questi anni)in effetti era gia' stato omaggiato,Povia non ancora..No Filiberto? Tony vergognati, sempre li a menarcela con sti negri e mummie del roc
RispondiEliminaC
Mi aggancio al discorso del Piper e del beat per portarvi a conoscenza anche quest'anno del mio nuovo libro sul beat italiano anni 60... questo sempre se non disturba questa intrusione...
RispondiEliminaE’ uscito “BEATi voi!” n.3 (Febbraio 2010)
È uscito il nuovo numero di “BEATi voi!” e, da questo volume in poi, sarà in formato A4 e con una grafica curatissima (su carta patinata lucida) alla pari di qualsiasi rivista musicale "ufficiale".
Tante interviste, biografie, 160 fra articoli di giornali d'epoca e foto (per lo più inedite), recensioni discografiche (su introvabili dischi beat e prog) e reportage sulla beat generartion che renderanno questa collana editoriale della "Beat Boutique 67 - Centro Studi Sul Beat Italiano"un importante documento storico sui gruppi rock&roll, beat, prog, pop, r&b italiani anni 50/60/70. “BEATi voi!”, viste le continue richieste da parte dei tanti lettori affezionati, avrà da ora scadenza quadrimestrale (e non più annuale)!
In questo numero:
* Speciale Venezia - Interviste e biografie sui gruppi beat e prog della provincia: i Pipistrelli, i Phafer, il Mucchio, i Giacobini, le Orme, gli Hopopi, i 4 del Teschio, gli Uragani, gli Hippies, Roby e gli Hippies, i Blues Right Off, Jti Janne e i Lagunari, i Sagittari, i Mods, i New Dangers, i Misters Sun, i Ciao Amici, i Trappers... ecc;
* Speciale Ascoli Piceno - Interviste e biografie sui gruppi beat e prog della provincia: i Vox, i Solitari, i Sanders, Tommy e gli Harlem 77, gli Amici, i Beatnik, i Bounty Killers, i Leaders, gli Aironi 70, gli Spettri, i Lupi, i Pellegrini, gli Spettri, i Big Boys, i Misteriani, il Gruppaccio... ecc ;
* Due interviste ai New Dada;
* Speciale fumetti beat: Teddy Bob - Intervista al disegnatore Giorgio Montorio;
* Speciale Bacchiglione beat (Padova) - Interviste ad ex componenti dei: Ranger Sound, i Ragazzi dai Capelli Verdi, i Puppys, Gildo Fattori e i suoi Strangers, gli Antenati, i New Little Tops, Emotive Sensation, Jaguars, Barone Rosso, Fenders, Quentrials... ecc;
* Curiosando in Archivio: i Pooh / i Nomadi
* Beatsaparesidos - i complessi dispersi nella nebbia del tempo: i Nuovi Asteroidi, Giuliano de Prè e i K2, Complesso X67;
* Speciale Caserta - Interviste e biografie con i complessi beat della provincia: i 4 Gringos, i Condos, i Sofisti, i Topi, gli Spyders, i Falchi... ecc;
* Ed ancora: i Nuovi Angeli, i Giganti, Fausto Leali, Milena Cantù, Paki e Paki, i Ragni, i Campioni, Anna Identici...
Per informazioni, ordini od abbonamenti scrivere ad allllessio@tiscali.it o visitare il sito del Centro Studi http://xoomer.alice.it/bvfvma
GRANDE ALESSIO !!!
RispondiEliminaAl Piper di Torino ho sentito suonare i Primitives con Pick Withers alla batteria che e' stato il primo batterista dei Dire Straits ho ancora delle foto del primo concerto di Patty Pravo sempre a Piper,tutte le volte che entro in quel locale,che adesso e' un cinema, ci ripenso non sono stati una palla gli anni 60, molti artisti campano co la musica di allora.Ciao
RispondiElimina